LA ROTTA DI ULISSE

 


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Le emozioni della Luna

di Massimo Michelini

Nel momento in cui mi accingevo a scrivere questo articolo mi sono posto una domanda all’apparenza banale, ma dalla risposta complessa, tutt’altro che univoca. Ossia se la Luna regola le emozioni1 – ed è suo compito farlo – cosa sono le emozioni stesse e come le influenza e le filtra il luminare femminile? Le ipotetiche soluzioni sono infinite come le simbologie lunari...
Facciamo allora un passo indietro, come accadeva nei romanzi d’appendice dell’Ottocento.
La Luna, si è detto e stradetto, regola la cosiddetta energia passiva, se al Sole - il luminare suo parallelo - spetta invece quella attiva. Se l’energia del Sole è diretta in qualche modo verso l’esterno - come i suoi raggi si irradiano fin là dove possibile riscaldando intorno a sé - quella della Luna attira, risucchia, riceve le sensazioni dal mondo circostante, filtrandole poi appunto attraverso la sua sensibilità.
Secondo classificazioni diffuse in psicologia, le emozioni primarie sarebbero catalogabili in quattro gruppi fondamentali, ossia quello composto da rabbia e paura, un altro da tristezza e gioia, un altro ancora da sorpresa e attesa, e infine quello di disgusto e accettazione2.
Per la loro natura le emozioni sono istintive e inconsapevoli poi, se se ne prende atto, si possono trasformare in sentimenti.
Senza scendere nei dettagli dei singoli argomenti, diciamo che si tratta di moti di reazione e adattamento a situazioni nate all’esterno dell’Io, assimilate in positivo se portatrici di sensazioni piacevoli o, se vissute come perturbanti, rifiutate per conservare il benessere emotivo o mantenute vive a mo’ di campanello d’allarme.
La paura ad esempio si scatena per il timore di una minaccia esterna (oppure in una situazione di reale pericolo), ma ha anche una funzione positiva e costruttiva. Il paventare un assalto farà spesso sì che ci si difenda e non si cada vittime di veri attacchi. La rabbia – tanto per fare un altro esempio – nasce di solito per un desiderio frustrato, non importa se legittimo o meno. Una reazione comunque emotiva e illogica, infuriarsi non ti farà ottenere piacere né risolverà il problema. Anzi, semmai potrà alimentare quel pensiero o desiderio inappagato. Nel momento in cui l’eccesso emotivo rabbioso si placherà si potrà però analizzare quel desiderio non risolto, e cercare di ottenere quanto si vuole, ammesso sia alla nostra portata.
Al tempo stesso notiamo che non si tratta di percezioni fisiche, legate se mai anche agli influssi zodiacali di Venere e Marte, ma di sensazioni emotive appunto, capaci comunque di influenzare le reazioni e la vita stessa del soggetto.
L’emozione fa parte della vita, ed è comune anche al mondo animale, e accresce e alimenta le capacità empatiche. Non dimentichiamo che senza la sensibilità non capiremmo nemmeno i sentimenti altrui, e scivoleremmo in comportamenti autistici, come hanno dimostrato i recenti studi sui neuroni specchio3.
Al tempo stesso non si può vivere solo delle emozioni altrui, anzi bisogna saper ascoltare nel modo giusto le proprie, se si vuole stare bene anche e soprattutto con se stessi. Gli insensibili lo fanno ignorando i sentimenti del prossimo, comprese le persone più vicine, quelle in teoria da amare e da cui essere amati. Non c’è da stupirsi. Con un minimo di esperienza alle spalle tutti noi siamo ben consapevoli che l’essere umano è spesso carico di egoismo e carente di empatia, alla faccia dei neuroni specchio e di tutte le teorie del “peace and love, e volemose tanto bene”.
Non andiamo oltre però, non ci stiamo occupando di quanto è giusto e quanto sbagliato nel comportamento4. Torniamo a quella Luna tanto importante nel tema di ognuno, sia si tratti di una persona emotiva e instabile, sia si sia portati a non ascoltare i suoi suggerimenti.

Scendiamo allora nel dettaglio…

 

La Luna in Ariete sta di solito sul chi vive e cerca di captare quanto potrebbe farle male, impiegando una certa dose di diffidenza nel rapporto con il prossimo, ma sospettando a volte pure delle emozioni stesse. Ossia tende a non fidarsi mai del tutto di quanto è fuori di sé, vissuto come potenziale pericolo. Un atteggiamento ottimo per farsi ferire il meno possibile. Se stai in allerta di rado vieni colto impreparato, soprattutto se cerchi di capire le intenzioni sotterranee altrui, come vuole Plutone qui in domicilio. Il Sole esaltato nel segno crea però al tempo stesso un atteggiamento generoso ma venato di incostanza. Ossia prima si diffida poi, pur essendo sempre diffidenti, si è portati a perdonare, magari passando ad emozionarsi per altre cose ritenute invece positive. Insomma la coerenza non è il forte di questa Luna, ma la sensibilità resterà vivace e attenta per tutta la vita.
La Luna in Toro ha una sensibilità molto intensa, ma a breve raggio. Vibra e soffre per le emozioni di chi la circonda, ma non le interessano quelle che non vede. Sarà capace ad esempio di piangere se un bambino vicino di casa è triste, ma non le importerà molto di una strage compiuta in Africa, troppo distante dalla sua portata. Tende poi per istinto, grazie all’esaltazione di Giove nel segno, a vedere in positivo e anche eventuali dolori provati da parenti e persone amate sono accettati, poiché si confida che presto si troverà una soluzione. Seguendo la sua indole pensa che una carezza, un abbraccio o un piatto di pasta fumante (o un assegno) siano in grado di far passare tutti i dolori dell’anima, propri e altrui. Se così non fosse ne prenderà atto, ma non smetterà di amare. Non può infatti disinvestire i genitori, i figli, gli amanti del proprio affetto. Anzi, ciò che più teme è la perdita, l’allontanamento definitivo e, se dovesse subirne, cercherà comunque di superare il distacco, ma dentro di sé conserverà il possesso di quella persona, sia parente, sia amico, sia amante.


Chi ha la Luna in Gemelli passa invece al setaccio tutte le situazioni esterne, vissute o solo sfiorate, attraverso il filtro della ragione. Quasi sempre non sarà quindi capace di abbandonarsi a illusioni e ingenuità, non fanno per lui, ma al tempo stesso un pizzico di disincanto di troppo lo priverà di una reale capacità empatica. Ossia si osserveranno le emozioni degli altri come se si trattasse di un film in cui non ci si cala fino in fondo. Si evitano abbagli ma spesso si perde in romanticismo, salvo diversi elementi del tema. Con gli altri potrà scattare piuttosto la simpatia, nata dalla comunanza di interessi se c’è. Si comprenderà quindi appieno la necessità adattativa per cui si prova un certo tipo di emozione, ma la si vivrà spesso come una sorta di storia che non riguarda l’Io. Salvo quando ci si sente esclusi da qualcosa, oppure non si è raggiunto il traguardo auspicato. Allora si vivrà in prima persona la dolorosa sensazione della mancanza. Per il resto, la “testa” filtra tutto, cercando di soffrire lo stretto necessario.
La Luna in Cancro si tuffa invece a pesce nel proprio mondo interiore, alimentato dai ricordi, belli e brutti. A differenza di quella in Toro ricorda infatti pure questi ultimi, né riesce a vedere sempre la bottiglia mezza piena. Anzi la nostalgia, nel senso etimologico di dolore per una perdita, fa parte del suo DNA. Il passato non svanirà infatti mai del tutto, e il ricordo del bel tempo che fu – o delle esperienze dolorose, non ha importanza – servirà ad accrescere le sue percezioni, e la sottile malinconia che le appartiene. Bravissima ad ascoltare le proprie emozioni, saprà farlo anche con quelle del prossimo, sempre che lo voglia. Quasi sempre lo farà però solo con i suoi simili, o i familiari, lasciando fuori dal suo circolo interiore quanti potrebbero ferirla, non importa per quale motivo. Per istinto capisce infatti chi rientra nelle sue corde e chi invece potrebbe farle male. Il sistema migliore per evitare dolore è infatti il non lasciare entrare chi costituirà di certo un pericolo…


La Luna in Leone spesso non ha troppe difese, ma non se accorge. È infatti ingenua e orgogliosa, vuole omaggi e pensa, sbagliando, di poter tenere alla larga i male intenzionati, anzi non immagina nemmeno possano esistere… Così non è, e quel tanto di grandeur emotiva che le appartiene le impedisce di pensare preventivamente alle ipotetiche meschinità altrui. Soffrirà per non venir riconosciuta in maniera adeguata per il suo valore, non importa se reale o solo ipotizzato da lei stessa. La sua sensibilità saprà prendere le difese di cani e porci – se ritenuti fragili - ma se poi dovessero commettere uno sgarbo materiale o legato alla sfera delle emozioni allora li schiaccerebbe senza pietà. È capace di sfuriate cosmiche e di cadute di umore di pari livello ma ha la memoria breve o finge di averla e, dopo essersi spurgata emotivamente, continuerà a spargere la sua generosità intorno a sé, fino alla prossima offesa subita…
A differenza di quanto affermano molti, la Luna in Vergine sa capire benissimo le emozioni altrui, forse perché è talmente impegnata a contenere le proprie da essere altamente percettiva pure rispetto a quelle del prossimo5. Cercherà sì di trovare una soluzione pratica per i dolori provati in prima persona e per quelli di chi le sta vicino, ma sarà dotata di sufficiente realismo per capire poi che non sempre è possibile risolvere le cose, anzi. Potrà però restare confinata nel suo malessere, mancando dell’ottimismo sufficiente per modificare davvero le situazioni frustranti. Tenderà a ripetere i suoi schemi, questo sì, ma in fondo lo fanno tutti. Nel suo caso potrebbe poi fissarsi sui particolari, non cogliendo l’insieme della situazione. La calza smagliata che le ronza in testa potrebbe non farle sollevare lo sguardo da terra in tempo per vedere il soffitto in procinto di crollare. La miopia suddetta riguarderà in primis se stessi ma non esclude nemmeno le situazioni legate al prossimo.
La Luna in Bilancia ha una sensibilità selettiva, come vuole il segno che la ospita. Sarà quindi molto attenta alla buona educazione di chi incontra, facendosi influenzare da un atteggiamento altrui sgarbato o gentile. La persona formalmente ineccepibile le farà abbassare le difese, quella maleducata non potrà MAI entrare nel suo intimo. Seguirà suoi schemi logici – come vuole il Saturno esaltato – fidandosi poco invece delle tipiche intuizioni lunari. Spesso non cogliendo così le sfumature vere perché pronta a credere a quanto dovrebbe essere giusto. Il giusto e il vero non sono però la stessa cosa. Di solito sa però difendersi dal prossimo grazie a un atteggiamento gentile ma rigido, capace di tenere alla larga gli indisponenti.


Come per tutti i segni marziani, anche in Scorpione la Luna è diffidente. Il domicilio di Marte nel segno le impedisce infatti di non stare sul chi vive per fiutare potenziali pericoli nel mondo esterno, siano essi reali siano solo possibili o immaginati. Del resto Plutone, l’altro pianeta qui in domicilio, le fa guardare in profondità in cerca del marcio, proprio e altrui. L’esaltazione di Mercurio la rende infine sveglia e disincantata, ma pur sempre incline al dramma, non solo recitato ma anche vissuto con tutta se stessa. Quasi sempre teme la morte, il nemico principale della vita e, se pure cerca di razionalizzare, trema come una foglia al sol pensiero. Non potendo sconfiggerla passa allora il tempo della sua esistenza mortale complicandosi la vita stessa, un modo infallibile per capire di non essere ancora in viaggio verso l’altro mondo…
La Luna in Sagittario è invece in una delle sue posizioni più tranquille, a pari merito con quella in Toro. Impregnata di un delizioso infantilismo, crede alle favole e a una risoluzione positiva di tutti i problemi. È sensibile soprattutto alle questioni che riguardano la natura, l’infanzia, l’ideologia, il mondo degli animali. Vorrebbe salvare l’intero pianeta, limitare i danni dell’inquinamento, alzarsi la mattina certa che oggi sarà un giorno migliore, e domani ancora meglio. Dalla realtà filtra perciò solo i segnali incoraggianti, e ignora quelli in grado di spaventare. L’ottimismo incoercibile la aiuterà però al tempo stesso a stare alla larga dai pericoli e ad aspettarsi anzi sempre opportunità favorevoli. Tanto che, se mi trovo in auto con un’amica con questa Luna, mi suggerisce sempre di pensare in positivo, e di credere che troveremo il parcheggio più comodo. Quasi sempre funziona, l’ho constatato di persona…


La Luna in Capricorno guarda al contrario ai fatti, e a quelli si attiene. Si tratta della Luna più realistica tra quelle di Terra, a volte rasentando l’indifferenza per i problemi altrui. Ossia penserà ai propri e di quelli si occuperà, agli altri suggerisce di darsi da fare in prima persona. Rispettando la forma, per carità, ma il suo scetticismo di fondo a volte rasenta il cinismo. Con eccezioni luminose, intendiamoci, ma di solito non spicca per sensibilità. Rifiuterà quindi per istinto le situazioni di sofferenza non risolvibili, come pure potrà non tendere troppo la mano ai deboli e ai perdenti. Farlo costerebbe fatica, e sarebbe uno spreco inutile. Pensando anzi che dovrebbe essere lo Stato, o struttura analoga, ad occuparsi di loro. Al tempo stesso inseguendo poi un proprio sogno di felicità, quasi come se fosse stata privata all’origine di qualcosa. Quasi sempre si tratta di sentimenti, ma forse bisognerebbe tentare di far loro capire che la recriminazione sul passato serve solo ad alimentare un risentimento non costruttivo.
La Luna in Aquario può apparire invece molto sensibile, ma la cosa che la ferisce oggi non è detto che la ferirà pure domani. Soprattutto se si tratta di emozioni altrui, capaci sì di toccarle il cuore, ma non in eterno. Come quella in Capricorno, è una Luna altrettanto realista, ma in maniera nient’affatto spietata. Aiuterà nei limiti delle sue possibilità, ma se la richiesta di soccorso dovesse risultare eccessiva compirà la classica fuga all’inglese, senza spiegazioni, o con l’impiego di bugie di circostanza. Potrà essere poi incostante, indecisa come sarà tra la commozione empatica e la difesa dei propri comodi. Cercherà poi un accomodamento pure con le proprie emozioni, tentando e quasi sempre riuscendo a contenere quanto potrebbe risultare nocivo o inutile.
Chi infine ha una Luna in Pesci vive in un mondo altalenante di sensazioni di tutti i tipi, spesso con un sottofondo di apprensione costante rispetto al futuro. Per non parlare di una copiosa lacrimazione pronta a scattare al benché minimo stimolo. Come un personaggio del fumetto Mafalda, capace di scoppiare a piangere leggendo sul giornale la notizia del ritrovamento dello scheletro di un dinosauro: chissà come potrebbe aver sofferto il poverino al momento del trapasso! Una sensibilità spesso a trecentosessanta gradi, capace di avvertire le sofferenze proprie ma pure quelle del mondo intero, non concentrandosi mai di solito troppo però su un unico dolore. La mutevolezza percettiva potrà essere al tempo stesso sia un arricchimento emotivo sia una zavorra di eccessiva sensibilità. Magari sarà importante imparare a non essere schiavi di emozioni troppo intense.


Veniamo ora alla Luna nelle case.

Quella in prima può essere una calamita per le emozioni e un loro concentrato, e su di loro è impregnata l’intera personalità. Le sensazioni, positive o negative, sono legate soprattutto a tutto quanto riguarda l’Io. Un complimento farà volare alle stelle, uno sguardo storto potrà precipitare nel più nero sconforto. Talvolta indizio di fragilità o sensibilità, sarà più spesso un segnale di un forte egocentrismo che potrebbe però essere incanalato in maniera produttiva, spingendo a calcare le tavole del palcoscenico, spesso con successo. In fondo l’attore o il cantante impersona e trasmette le proprie emozioni, e il pubblico può identificarsi in lui e in quel che prova e rappresenta.
Quella in seconda è invece poco attirata dai protagonismi. Può essere emotiva e poco razionale in fatto di soldi, paventando la miseria, oppure ha lampi di genio per le questioni economiche. Potrà pure essere di una sensibilità estrema rispetto agli umori delle persone che la circondano, familiari e non. Avrà una simile empatia pure per l’ambiente, avendo appunto un rapporto simbiotico con quanto ha intorno, si tratti di umani o siano alberi, animali, paesaggi. A volte si fiderà un po’ troppo della facciata ma, essendo di solito molto sensibile per tutto quanto ha a che fare con la vista, potrà captare al tempo stesso dalle minime sfumature percepite intenzioni che ad altri sfuggono perché poco osservatori. Vede le cose così come sono, quindi, e partendo dalle percezioni visive sa costruire sue teorie e visioni del mondo.


In terza invece l’emotività lunare si esercita soprattutto nell’ambito dei rapporti umani e delle notizie dell’ultima ora. Saprà quindi commuoversi sentendo di un incidente o di una strage, ma l’aggiornamento della notizia potrà lasciarla indifferente, se non ci sono altre novità capaci di interessare. Al tempo stesso potrà vibrare per una critica sociale come pure potrà gioire per un complimento. Veloce nel cogliere i mutamenti d’umore di un eventuale gruppo in cui si trova, spesso le importerà un po’ meno dell’interiorità del singolo. O meglio, potrà essere partecipe e interessatissima ma poi si distrarrà, per una certa incostanza, o attenzione limitata nel tempo.
La Luna in quarta tenta di proteggere la propria intensa sensibilità all’interno delle pareti domestiche. Fuori dalla casa potrebbero esserci infatti un sacco di pericoli, o almeno si teme ci siano. Indicatore di una tendenza all’introversione, attiverà i suoi sensori per tenere fuori dalla propria vita quanto la spaventa. Sarà poi molto partecipe delle vicende familiari, spesso sentendosi per tutta la vita più nel ruolo di figlio che di genitore, se lo è. Puer eternus, potrà avere anche reazioni infantili, o continuare a guardare al mondo con occhi da bambino, nel migliore senso del termine. Le emozioni, poi, saranno ancora più intense se fanno tornare alla mente ricordi del passato, periodo della vita quasi divinizzato dal soggetto, nel bene o nel male. In fondo anche Lucifero era un angelo caduto dal cielo…
Se la Luna si colloca in una casa solare come la quinta, le sue sensazioni si accendono in modo marcato per le questioni sessuali o per stimoli di questo tipo, più o meno consapevoli. Un uomo potrà captare le emozioni altrui soprattutto in camera da letto, una donna saprà avvertire molto bene le sue potenzialità di seduzione rispetto al maschile. Anche l’uomo vanesio non sarà secondo a nessuno nel capire le sue chances di piacere. Fiammate di sensazioni destinate a ridimensionarsi però appena gli ormoni si placano. È una Luna poco propensa a proteggersi, brava nel tuffarsi a pesce in una situazione divertente, non importa quali possano essere poi le conseguenze. Capace inoltre di scambiare le luci della discoteca o di analogo luogo di divertimento per la realtà, e non per una delle tante possibilità dell’esistenza.
La Luna in sesta tende di solito a delimitare la sua sensibilità, appuntandola a situazioni precise, come la salute o una presunta inadeguatezza. Spesso in perenne caccia dei propri ipotetici errori emotivi per tentare di correggerli, stenterà ad abbandonarsi con spontaneità al fiume delle emozioni. Oppure vivrà in negativo la calza smagliata, o lo sguardo torvo di un collega di lavoro girato male per i fatti suoi. O al contrario saprà gioire per aver pulito alla perfezione il frigorifero, per un complimento del capufficio, o scoprendo di avere analisi del sangue perfette. Si nega quasi sempre l’emotività senza freni, perché le è stato insegnato a controllarla già nei primi anni di vita.


Per certi versi simile alla Luna in prima, quella in settima cerca allo stesso modo la presenza e le gratificazioni altrui, ma in maniera meno egocentrica. Di solito non sa infatti stare da sola, e avrà bisogno del sostegno e dell’approvazione di un partner o, più genericamente, del suo prossimo. Se il pianeta fosse però molto leso, anziché conferme riceverebbe male parole o critiche distruttive, soffrendone a dismisura. Nel momento in cui però sia appena positiva, potrà essere uno strumento eccezionale per captare quanto gli altri sentono, in certi casi adeguandosi, in altri sfruttandoli a proprio vantaggio.
Il dubbio forte per la sensibilità della Luna in ottava è se lei per prima è in grado di capire, accettare e assimilare le tante emozioni provate. La casa che la ospita è infatti tendenzialmente drammatica e occultante. Proprio per questo spesso il luminare femminile qui si concentra su quanto ha risvolti complicati, se non tragici. Abbastanza comune che abbia perciò il pensiero della morte (ma non è detto se ne renda conto), evento che attende più o meno tutti. Non trasformiamola però in un’ossessione. A differenza di quanto accade per l’astro nell’opposta seconda, quasi mai questa Luna si fida emotivamente della facciata, ma è tutto da verificare se ci siano poi sempre lati oscuri nelle emozioni, oppure se sia la Luna stessa a proiettarli e a vederli anche là dove non ci sono.


In nona, la Luna pensa sempre o spesso che ogni situazione troverà sempre una soluzione positiva, un “e vissero felici e contenti”. Perfino la morte – il caso più estremo di tutti – perché ritiene che nel momento della fine si passerà a miglior vita. Paradiso, Nirvana o paese dei balocchi, lì si andrà. Giove e Nettuno domiciliati nel cosignificante Sagittario inducono infatti a vedere sempre la bottiglia non solo mezza piena, ma si suppone che il vino rimasto avrà assunto pure un sapore eccellente… Questa sua attitudine le impedirà di cogliere a volte tutti i particolari di una situazione, perché già inserita in un contesto in qualche modo ideologico, capace di inquadrare le situazioni stesse in giudizi precostituiti. Ossia se si è buddhisti si pensa che tutto abbia un senso all’interno di un percorso karmico, se cristiani le prove della vita saranno contestualizzate nella volontà divina e in un premio ultraterreno. Oppure, se si impazzisce per il “Signore degli anelli”, si filtreranno tutti gli incontri nel percorso di vita trovando parallelismi con i personaggi della trilogia, sapendo comunque e sempre che la storia finirà bene.
La Luna in decima aspira a intuire e sfruttare quanto nel comportamento proprio e altrui può aiutarla nella scalata al successo. Peccato che l’egemonia la si raggiunga soprattutto se si compiono tutti i passi giusti per arrivare in alto, spesso cercando di contenere al minimo l’emotività. Così quella Luna nel posto sbagliato (il suo domicilio “giusto” sarebbe nell’opposta quarta) può a volte risultare fragile perché timorosa di non farcela. A volte potrà avere il guizzo intuitivo corretto per accorciare la distanza verso la meta, poi tende però a incespicare sui propri sentimenti per poggiare davvero con stabilità sul sentiero della vita. Cercando a volte un supporto emotivo da parte dei potenti, notoriamente impegnati in altro per poter dare una mano. Così ci si arrangia, ma con più di una incertezza emotiva.


Le ambizioni e la sensibilità della Luna in undicesima sono di tutt’altro tipo. Il suo campo di interesse si concentra soprattutto nella sfera dei rapporti interpersonali e sulle questioni ideologiche. Aperta di solito a ogni suggestione e novità, capta nel dialogo con gli altri quello che le torna utile o che vive come affinità intellettuale. Spesso ignorando a bella posta, per istinto, quanto potrebbe compromettere il rapporto. Salvo i casi in cui ci siano di mezzo visioni filosofiche, politiche o esistenziali antitetiche alle proprie. In questo caso si potrebbe dichiarare guerra aperta, o soffrire in silenzio per la disparità di opinioni. Tenderà a cercare il simile, non tanto quello che proviene dalla sua regione d’origine o con analoga formazione ed esperienze, ma chi la pensa come lui. Per chi la possiede, il modo in cui ragiona il suo prossimo pare più importante del suo passato e dei suoi sentimenti…  
Infine, la sensibilità della Luna in dodicesima può assumere dimensioni cosmiche e/o incontenibili. Si soffre e si partecipa della vicende degli ultimi, i poveri, i malati, i reietti. Si vivono i loro dolori e li si vorrebbe aiutare, come faceva la madre di una conoscente che invitava a pranzo a casa sua i vucumprà incontrati ai semafori dove vendevano fazzolettini di carta. Si potrà quindi avere uno spirito caritatevole e un’immediata empatia nei confronti di chi soffre. Oppure la sensibilità si orienterà sull’ignoto, sugli estremi misteri dell’universo, ed è il caso della mia maestra Lisa Morpurgo che, con una Luna di questo tipo, indagò sui misteri della vita nello spazio. Come accadde a lei, questa Luna, ignorando le piccinerie e spesso inciampando nei recinti costrittivi del mondo in cui viviamo, conformista e omologato, andrà oltre o almeno ci proverà. Talvolta, se non avrà cultura o sensibilità sufficiente, si rifugerà nel mondo della fantasia, ma si allontanerà comunque e sempre dalle meschinità del quotidiano. In fondo è più appagante immaginare principi, draghi e martiri che omologate creature espressione di una realtà banale.


Chiudiamo come sempre analizzando gli aspetti tra pianeti, capaci di modificare in modo considerevole le forze in gioco.

Gli aspetti positivi tra Luna e Sole, in particolare la congiunzione, orientano la sensibilità soprattutto se non esclusivamente sull’Io. Così il soggetto – sia esso maschio o femmina, non c’è grossa differenza – percepirà solo le sensazioni che lo riguardano. Spesso con una notevole suscettibilità rispetto a quanto potrebbe urtare il suo orgoglio. Captando al tempo stesso quanto invece alimenta la vanità, percepito però in qualche modo come un atto dovuto, come accade agli autentici egocentrici. Paradossalmente effetti analoghi potrebbero esserci anche con gli aspetti negativi, soprattutto con un’opposizione. Ma se per le positività il fenomeno nasce da un Io troppo forte, con le dissonanze si cercherebbero all’esterno stampelle per le proprie insicurezze. Con risultati facilmente intuibili: un’ipotetica cura sta di casa altrove. Ossia la parola sgarbata verrà subita interpretata come una conferma a quanto non va in noi stessi. Il complimento invece, se pure tampona una ferita, alimenta al tempo stesso la necessità di ulteriori rassicurazioni. Rientriamo nell’ambito delle tipiche debolezze umane, tanto che per quanto riguarda la sensibilità forse sono preferibili gli aspetti negativi, tutto sommato capaci comunque di captare anche realtà diverse rispetto al proprio essere. Congiunzioni e trigoni, invece, possono confinare l’emotività a un unico interesse, quello per se stessi.
I rapporti positivi con Mercurio aumentano la velocità della percezione e di solito impediscono di perdersi in eccessivi sentimentalismi. O almeno ci si riprende in fretta se ci si abbandona, magari facendoci sopra una sana risata. Le intuizioni della Luna vanno poi a cogliere il dettaglio proprio di Mercurio, senza perdersi in fumoserie o in intuizioni sbagliate. Così il cervello sarà sveglio, e si annoierà se non riceverà stimoli. Al tempo stesso il ricordo della Luna servirà ad orientarsi anche nel presente, la vita è fatta di corsi e ricorsi. Le storie del passato – nostre e altrui – spesso si ripresentano, se pure non in maniera del tutto identica a quelle di un tempo. Non come loro fotocopie, ma lo schema di fondo è lo stesso e Mercurio sarà pronto ad attribuire loro il significato giusto. Con aspetti negativi le emozioni e le percezioni intellettuali non vanno d’accordo. A volte funzionano a corrente alternata, ora con lacrime incontrollabili e fantasie irrealistiche, altre con momenti di lucidità cartesiana in cui non hanno un posto i sentimenti. Perdendosi però così gli arricchimenti intellettivi sostenuti dall’intuito lunare.


Quando si hanno congiunzioni, sestili o trigoni tra Luna e Venere, l’emotività si risveglia e dà il suo meglio nelle questioni affettive, o si ridesta soprattutto quando si è innamorati o si ha voglia di esserlo. Si può quindi essere poco recettivi – o lo si è lo stretto indispensabile - rispetto al mondo della natura, dei sofferenti e altro ancora. Se si incrocia però uno sguardo seducente si perde la testa, e ci si scioglie. Magari favoleggiando innamoramenti da film hollywoodiano o romanzo rosa pieni di passione, pathos, colpi di scena. Con quadrati o opposizioni la sensibilità si concentra sempre in ambito affettivo, ma non si riesce a godere davvero dell’amore. Spesso si impiegano male le emozioni e si soffre davvero per non riuscire ad ottenere quanto si vuole nel mondo degli affetti. Ossia impiegando male i suggerimenti della Luna non si sapranno attirare su di sé le attenzioni affettive altrui. Oppure le si riceveranno in maniera sbagliata, finendo spesso per avere comportamenti masochistici. Saranno le donne a soffrire di più per la difficoltà a vivere bene l’affettività, mentre gli uomini, pur essendo attirati da donne con problemi di emotività, quasi sempre ne risentiranno meno.
Come ripetuto infinite volte, la Luna ha poco a che vedere con Marte e rapporti tra di loro, anche se in teoria positivi, creano spesso effetti strani. Così congiunzioni, sestili e trigoni producono un’emotività intensa, capace di risvegliarsi soprattutto se si fiuta un pericolo, reale o immaginario. Tra le emozioni la diffidenza farà quindi la parte del leone, e il temere aggressioni riesce a mantenere uno stato di reattività forte. Si è quindi capaci di esplodere per un nonnulla, ma in questo modo non ci si farà poi davvero cogliere impreparati se dovesse capitare un incontro sbagliato. Magari emozionandosi per le vicende degli ultras o di qualche esercito invasore, e parteggiando per chi attacca, non per chi si difende. Complesse sono anche le emozioni di chi ha quadrati o opposizioni tra i due. Persone spesso fragili, spaventate dalle emozioni, schiave delle emozioni stesse o attirate da sensazioni violente, gestite in maniera irrazionale. Qualcuno potrà inoltre essere incapace di superare la paura, non impiegando le sensazioni per proteggersi ma vivendole in maniera passiva, come se fosse in perenne attesa di un nemico. Pericolo spesso presente solo nella mente del soggetto. Basta guardarsi intorno per capire quante sono le vittime dei propri demoni, e non importa se possiedano aspetti tra Luna e Marte oppure no.


Tutt’altra musica si ha con rapporti tra Luna e Giove. Le emozioni possono essere tante e abbondanti, come vuole Giove, e fungono anche da parafulmine per il soggetto. Si ha infatti fiducia in loro. Hanno sempre funzionato in passato e – salvo eccezioni magari dettate da transiti del momento – lo faranno pure in futuro. Si cerca inoltre di ottenere il meglio, non negando il peggio ma conoscendolo, e optando poi per quanto è buono. Allo stesso modo la sensibilità nei confronti delle difficoltà dei deboli non deprime il soggetto, lo arricchisce umanamente.6 Se tutte le religioni insistono sulle azioni caritatevoli quali primo passo per ottenere benefit per l’aldilà, i rapporti Luna-Giove – ricostruendo in parte i valori Pesci – fanno capire che il bene del soggetto non può esserci se non si vive in una situazione tranquilla. La serenità sarà interiore, ma non può prescindere da quanto si vede intorno a sé. Gli aspetti negativi tra i due, non diminuiscono la quantità di sensazioni percepite ma le rendono più pessimistiche. Così si tende spesso a vedere la bottiglia mezza vuota, a sentirsi sprofondare la terra sotto i piedi anche per timore della miseria. O con la difficoltà a godere di quanto si ha, poco o tanto esso sia. A volte ci si fida poi delle sensazioni sbagliate, con ovvi risultati, non uscendo così da una sensazione di malinconia.
Saturno in rapporto con la Luna tende a contenere le emozioni, razionalizzandole o tentando di farlo. La sensibilità viene però filtrata attraverso le esperienze precedenti, utilizzate per capire in tempi brevi cosa può accadere, sempre però nell’ambito del conosciuto e inquadrato secondo logica. Se ad esempio si subisse all’improvviso un’invasione di cavallette e non si fosse mai provata prima un’esperienza del genere, di rado si saprebbe reagire in tempi rapidi: i rapporti con questo tipo di insetti non erano contemplati nel prontuario del soggetto. In qualche modo si percepisce poi solo quanto si ritiene giusto secondo un ordine prestabilito, senza afferrare che se una cosa c’è, c’è e basta, non importa se sia logica oppure no. Con aspetti negativi la sensibilità di solito si irrigidisce meno ma a volte è un po’ fuori controllo, e si procede nella vita in una perenne indecisione tra razionalità ed emozione. A volte prevarrà la prima, altre ci si farà trascinare dalla seconda.


Per certi versi i rapporti tra Luna e Urano ricordano quelli con Saturno, ma anziché il logico si impiega il criterio dell’“utile”. Dinamici mentalmente, non riescono forse ad afferrare però tutte le sfumature dell’emotività, in cui anche il non essenziale e poco pratico ha una sua funzione. Urano tende infatti a non far credere fino in fondo alle intuizioni lunari, basate quasi sempre sulla percezione subliminare di particolari spesso non comprensibili subito con l’impiego della ragione. Luna e Urano in combutta consentono sì di cogliere quel dettaglio, poi però Urano – tanto indirizzato sul presente – fa sì che ci si concentri su un’altra percezione, trascurando e non avendo davvero metabolizzato quella precedente. Aspetti negativi lasciano abbastanza intatta l’emotività, che però non si sa sfruttare a dovere, con un comportamento ora troppo sensibile altre troppo pragmatico.
Per quanto riguarda l’emotività, congiunzioni, sestili e trigoni tra Luna e Nettuno possono indicare un suo eccesso. Se però non ci sono contemporanee influenze planetarie negative non ci saranno veri problemi. Si vivrà solo un po’ troppo nel mondo dei sogni e delle sensazioni, a volte credendo vere quelle da ritenersi solo fantasie. Oppure avendo una sensibilità capace di raggiungere le cosiddette percezioni extrasensoriali. Mondo meraviglioso in cui nessuno però può davvero distinguere il reale dall’immaginario, ma neppure negarlo. Luna e Nettuno però se ne fottono, o meglio danno poco peso a quello che a loro non interessa. Spesso andando oltre e modificando poi l’ambito in cui le loro percezioni si indirizzano, Nettuno odia la monotonia… Discorso diverso vale purtroppo per quadrati e opposizioni, segnali spesso di disagi emotivi di varia natura ed entità. Come nei rapporti negativi tra Luna e Giove l’emotività è pessimistica, e le sensazioni tendono a incagliarsi nei bassifondi emotivi per la paura del futuro. Con Nettuno purtroppo le cose possono essere ancora più complesse e dolorose. Mancando la fiducia nel cambiamento ci si nevrotizza, si tendono a rivivere sensazioni in grado di causare ansie e paure. La Luna si spaventa e Nettuno storto rende difficile andare oltre. Intendiamoci, si potrà farlo, ma il percorso non sarà né facilissimo né indolore.
Veniamo in chiusura agli aspetti tra Luna e Plutone, capaci di indirizzare la sensibilità verso quanto è oscuro, misterioso, invisibile. Se infatti la Luna capta la realtà emotiva, Plutone dal canto suo scava dietro la facciata, non credendo alle manifestazioni più vistose. Ottima combinazione planetaria per gli aspiranti Sherlock Holmes, riesce spesso a rendere meno fragili le emozioni, facendo percepire che anche la situazione più disperata può sempre risolversi in positivo, grazie al coraggio e all’intelligenza. Si sapranno poi occultare le proprie percezioni, in parte per istinto di difesa in parte per voglia di attaccare. L’ipotetica aggressione non sarà però istinto di sopraffazione, quanto necessità di mettersi alla prova, di creare qualcosa affermando così se stessi. Più complessi saranno ovviamente gli aspetti negativi, perché non ci si fiderà mai del tutto delle proprie percezioni, spesso a ragione. Anzi, a volte si crederà solo a quelle sbagliate, ma non lo si capirà nemmeno se la realtà ti smentirà in maniera clamorosa. In altri casi si potrà essere sfruttati da qualche malintenzionato in grado di spingere sulle insicurezze emotive del soggetto per trarne vantaggio.
La Luna isolata7, infine, può creare tempeste emotive a cui non si sa dare un senso, oppure dà la difficoltà a gestire le proprie sensazioni. Che potranno essere poche o tante, è tutto da verificare, ma prima o poi spesso si deciderà di non usarle perché non si sanno maneggiare, come una specie di lingua straniera di cui si conoscono solo poche parole perché nessuno ti ha spiegato davvero come funziona.
L’argomento si sarebbe prestato a considerazioni infinite perché almeno metà della nostra vita è basata sulle percezioni emotive, e attraverso di esse quasi sempre ci orientiamo nel mondo, viviamo i sentimenti, ci orientiamo nell’oggi, guardiamo al domani ma pure al passato. La Luna non può però mai essere afferrata del tutto, va troppo in fretta nel cielo e nella nostra vita, per illuminare o oscurare quante più cose possibili. Per dimenticarle a tempi di record e farle poi rivivere di nuovo alla prima occasione, smuovendo il mare dei ricordi alla velocità della luce.

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MANUALE COMPLETO DI ASTROLOGIA - VOLUME QUARTO

I PIANETI - I RAPPORTI TRA I PIANETI

L'INTERPRETAZIONE DEL TEMA NATALE

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E quattro! In perfetto orario rispetto alla tabella di marcia, ecco il quarto volume del Manuale completo di astrologia.
Con questo volume del Manuale completo di astrologia siamo arrivati al quarto capitolo, dedicato ai pianeti, ai rapporti tra pianeti e all’interpretazione del tema natale. Un libro ricco di concetti, informazioni e storie di persone, celebri o comuni, in grado di fornire al lettore ogni chiave per “decodificare” i simboli planetari e comprendere al meglio la nostra vita. Non bisogna essere geni o veggenti per farlo, ma va capito davvero il linguaggio degli astri. Un’ulteriore, fondamentale tappa nel percorso della conoscenza astrologica, partendo da quanto già teorizzarono gli antichi, passando attraverso la rielaborazione critica e geniale operata nel secolo scorso da Lisa Morpurgo, infarcita infine dalle più recenti scoperte della psicologia e delle neuroscienze, da tanta ironia e dalla voglia di non dimenticare mai il buon senso, indispensabile per interpretare la vita delle persone grazie ai massimi sistemi astrologici.

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1
Per l’etimologia della parola “emozione” e i suoi significati, si veda:
http://www.educational.rai.it/lemma/testi/radioetelevisione/emozione.htm
2 Si veda in questo caso la voce di Wikipedia con i suoi riferimenti bibliografici: http://it.wikipedia.org/wiki/Emozione
3 Per saperne qualcosa di più: http://it.wikipedia.org/wiki/Neuroni_specchio
4 Per quelle animali rimandiamo all’etologia, da Konrad Lorenz in poi…
5 Non escludo di essere di parte rispetto a questa descrizione, avendo io stesso una Luna in Vergine.
6 In un capolavoro di perfidia letteraria, Le relazioni pericolose, il protagonista Valmont nel tentativo di sedurre una pia donna finge di essere un uomo di cuore e inizia così a fare la carità scoprendo che: “Mi sono stupito del piacere che si prova a fare il bene, sono quasi tentato di credere che le persone, cosiddette virtuose, non hanno poi tutto quel merito che vogliono farci credere…”, Pierre Choderlos De Laclos, Le relazioni pericolose.
7 Per pianeta isolato si intende quello che non ha rapporti con altri corpi celesti.

massimomichelini1@virgilio1.it

1/1/2015


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