LA ROTTA DI ULISSE

 


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Giove, immagine e vista

Parte seconda: il pianeta nelle case e in rapporto con gli altri pianeti

di Massimo Michelini

Giove è il pianeta più grande del sistema solare e, secondo il criterio dell’analogia alla base dell’interpretazione astrologica, regola molte delle simbologie di espansione e allargamento. L’allargarsi procede in una doppia direzione, per così dire. Va infatti verso l’esterno, facendo guardare intorno per il bisogno di esplorare e di allargarsi, ma al tempo stesso riporta poi a sé quanto scorge nel circostante, ad esempio immagazzinando nella memoria le immagini viste.
Questo accade per ogni sua funzione, come succede per ogni altro pianeta in ambito astrologico. Ossia opera su più fronti, mettendo in correlazione il “fuori” con il “dentro”. L’astrologia, anche quando ce ne dimentichiamo, parla sempre del rapporto tra l’uomo e il tutto. Noi e il cosmo interagiamo costantemente, andando di pari passo con il tempo, misterioso nella sua natura eppure capace di scandire la vita di ogni cosa. Nutrendoci anche a vicenda, in quell’immenso ecosistema del vivente all’interno del quale tutto segue regole ben precise.
Ma torniamo con i piedi in terra, usando un linguaggio più semplice.
Facciamo un esempio partendo dal cibo perché Giove, come abbiamo visto in precedenza, indica appunto la necessità e il piacere di nutrirsi. Lo diamo per scontato perché lo facciamo in automatico, senza il bisogno di ragionarci su, come accade per quasi tutte le funzioni vitali, come il respirare, il battere del cuore, il muoversi.
Ci si nutre prendendo il cibo dall’esterno, dal “fuori di noi”, e lo si mangia, assimilando così le calorie necessarie per accumulare energia e altro ancora.
Come si è abbondantemente detto nel capitolo precedente parlando dei segni (http://www.larottadiulisse.it/simboli-pianeti/giove-img1.html), grazie all’analisi di Giove rispetto alla vista si può esaminare poi come un soggetto vede, ma anche come viene visto e come si pone. Ossia trovare indicazioni su come si vive il mondo esterno sotto forma di suggestioni visive, che si esprimono in desiderio e volontà di possesso.
ma pure sulla propria volontà di mostrarsi, e sul come ci si mostra, o si preferisce restare nascosti.
Ecco quindi l’immagine che il soggetto ha di se stesso (quella reale ma pure quella soggettiva, spesso deformata da pregiudizi emotivi, ossia dal fatto che ci si vede in un dato modo che non è detto che corrisponda alla realtà) e come si mostra al prossimo. Come pure se preferisce essere visibile oppure restare in seconda fila, o non apparire affatto. Tanto che gli Scorpioni, dove Giove è in caduta perché esaltato nell’opposto Toro, spesso rifuggono dal farsi fotografare, anche se su di loro non pende un mandato di ricerca internazionale1 e tendono per istinto a nascondersi.
Si possono pure riscontrare poi possibili problemi agli occhi, o una vista con dieci decimi.
Scopriamo ora come la posizione di Giove nelle case e in rapporto con le altre entità planetarie può indicarci anche il nostro rapporto con vista e immagine.


Con Giove in prima si vuole dare un’immagine di sé serena e rassicurante, anche se di solito si dà più importanza a quello che si dice che a come ci si mostra. Pur con tutte le eccezioni del caso, perché se Giove cade in segni femminili si vuole avere un aspetto piacevole. Se il pianeta è fortemente leso, si possono avere eccessive preoccupazioni rispetto alla propria immagine, non piacendosi mai del tutto. Come pure, non avendo la certezza di convincere gli altri con le parole, non si è troppo sicuri nemmeno rispetto a quanto si dice. Oppure si ostenta sicurezza per arginare dubbi di fondo. In tal caso si può strafare, parlando troppo e mostrandosi eccessivamente, sovraesponendosi, sintomo di altre problematiche. Può accadere poi di essere di corporatura robusta, specie con lesioni severe, o di avere un viso tondeggiante, incline alla pinguedine anche se il resto del corpo non è sovrappeso.
Il Giove in seconda è invece al posto suo, per la cosignificanza della casa col Toro, e dà una grande importanza all’immagine. Alla propria come pure a quanto vede intorno a sé. Può perciòdare pure buoni fotografi o persone che lavorano nell’ambito della comunicazione visiva. Non è detto che in automatico doni pure autentico senso estetico, anche se può fornirlo, ma fa prestare una grande attenzione a come si appare e a come si percepisce e si rappresenta il mondo intorno a sé. Dà quindi un’intelligenza visiva e a volte fa pure fare soldi (sempre Giove) vendendo immagini come professionisti, non importa quale sia l’ambito specifico. Porta in dono quasi sempre una naturale fotogenia, salvo lesioni terrificanti. Mostrarsi e immortalare il mondo CHE SI VEDE dà inoltre inconsce rassicurazioni contro la morte, perché il fissare un’immagine nel tempo significa non perderla, e poterla conservare, anche se poi potrà restare in un cassetto insieme a infinite altre. Così non finirà nel dimenticatoio.
Il Giove in terza, come quello in prima, preferisce parlare anziché usare la propria immagine come strumento di comunicazione. In epoca di selfie però si adegua, perché l’importante è esprimersi anche con le immagini, se è necessario perché lo dice la moda del momento. Cercando di mostrarsi giovanili, spiritosi, in movimento, in situazioni in cui sei con altri e magari ti diverti pure. O fingi di farlo, perché amante com’è della recitazione, se si mostra vuole rappresentarsi in un’immagine pubblica, non necessariamente aderente alla realtà. Come quel gran genio del marketing di Silvio Berlusconi che, durante tutte le sue campagne elettorali ma non solo, si faceva riprendere con una calza sull’obiettivo della macchina da presa per non mostrare i suoi anni, oltre a calibrare con esperti del settore ogni singola ripresa delle inquadrature. Anche chi non ha ambizioni pari alle sue e non è altrettanto abile sa però mostrarsi spesso con un’immagine accattivante ma, in caso di forti lesioni, viene pure criticato fortemente, come appunto è sempre accaduto a Berlusconi stesso, anche per il modo in cui appare.


Giove in quarta preferirebbe la penombra e non mostrarsi in primo piano. Oppure comparire, nelle foto ma non solo, in compagnia della famiglia, o di qualcuno che sappia proteggerti, almeno psicologicamente. Se si fa ritrarre da solo cerca di dare un’immagine dolce, da bambino bisognoso di accudimento. Se ama fare foto, preferisce gli ambienti intimi, oppure punta a immortalare il mondo circostante come se lo guardasse da casa, magari dalla sua cameretta nascosto dietro a una tenda, andando spesso a cogliere la sostanza psicologica delle situazioni ritratte, e riuscendo a cogliere il valore emotivo di quanto guarda. Per amore della quiete e della sua pace interiore, vorrebbe passare inosservato nel mondo, evitando di esporsi a ipotetici pericoli. In caso di forti lesioni può dare il caso di chi viene ripresto nell’intimità e, non volendo invece apparire in alcun modo, si sente in qualche modo fatto oggetto di violenza.
Abbastanza indifferente alla vista in sé e per sé, il Giove in quinta può dare il caso di chi ama però farsi fotografare mentre si diverte e, in casi eccezionali, mentre fa sesso. Se un tempo questa possibilità era riservata solo o soprattutto ai professionisti del settore, ora, con smartphone capaci di risultati ottimi anche per non professionisti, fa proliferare il porno casalingo. Ora non è detto che tutti i Giove in quinta pratichino questa nobile arte, ma non è nemmeno improbabile. Per gli uomini, più sensibili a questa tipologia di comportamento, può non dispiacere essere fruitori del porno, settore del resto talmente attivo da non poter essere praticato solo da chi possiede questa posizione planetaria. Se riceve forti lesioni, magari rispetto ai pianeti sessuali, potrebbe dare il caso di chi viene ricattato per foto hard, cosa che avviene sempre più spesso grazie a una certa dabbenaggine da parte di chi si fa riprendere. Data poi la corrispondenza della casa con un certo tipo di simbologia, potremmo qui trovare chi insegna sessuologia o storia dello spettacolo, impiegando immagini per rendere più chiare le spiegazioni.
Giove in sesta tendenzialmente non vorrebbe mostrare invece cose che diano scandalo. Se proprio proprio deve esibire qualcosa, preferisce siano ecografie, lastre, questioni riguardanti analisi cliniche a cui si è sottoposto. Oppure può farsi fotografare nel proprio posto di lavoro, ambiente che lo caratterizza, in cui ci si ritrova e che gli offre rassicurazioni. Già, perché il pianeta qui si identifica in modo chiaro e potente con il ruolo che vive professionalmente, e che abbandonerebbe o abbandonerà solo nel momento in cui ricevesse un’offerta lavorativa impossibile da non accettare. Detestando gli esibizionismi, anche nel momento in cui si deve esporre, cerca di farlo in maniera discreta, stando ben attento a indossare abiti puliti, non vistosi, possibilmente del gusto corrente. Vestiti in grado di fargli accettare eventuali suoi difetti, o caratteristiche da lui ritenute tali, perché il senso critico di solito non gli manca, e lo impiega in sommo grado anche nel modo in cui si presenta al mondo tramite l’immagine.


In epoca di selfie, il Giove in settima ama mostrasi in foto con il partner, o con le persone con cui condivide lo stile di vita, si tratti di amici, soci o altro. Tende inoltre a dare di sé un’immagine rassicurante, gradevole, se possibile accurata sul piano estetico. Come la Bilancia cosignificante della casa, vuole apparire bello o, nel caso Madre Natura sia stata impietosa nei suoi confronti, almeno elegante e perbene. Quest’ultima una caratteristica abbastanza desueta, ma che lui ha incorporato per via genetico-zodiacale. Se viene fotografato, scarta poi senza pietà le immagini che ritiene brutte, conservando solo quelle in cui si piace. Allo stesso modo, allontana quanto vede fuori di sé che non trova gradevole, sul piano estetico ma pure su quello comportamentale, adottando il diktat di non fare entrare nella sua vita quanto non gli piace, evitando così di contaminarsi.
Giove in ottava si trova in un settore zodiacale che disdegna di apparire, o almeno di mostrare tutto di sé. Tende quindi a non farsi immortalare 2, a non mostrarsi nella sua nudità psicologica, o a esibire una parte di sé che in qualche modo lo traviso o la maschera. Oppure si ammanta di un’aura diabolica, come vuole il Plutone dominante nello Scorpione cosignificante. O ancora non disdegna di esibirsi in scatti hot, magari sotto mentite spoglie o per un pubblico selezionato. Come fruitore di immagini, anche lui può avere uno spiccato interesse per la pornografia, per i film horror, magari pure per le autopsie, ora visibili pure su internet senza troppa fatica. Insomma, ama ed è attirato da quanto sta dietro la facciata, a volte con qualche propensione per l’orrido, l’osceno, il dark in tutte le sue manifestazioni. In parte come il Giove in quarta, non disdegna però fotografare, possibilmente rubando3 immagini in cui il soggetto non si mette in posa, mostrando quindi un’immagine di sé edulcorata o ripulita dal cosiddetto lato ombra. Quello che invece lui adora, e su cui punta. La luce la lascia ad altri, lui preferisce l’oscurità o, tutt’al più la penombra.
Il pianeta in nona - come quelli in prima e in terza - non ha una propensione spiccata per il settore visivo, preferendo invece esprimersi soprattutto con la parola. Se viene fotografato si mostra però di preferenza ottimista e senza ombre, come se la vita gli sorridesse sempre. Cerca infatti di trasmettere un’immagine di felicità, di armonia con il mondo, ponendosi come un messaggero del divino attraverso il sentirsi in comunione con l’universo. Se deve scegliere un’immagine che lo rappresenti, vuole così apparire con il sottofondo della natura, oppure in luoghi mistici, in cui essere sì il protagonista ma pure veicolo di un messaggio superiore e rassicurante. Intendiamoci, mica tutti i soggetti di questo tipo si atteggiano a guru o a mandati in missione per conto di Dio, ma un pizzico di questo sentimento resta in sottofondo, anche nel momento in cui si mettono in posa davanti a una macchina fotografica. Quando scattano loro preferiscono poi immagini di natura, di animali selvaggi, oppure foto di viaggi, di persone straniere, o di stage universitari a cui partecipano.


Il Giove in decima vuole trasmettere un’immagine di successo e, nel momento in cui decide di apparire, punta tutto su quello. Se ha quindi un aspetto almeno decente cerca di mostrarsi in modo impeccabile, senza occhiaie, con l’illuminazione giusta, vestiti al meglio delle proprie possibilità. Se non ci sono queste condizioni rifugge l’obiettivo del telefonino o della macchina fotografica, o scarta subito dopo lo scatto che non gli piace. Nel momento in cui si mostra vuole apparire vincente, altrimenti resta fuori campo. A volte non disdegna farsi immortalare con personaggi famosi, se ne incontra, o in luoghi di successo, giusto per rafforzare la propria immagine. Non lo fa solo per egocentrismo, caratteristica del resto presente in tutti gli essere umani, ma come parte di un percorso per arrivare alla vetta, e restarci il più possibile. Il DNA astrologico gli suggerisce infatti in forma inconscia che per ottenere quello che vuoi devi dare un’immagine vincente, e quella persegue. Può inoltre dare chi fotografa i luoghi importanti del mondo, oppure quelli che ha percorso in prima persona per arrivare al punto più alto della sua vita. O, in certi casi, può suggerire una carriera di successo nel mondo dell’immagine, come fotografo o altro.
Al pianeta in undicesima dell’immagine importa poco. È infatti schematicamente al quadrato del segno (e della casa) che più riguarda l’immagine, ossia la seconda, e quindi non gli importa di manifestarsi ed esprimersi più di tanto nel campo del visivo. Se si fa fotografare lo fa magari in un gruppo di amici, e non gli interessa nemmeno troppo come verrà. Non perché sia schivo, quanto per autentica mancanza di interesse rispetto all’apparire. Certo, può essere esibizionista per altri elementi del tema natale, ma il suo eventuale protagonismo non riguarda questo settore. Oppure se vuole proprio apparire magari lo fa in maniera atipica, buffa, stravagante. Puntando più sulla simpatia o sull’intelligenza che sull’avvenenza, anche se fosse bello. Insomma, preferisce altre cose rispetto alla copertina patinata di una rivista di moda, ma se proprio dovesse finirci per qualche bizzarro caso della vita, lo farà con un’immagine elusiva, differente dal reale e in qualche modo atipica rispetto alle modalità correnti. Non ama troppo fotografare, ma se lo fa immortala situazioni particolari o i luoghi che frequenta, spesso e volentieri fuori dal comune.
Per finire, Giove in dodicesima fa sì che il soggetto appaia in forma atipica in foto, spesso assecondando quel tanto di stravaganza che gli appartiene. Salvo i casi in cui avviene il cosiddetto risucchio astrale dall’opposta sesta4 , il pianeta in questa posizione, se fotografa riesce a cogliere situazione atipiche, in certi casi surreali oppure che ritraggono gli ultimi, i derelitti, i malati, i pazzi. Tutto fuorché la norma. Può avere poi una netta predisposizione a cogliere i lati emotivi delle situazioni o i risvolti sentimentali delle persone, scattando proprio nel momento in cui un soggetto lascia trapelare quanto sente. Come soggetto fotografato si mette in qualche modo in situazioni analoghe. Ossia non si fa ritrarre come una bella statuina, in un’immagine ufficiale con gli abiti della domenica e un sorriso di circostanza, ma può essere pure in vestaglia, nemmeno fresco di doccia oppure addirittura mentre è piegato in due dal mal di pancia. Lascia comunque trasparire quanto sente, a volte in maniera eccessiva, soprattutto se si fa prendere dal sentimento. Fuori dai canoni standard, anche la sua immagine lo è, tranne i casi di chi aspira alla santità e lo lascia trasparire anche nell’aspetto, se all’orizzonte compare una macchina fotografica. Intendiamoci, non finge, ci crede davvero.


Veniamo ora agli aspetti con gli altri pianeti, in grado di fornire ulteriori caratteristiche del rapporto con tutto quanto ha a che fare con la visione.

Un aspetto positivo tra il Sole e Giove indica di solito un investimento buono o forte nella propria immagine. In qualche caso perché ci si sente belli o piacevoli, più spesso perché si ha comunque fiducia di risultare graditi al prossimo grazie al fatto che ci si piace. Questa sicurezza, o almeno mancanza di insicurezza, si traduce di solito in una fotogenia del soggetto che, se si vede puntare addosso la macchina fotografica (e ora più di frequente lo smartphone) si spende in un sorriso o in uno sguardo ammaliante, certo com’è del fatto che il risultato sarà buono, o almeno gradevole. Tende poi a guardare quello che gli piace e può procurargli godimento, anche acquistandolo, ignorando quello che invece potrebbe recargli tristezza. Rapporti negativi possono stampare sul viso un sorriso amaro, anche se magari si ostenta altro. La manifestazione di ottimismo e positività non riesce però a ingannare lo sguardo esperto, che scorge un sottofondo di non sicurezza dietro l’apparenza. Così anche in foto sul viso della persona compare una lieve ombra per chi sa vederla o, anche se non se ne accorge, se si fotografa il panorama lo sguardo cade sulla casupola sgarrupata e non sulla reggia di Versailles.
Gli aspetti armoniosi tra Luna e Giove danno – salvo altre indicazioni contrarie del tema natale – una particolare sensibilità in grado di trasmettersi anche attraverso la propria immagine, oppure si sa cogliere nel mondo esterno soprattutto il lato emotivo delle situazioni. Volontariamente o più spesso senza piena consapevolezza si cerca di trasmettere – quando si viene fotografati ma pure in molte altre occasioni della vita quotidiana – non solo la superficie del proprio essere, ma pure quello che si ha dentro, e non parlo di fegato, cistifellea o altri organi. Può capitare così che, a distanza di anni, rivedendosi nell’immagine di un tempo, non solo si dica quanto si era belli o giovani, ma ci si accorga che in quel momento si stava provando un dato sentimento, non importa quale, che si era trasferito appunto nell’immagine. Lo stesso vale se al centro dell’obiettivo – reale o simbolico – ci sono cose del mondo, la cui percezione non è quindi solo utilitaristica ma deve smuovere qualche sentimento nella persona. Gli aspetti disarmonici rientrano comunque nella stessa sfera, la differenza sta nel fatto che non si sa gestire quelle emozioni o sensazioni. Quindi, se si era tristi, si viene immortalati in una smorfia poco significativa, e che non rende giustizia alla vita interiore del soggetto. Oppure la deforma, rendendo poco chiara la decifrazione dei sentimenti, e la loro comunicazione agli altri.
Rapporti positivi con Mercurio conciliano due pianeti opposti e danno la tendenza a concentrarsi sul presente, anche quando si viene fotografati o si guarda intorno a sé. Così l’occhio cade sulla novità e a quella si dà spazio. Così se ti fai un selfie5 cerchi di apparire giovane, alla moda, spiritoso. Non ti va inoltre di farti immortalare con sguardo languido e sperduto ma vorresti restare impresso soprattutto per la brillantezza intellettuale. Se fotografi altro da te lo fai con un pizzico di disincanto e magari sei pure un bravo fotografo pubblicitario. Rapporti negativi creano a volte problemi di tempo. Ossia ci si fa fotografare di fronte a uno spettacolo o a una vetrina passata di moda, o non si sta al passo con le novità, utilizzando una tecnologia superata da decenni. O ancora non ci si guarda intorno, e non ci si mostra, perché si preferiscono altri strumenti di comunicazione. Si ha poi a volte una certa difficoltà a relazionarsi con il mondo esterno, o a esprimersi in maniera chiara, attraverso le immagini (compresa la propria) o le parole.


In aspetto armonico con Venere Giove fa sì che ci si presenti al mondo come un piatto succulento da gustare, spesso lasciando trasparire messaggi erotici più o meno espliciti, e lo fanno in particolare le donne. Certo mica si può pensare al sesso in qualsiasi momento della vita, ci mancherebbe, ma questo aspetto aiuta ad avere sani appetiti, che si trasmettono anche all’immagine trasmessa all’esterno, spesso carica di messaggi rassicuranti, se non invitanti. I due pianeti sono infatti uniti in Toro e, anche nel caso in cui gli aspetti cadono in segni del tutto diversi, il loro rapporto positivo in qualche modo ricrea alcune delle caratteristiche del segno. Ossia ci si presenta come sani e disposti ad accogliere, in un clima confortevole e gaudente. In maniera analoga, lo sguardo che si posa sul mondo è fiducioso e disposto a cogliere le cose migliori, ma pure pronto a tenere alla larga chi o cosa potrebbe compromettere la pace auspicata. Perché la serenità va coltivata, non accade a caso. Sensazione che a volte manca a chi ha aspetti disarmonici tra i due, capaci di lasciare in sottofondo un senso di inappagamento, più o meno grande. Che potrebbe riflettersi, o lo fa, anche nel rapporto con l’immagine. Chi lo possiede lascia quindi trapelare verso il mondo un velo di insicurezza che la macchina fotografica o l’occhio di chi incontri avverte. Paradossalmente troviamo però molto spesso questo aspetto in temi natali di donne bellissime, magari anche di attrici famose che usano l’avvenenza anche per professione. Forse la non reale sicurezza riesce ad attizzare il desiderio altrui, mentre un eccesso in tal senso potrebbe tenere alla larga chi eventualmente è interessato. All’atto pratico pur se aspetti tecnicamente negativi, sul piano dell’immagine non risultano poi così disastrosi, o non lo risultano affatto, anche se poi magari il soggetto che li possiede non si ritiene mai soddisfatto.
Congiunzioni, trigoni e sestili tra Giove e Marte creano un’immagine di sé attiva e virile. In qualche caso negli uomini danno una mascolinità esibita che magari non trova riscontro in prestazioni sessuali mirabolanti, tranne che nel racconto esplicito delle stesse, vere o immaginate esse siano, come pure nell’autoincensazione dei propri organi sessuali. In tempi disinibiti e sporcaccioni come quelli che stiamo vivendo, in cui tutti possono usare strumenti tecnologici con estrema facilità, può essere il caso di chi immortala le proprie parti intime e le spedisce ad amici e conoscenti in cerca di plauso, in qualche caso di rimorchio. Questo appagamento visivo riguarda soprattutto la parte maschile dell’umanità, perché di solito le donne si eccitano grazie ad altre situazioni. Anche però chi non manda in giro per il mondo la foto del proprio pene perché è una donna e non ne possiede quindi uno, in qualche modo si compiace della propria immagine virile. Se femmina, non si presenta mai come una bambolina ma come una persona forte, a volte come un’amazzone o una sportiva. Chi ha invece quadrati o opposizioni di rado spedisce in giro proprie immagini hot, anche perché non ha tutta questa certezza di essere il massimo in tal senso, abbia ragione o sia vittima solo delle tipiche paranoie proprie al maschio rispetto alla virilità. Allo stesso modo vorrebbe apparire mascolino, ma non è certo di esserlo, sempre parlando di grandi numeri. Come per gli aspetti negativi con Venere troviamo quindi persone meno compiaciute rispetto alla simbologia suddetta, e proprio per questo spesso più bisognose di ricevere conferme, anche sul piano visivo. La posa virile, se c’è, risulta quindi forse meno artefatta e costruita rispetto agli aspetti positivi. Aggiungo però che, essendo portatore di un’opposizione Marte-Giove, non so se posso risultare obiettivo in questa descrizione. Inoltre, per altri motivi zodiacali, di apparire virile mi importa poco: lo sarò se lo sono, non perché voglio mostrarlo.
Con l’apporto di Saturno, Giove in qualche modo si irrigidisce, anche nel campo visivo. Se viene quindi fotografato cerca di dare di sé un’immagine austera o seria, evitando consapevolmente pose sguaiate, boccacce o ammiccamenti poco dignitosi. L’immagine trasmessa deve infatti dare un senso di solidità e durata nel tempo, capace di trasmettere fiducia a chi la cerca, non accontentandosi di contatti mutevoli e instabili. Deciso a selezionare come si presenta al mondo, fa altrettanto rispetto alle immagini in cui appare, o che scatta. Ossia le seleziona in base a criteri etici e a volte estetici, anche se non sono esclusi nemmeno quelli economici. Ovvero, essendo Giove interessato al soldo e Saturno al potere, può darsi che chi possiede questi rapporti planetari si mostri come un personaggio potente, o voglia andare sulla scia di questa tipologia umana. Il rapporto visivo con il mondo è selettivo, e si guarda quello che ha un senso, a seconda della mentalità e della cultura del personaggio. Chi ha aspetti negativi ha di solito un uso poco ragionato della propria immagine, e può cercare di apparire tanto o male, senza trovare mai poi una vera soddisfazione su come viene ripreso. Allo stesso modo può avere un atteggiamento nei confronti di quanto vede incostante, in qualche modo non orientandosi con coerenza nel mondo. Oppure ancora si può avere un atteggiamento contestatario rispetto allo status quo, usando le immagini per destabilizzare il potere o la morale costituita, come accadde al grande fotografo Robert Mapplethorpe.


Aspetti positivi tra Giove e Urano danno un rapporto funzionale con l’immagine e spesso ci si immortala in situazioni di movimento o attività professionale. Ci si fotografa se serve, pensando ad apparire come può tornare utile in quella data circostanza. Può esserci anche una certa abilità nell’impiego della tecnologia legata alle immagini, oppure si ha il fiuto giusto per trovare qualcuno che ti fotografi come si deve, se è necessario. In qualche caso ci si occupa poi di immagini per professione, e le possibilità in questo settore sono tante, si sa. A volte dà i presenzialisti dell’immagine, quelli che in epoca di Instagram scattano la picture of the day, un’immagine al giorno che, andando nella stessa direzione di un famoso detto, leva il medico di torno. O almeno fa assecondare un impulso forte e tutto sommato innocuo. Gli aspetti negativi, come spesso accade per ogni forza planetaria, possono dare chi si fissa con le immagini, non accontentandosi mai di quello che hanno prodotto e continuando a farne altre. Tanto che molti pittori, illustri e non, hanno proprio questo genere di caratteristiche, molto più frequenti degli aspetti positivi. I grandi pittori poi quasi sempre stravolgono la realtà, caratteristica propria degli artisti importanti, e l’aspetto negativo può indirizzare in tal senso. Quindi, anche solo nello scattarsi dei selfie, può creare persone che si sbizzarriscono nel presentarsi ogni volta in maniera diversa dalla precedente, per un’insoddisfazione capace di produrre frutti molto creativi.
I rapporti con Nettuno non rientrano particolarmente nella sfera delle attività visive, e indirizzano piuttosto sul musicale o sul fantastico. Possono però dare la tendenza a un’immagine mutevole e non fossilizzata in una posa soltanto, oppure il far stare al passo con i cambiamenti interiori del personaggio, facendolo diventare di volta in volta pirata, mistico, violoncellista o migrante. Non importa come, è fondamentale che non sia per sempre allo stesso modo. In compenso questi aspetti danno spesso un buon senso dell’orientamento, o l’assenza del timore di perdersi nel mondo, grazie alla fiducia di trovare sempre una propria strada, sapendo vedere dove si è e dove si vuole andare. Aspetti negativi possono invece spingere a non avere la voglia di cambiare, per un’inconscia o consapevole paura di affrontare il nuovo, non accettando mai pienamente però nemmeno il vecchio. Anche nel rapporto con il mondo esterno si percorrono spesso le stesse vie note per evitare di scivolare nel panico, dettato da un sottofondo nevrotico.
Congiunzioni, trigoni e sestili di Plutone e Giove possono dare una buona sicurezza di come si appare, spesso mostrando soprattutto quello che si vuole, e lasciando in sottofondo o non mostrando affatto quello che non piace, o si ritiene sconveniente. L’immagine diventa quindi un veicolo pubblicitario, di se stessi o di qualsiasi cosa si voglia promuovere. Spesso lanciando più o meno velati messaggi sessuali, molto più incisivi e perturbanti di quelli proposti dai rapporti di Giove con altri pianeti della sfera sessuale, come Venere e Marte. Essendo inoltre Plutone legato a tutta una serie di simbologie molto particolari, può far cadere lo sguardo del soggetto su cose particolari, come le intenzioni nascoste di chi incontra, oppure oggetti da sgraffignare se il soggetto non ha particolari freni morali, cose da occultare per i più vari motivi, siano proprie o altrui. Quadrati e opposizioni non spengono affatto queste tipologie di comportamento, anzi in certi casi le rafforzano. Tanto che il già citato Robert Mapplethorpe aveva nel suo tema natale un quadrato tra Giove e Plutone e, oltre a praticare massicciamente una sessualità tutt’altro che casta, la immortalò in tutte le salse, comprese le sue espressioni più accese, a volte fortemente conturbanti. In altri casi può dare però l’effetto contrario, ossia il rifiuto di apparire meno che casti tanto che nello stesso giorno, mese e anno di Mapplethorpe nacque una campionessa del vivere morigerato, Laura Bush, moglie dell’ex presidente USA. Gira che ti rigira però il sesso c’entra sempre, sia che venga esibito in forma sfacciata, sia che lo si neghi o lo si cerchi di addomesticare.


In chiusura, se isolato Giove dà un rapporto discontinuo con la simbologia trattata, in questo caso l’immagine. Ossia ci possono essere momenti in cui si è estremamente attenti a come si appare, ed altri in cui non importa un bel nulla. Allo stesso modo ci possono essere periodi, indicati dai transiti planetari, in cui non importa di esplorare il mondo, ed eventualmente immortalarlo in foto o altro. O ancora si esagera in un senso o nell’altro, stentando a trovare una dimensione corretta nel rapporto con il pianeta, senza però incontrare difficoltà terrificanti, ma nemmeno riuscendo ad ottenere risultati costanti.

Con questo articolo termina la serie di studi dedicati a Giove. Dal prossimo mese inizieremo a trattare Saturno, il pianeta più temuto, ingiustamente. Lo esamineremo partendo dalla razionalità, una delle caratteristiche spesso meno impiegate dalla specie umana.


N.d.A. : Alcune delle riflessioni riportate nell’articolo sono ricavate da discussioni e indagini sull’argomento nel mio gruppo Facebook Rotte e approdi6, da me creato e gestito.

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1 Sono costretto a ribadirlo. Nonostante quello che afferma la tradizione astrologica, Giove è esaltato in Toro, quindi è in caduta in Scorpione. Lo schema di domicili ed esaltazioni corretto è quello di Lisa Morpurgo, e può essere quello soltanto. Per un semplice motivo: è l’unico geometricamente e razionalmente logico e l’unico in grado di fornire le risposte giuste nell’interpretare un tema natale. Mi tocca ripeterlo perché il simpatico e stimolante mondo di internet ha contribuito ad alimentare la confusione, con il massiccio impiego di minestroni astrologici stracolmi di psicologismi rabberciati e altro ancora, di dubbia sostanza e qualità interpretativa. Zuppe in cui si butta dentro di tutto nel tentativo di mascherare la mancanza di sostanza di fondo. Liberi tutti di usare l’astrologia come meglio credono, ma libero anch’io di affermare che in tanti, troppi, stanno sbagliando.
2 La morte, astrologicamente, è riconducibile allo Scorpione. Immortalare significa rendere immortale, perpetuando il ricordo di una persona o evento. Il fissare il viso o il corpo in un’immagine, un tempo grazie al ritratto di un artista, ora a una foto, indica appunto l’andare contro la morte, in qualche modo pure contro lo Scorpione che, guarda caso, non ama farsi ritrarre, o immortalare.
3 Altra simbologia riconducibile all’accoppiata Mercurio-Plutone, pianeti che strutturano lo Scorpione cosignificante dell’ottava casa.
4 Per risucchio astrologico si intende quel singolare fenomeno per cui un gruppo di pianeti ospitati in una data casa assumono molte delle caratteristiche della casa opposta. Anche se può sembrare strano, in realtà tutto lo schema zodiacale funziona grazie alla dialettica degli opposti. Quindi Venere esiste perché c’è Marte, la prima casa grazie alla settima, e viceversa. In certi casi assorbendo parte del significato del valore opposto e complementare.
5 Continuo a parlare soprattutto di fotografia e di selfie perché semplificano la questione, riportandola su un piano pratico, tangibile.
6 https://www.facebook.com/groups/198516613553915/

 

massimomichelini1@virgilio1.it

1/2/2018


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