LA ROTTA DI ULISSE

 


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I transiti di Venere

di Massimo Michelini

CREATOR: XV Version 3.10  Rev: 12/16/94  Quality = 100, Smoothing = 0Secondo la mia esperienza, i transiti di Venere (come in parte quelli del Sole) sono i meno avvertibili, salvo i casi in cui il pianeta si fermi in un anello di sosta, oppure se il suo passaggio si incrocia in negativo con quelli di altri corpi celesti. Da sola, Venere potrà tutt’al più fare sentire meglio o un po’ meno bene. Non andrei infatti a toccare il peggio perché, almeno nel suo moto riflesso, nella nostra vita di rado o quasi mai crea sfracelli. Malumori sì, ma le catastrofi non le appartengono.
Regolando il benessere in tutte le sue forme potrà indicare, con un passaggio positivo, periodi in cui ci si sente in pace con se stessi, poiché il corpo e l’umore sono in armonia, tanto da riuscire a riflettersi sulla bellezza. Ora tutti sappiamo che i canoni estetici variano di cultura in cultura e di epoca in epoca, poiché la donna di una tribù africana a cui viene incastrato un piattino nel labbro, deformandola per farla sembrare più attraente, agli occhi di un occidentale apparirà se non mostruosa almeno respingente. Allo stesso modo una dama fiamminga rinascimentale, con l’attaccatura dei capelli tanto alta da farla sembrare quasi calva, potrebbe apparire ben poco appetibile a un asiatico o a un sudamericano, e forse pure a un europeo contemporaneo.
È noto inoltre che i periodi di benessere o austerità economica influenzano le mode in fatto di peso, non importa se maschile o femminile. Così nei tempi di difficoltà andranno per la maggiore le persone ben in carne, mentre quando l’economia va alla grande saranno considerate attraenti le donne sull’orlo dell’anoressia.1
Criteri estetici del periodo a parte, un transito positivo di Venere farà superare con occhio benevolo la prova specchio, compiacendosi di quanto si vede riflesso dalla superficie argentea. Ossia, i lineamenti e la corporatura saranno sempre quelli, non possono cambiare, ma potrà essere diverso l’atteggiamento nei confronti di se stessi, e di conseguenza verso il mondo esterno. Così, entrambi i sessi si ritroveranno ad essere benevoli e piacenti, dotati di una capacità di seduzione che nasce soprattutto dall’intima armonia interiore. Capita così che in certi giorni ci svegliamo bene, ci vediamo belli, e così dagli altri, dal nostro prossimo, ci troviamo a ricevere complimenti sul nostro aspetto fisico, che in realtà non è molto differente da quello di tutti gli altri giorni dell’anno. Ma sarà più rilassato, più benevolo, più disponibile ad accogliere l’altro. Che proprio per questo si sentirà attirato e potrà tentare un approccio o si sentirà autorizzato a farlo.
Non è detto che si arrivi così alla nascita di un grande amore: la formazione di un sentimento autentico e profondo è una cosa assai più complessa e sfaccettata. Potrà però scattare il flirt, il gioco degli sguardi, in qualche caso, chissà, si potrà vivere una frettolosa e indolore avventura di una sola notte. Di certo non da disprezzare, secondo il mio amoralistico giudizio.
Il passaggio in positivo sarà in grado comunque di procurare momenti piacevoli, relativi al piacere in tutti i suoi sensi, etimologicamente parlando. Così si sarà stati ammirati ma pure il nostro corpo scoprirà o rivivrà il sapore dell’orgasmo, o del piacere tout court, sia quello di un buon pasto, sia della visione estatica rappresentata da un tramonto di fuoco o di un’alba rosata…

Perché, come scrisse Dante ne La vita nova:
“Bieltate appare in saggia donna pui,
che piace a li occhi sì, che dentro al core
nasce un disio de la cosa piacente;
e tanto dura talora in costui,
che fa svegliar lo spirito d'Amore.
E simil face in donna omo valente”.
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Tradotto in prosa: la bellezza può scatenare l’amore, si sa, o almeno l’attrazione verso l’altro. Non basta la sola Venere a procurare tanto, intendiamoci, ma se il suo passaggio nel cielo avviene da un segno favorevole può rappresentare un valido aiuto in tal senso.
Sempre quando la Dea dell’amore è in transito positivo potremo avere momenti in cui cerchiamo di abbellire non solo noi stessi, ma pure l’ambiente circostante. Avremo così magari voglia di spendere per arredare casa, acquistando oggetti a nostro avviso piacevoli. Qualcuno saprà e potrà davvero entrare in possesso di opere d’arte, altri andranno in estasi per un quadro raffigurante un santo o un’immagine religiosa realizzata con le conchiglie. I gusti sono gusti, e Venere indica la ricerca di qualcosa che piace, in alcuni casi di rara raffinatezza, in altri di autentico kitsch. L’ambiente e il tema natale faranno come sempre la differenza.
Con un transito favorevole ci si dimenticherà di avere un corpo corruttibile e soggetto a malattie o malanni, anzi esso si trasformerà appunto in uno strumento di piacere, in senso ampio. Con negatività planetarie potrebbero farsi più numerosi o più gravi i disturbi di salute, a volte perché si somatizzano i problemi della sfera sentimentale, oppure si segnalano a livello più profondo certi disagi interiori: saranno momenti in cui non si ama nessuno e tantomeno se stessi.
Sempre nei momenti in cui il pianeta è in posizione difficile, potrebbero esserci difficoltà per gli organi interni regolati dal pianeta, ossia reni, pelle, ovaie.
Potrebbero esserci anche problemi con gli zuccheri, perché se ne assumono in eccesso oppure si soffre la loro carenza. E si sa che i problemi relativi al dolce possono riguardare sia una predisposizione a ingurgitare i prodotti derivati dalle barbabietole e similia, sia difficoltà nate nella sfera affettiva.
Quando Venere si sposta in moto diretto rimane nello stesso segno per 24 giorni circa, ossia percorre un grado in meno di un giorno. Perciò, se valutiamo il suo passaggio come positivo o negativo in termini astrologici, in questa fase la sua presenza durerà al massimo un paio di giorni. Nel momento in cui forma invece un anello di sosta (come accade ogni diciannove mesi circa), Venere rimane in un segno (o in quel segno e in quello che lo precede o lo segue immediatamente) per ben quattro mesi.
Se il transito diretto potrà indicare qualche giornata buona o qualcuna di malumore, il suo anello di sosta caratterizzerà invece alcuni mesi in cui la vita prenderà una direzione ben precisa, concentrandosi sul piacere o sulla difficoltà a procurarselo, spesso a causa di problemi di salute o affettivi. In un caso o nell’altro, per produrre qualcosa di davvero durevole nel tempo occorrerà anche la presenza di un pianeta molto più lento. Ossia, se Venere formerà un trigono per alcuni mesi alla Luna il soggetto – se donna – si sentirà molto più femminile e quindi potenzialmente più attraente per l’altra metà del cielo. Ma perché questa avvenenza, sia pure momentanea, porti risultati che possono durare nel tempo ci vuole ad esempio anche l’ipotetico apporto di Giove o Plutone, tanto per fare un paio di nomi. Nel primo caso potrebbe scapparci pure una gravidanza, molto ben accetta, nel secondo non è affatto esclusa la nascita di una passione. Gli esempi potrebbero però essere infiniti. Se invece parliamo di un uomo eterosessuale, potrà imbattersi in donne assai femminili, e forse pure fertili.
Partiamo allora con la consueta descrizione per suggerire alcune indicazioni sul suo passaggio nelle case.

Come sempre accade quando un pianeta passa in prima casa, si tratta in qualche modo di una ri-partenza. Per Venere questo transito indica un momento in cui il soggetto ha una grande necessità di ricevere gratificazioni, a volte affettive, più spesso estetiche. Quindi si guarderà allo specchio e cercherà di fare pace con l’immagine qui riflessa, scovando eventuali imperfezioni da correggere oppure, per i soggetti più narcisi, constatando di avere raggiunto la perfezione fin dal momento della nascita, e di averla conservata da allora in poi – non importa quanti anni abbia – e non c’è proprio nulla da aggiungere. Basta accomodarsi alla cassa e ricevere i meritati omaggi. Insomma, spesso questo transito non dà un temperamento molto critico perché l’Io si piace, e questo deve bastare e avanzare a tutti. Nel migliore dei casi, gli altri sono tutto sommato ridotti al ruolo di comprimari, ma più spesso vengono relegati in platea per applaudire a comando. Quasi mai sale alla ribalta il problema della salute, salvo in soggetti ipocondriaci o con un qualche reale problema serio, non importa se congenito o acquisito. Nella stragrande maggioranza dei casi ci si accontenta però di coltivare il proprio narcisismo.
Con il passaggio in seconda, Venere non è più autosufficiente e ha bisogno dell’altro, un po’ per possessività un po’ per necessità di rassicurazioni. Ci si metterà quindi alla finestra di casa, con un occhio al PC portatile per controllare le oscillazioni di borsa e il saldo del conto corrente, in attesa del rientro del compagno o, se si è single, per potere invitare qualcuno a prendere tè e pasticcini, immaginando che da cosa nasce cosa. Non si disdegnerà di ricevere regali, magari durante una cena galante al termine della quale si scivolerà piacevolmente in camera da letto. E, chissà, si potranno forse immortalare le proprie imprese erotiche con una videocamera, ricordandosi magari di controllare le effemeridi per essere certi che aspetti negativi di altri pianeti alla quinta o all’ottava casa non ti facciano finire su You Tube, con tanto di nome, cognome e indirizzo. Di solito questo transito rende possessivi, e a volte fa venir voglia di presentare il conto appena ci si è concessi.
Mentre transita in terza, il pianeta dà la voglia di flirt, di piacevoli rapporti con amici e coetanei, a volte fa essere anche seducenti sul metrò o in tram. Oppure può concedere una maggiore frequentazione di chat e social network, sui quali potrebbe abbozzarsi una nuova storia. L’amore passa anche e soprattutto attraverso lo scambio intellettuale, il gioco, la battuta divertente in cui si accenna alla possibilità di…, senza poi arrivare davvero all’incasso. Spesso dà un breve revival di giovinezza, anche quando la verde età è passata da quel pezzo, oppure può far sì che ci siano rapporti piacevoli con gente giovane e divertente. Può dare un momento in cui si viene a conoscenza di love-story riguardanti fratelli, zii e cugini, e sono gossip che fanno piacere. A volte si può pure incontrare un flirt di tanti anni prima, con il quale si possono scambiare divertenti ricordi. La comunicazione può essere più morbida e desiderosa di intessere rapporti armoniosi. Insomma, anche se non nasceranno amori travolgenti si starà di solito bene con il prossimo, tema natale permettendo.
Una volta rifugiata tra le spesse e protettive mura della quarta, Venere si illanguidisce, dà la voglia di non uscire per godersi i piaceri dello stare dentro casa, in un ambiente familiare o proprio in famiglia. Certe volte stravaccati sul divano in vestaglia e pantofole, certe altre già sul materasso in attesa dell’amata o dell’amato… Salvo dure lesioni natali, questo passaggio rende teneri ma pure un po’ narcisi, desiderosi di rassicurazioni affettive e egopatiche, di tenerezze simili a quelle del bambino nel grembo materno. A volte, addirittura, ricorrendo senza esitare a lacrime e singhiozzi per ottenere quanto si desidera. Talvolta la mente torna al passato, al rapporto con i genitori, all’affetto che nell’infanzia ci siamo visti offrire o negare. Può rappresentare anche un momento di chiusura, in cui però ci si nasconde all’interno di sé per ritemprare le forze, emotive e fisiche, prima di partire alla conquista del mondo, se lo si vuole fare. Solo in casi di contemporanei transiti negativi capita di chiudersi in casa per motivi di salute, oppure perché qualche familiare non sta bene.
Appena valica le soglie della quinta, Venere ha voglia di divertirsi, senza se e senza ma. Certo non tutti si concederanno una vita spericolata, ma spesso e volentieri questo passaggio – sia pure breve – indicherà un periodo in cui il soggetto vuole darci dentro, ovviamente nell’ambito concesso dal tema natale. Infatti, non capiterà quasi mai che una Perpetua si metta in minigonna per andare in discoteca a ballare fino all’alba, però potrà magari succedere che recitando il rosario quotidiano dimostri un fervore insolito, se non erotico molto più appassionato del consueto. Se invece il temperamento del soggetto non è orientato alla castità, le urgenze della carne potrebbero farsi sentire molto bene, insieme alla speranza di poterle poi soddisfare. Come pure la vita mondana sarà indirizzata al mondo notturno, quello dove in teoria vai per divertirti perché ti aspetti che capiti quanto di giorno non avviene.
Entrando in sesta il pianeta si ravvede e torna alla normalità. Anzi non è escluso che punti la sua attenzione sulla salute, magari decidendo di fare un check-up per essere certi che nella macchina-corpo tutto funzioni a dovere. Magari flirtando poi nel laboratorio d’analisi con un medico, un infermiere o qualcuno che si trova lì per lo stesso motivo. L’utile e il dilettevole possono andare benissimo di pari passo. Se non si ha la fissa del corpo, l’attenzione può concentrarsi sull’abbigliamento per rinnovare il guardaroba, o si può aver l’idea di andare dall’estetista per eliminare imperfezioni e irregolarità. Di rado ci si perderà in voli pindarici o in storie senza futuro, e se proprio capiterà di innamorarsi il cuore si orienterà verso il meccanico (se l’auto ha problemi) o il commercialista (al momento della dichiarazione dei redditi), piuttosto che prendere in considerazione fascinosi nullafacenti.  
Se qualcuno non è in coppia, quando Venere passa in settima inizia almeno a pensare alla possibilità di incontrare una persona da amare. La solitudine infatti comincia a presentarsi come una condizione non contemplata, anche se questo non comporta in automatico che poi ci si ritrovi in due. Piuttosto si vorrà piacere, si cercherà di essere amabili, a volte ottenendo pure qualche gratificazione rispetto alla propria avvenenza. In altri casi ci si concentrerà sulle esigenze del partner, se lo si ha, o si sarà sensibili alla bellezza altrui. Potrà quindi capitare di fantasticare vedendo per la strada un bello sconosciuto o un’incantevole estranea. Oppure, con contemporanei transiti negativi, potrà accadere di doversi occupare della salute del coniuge, andando a recuperare una delle simbologie meno romantiche di Venere.
Mentre passa nei meandri oscuri e contorti dell’ottava Venere non aspira alla stabilità, sempre che le sia concesso farlo dalla sua posizione radix. Ossia, se è presente già di base una tendenza all’esplorazione di terreni misteriosi in campo affettivo/sessuale, il soggetto si sentirà risvegliare certi suoi pruriti rimasti fino allora in stand-by. In alcuni casi potrà pure soddisfarli, in altri si risveglieranno solo le fantasie. Per esempio, non capiterà quasi mai che la già citata Perpetua votata alla castità voglia avventurarsi in un club per scambisti, ma magari, durante il tragitto verso la canonica si troverà a fantasticare, senza rendersene conto, sui muratori sudati e seminudi incontrati lungo il percorso. In qualche caso si attiveranno pure pensieri legati al binomio inscindibile di sesso e morte tanto caro a Freud, magari perché costretti ad andare a un funerale, dove si incontra un nuovo amore oppure si viene corteggiati. Del resto, perché porre limiti alla divina provvidenza? Per chi ha questo tipo di preferenze, potrebbe esserci inoltre un interesse accresciuto verso la pornografia, magari avventurandosi con più slancio nel terreno del famolo strano, non importa se immaginato o realizzato.
Non è detto che durante la permanenza del pianeta in nona casa ci si innamori all’estero o di uno straniero, ma potrebbe essere l’occasione buona per farlo. Quindi gli amanti del turismo sessuale potrebbero consultare le effemeridi prima di partire per i loro viaggi… Chi invece non ha questo genere di gusti o esigenze potrà provare piacere in una vacanza, o nell’immaginare una vacanza, oppure potrà fantasticare su qualcuno abitante lontano magari conosciuto in chat o su un social network. O ancora, potrebbe esserci un momentaneo interesse per il cibo o l’abbigliamento esotico, o ancora, semplicemente si filosoferà sull’amore. Magari convincendosi di avere scoperto il senso della tensione amorosa, sperando sempre che un sano Mercurio di nascita ti impedisca di crederci sul serio…  
Quando transita in decima, Venere non necessariamente parla di amore, anzi. Semmai può dare un periodo in cui si ricevono gratificazioni professionali, o scatta in automatico il narcisismo rispetto a quanto si fa sul piano lavorativo, non importa se si tratta di molto o poco. Oppure può dare una momentanea infatuazione per il proprio lavoro, a volte per compensare una vita affettiva non del tutto soddisfacente. In altri casi ancora, sempre per chi è predisposto, possono innescarsi meccanismi di dominio all’interno della coppia. Magari si scatenano fantasie di possesso e sottomissione, e una fanciulla si armerà di tacchi a spillo e frusta, nel caso si possano impiegare, mentre un uomo per un po’ potrà avere voglia di fare lo stuoino, in attesa di chi lo punisca. Contento lui…
Nel periodo in cui vagola in undicesima il pianeta si intellettualizza, avverte meno le esigenze della carne, può perfino innamorarsi di una mente anziché di un corpo. O di tante menti, perché il desiderio diventa possibilista e non univoco, almeno nell’ambito della fantasia. Spesso storcendo il naso all’idea di fermarsi stabilmente in un rapporto amoroso. A meno che il partner non sappia lasciare spazio alla sua libertà. Certo non tutti sono libertini e allergici alla fedeltà, ma quando appunto Venere se ne sta nella penultima casa del cerchio zodiacale è raro che l’affettività si faccia rigida e dittatoriale. Tanto che qualcuno si lascia andare a sperimentalismi di varia natura, che comprenderanno, là dove sia possibile, la partecipazione a orge o comunque ad amori plurimi. Certo la nostra amica Perpetua stenterà ad entrare in un club per scambisti, ma magari si abbandonerà a fantasie di amore universale, sia pure improntate alla castità. Se si hanno problemi di salute, non è escluso ci si affidi alla medicina alternativa, o si tenti di risolvere il disagio con la meditazione, sempre che il tema radix lo consenta.
Giunta infine in dodicesima casa, Venere scalpita e si abbandona, non importa a cosa… A volte la fantasia si sbriglierà e cavalcherà i verdi pascoli del tutto è possibile, in altri casi – se si hanno esigenze più concrete – non si disdegnerà di mettere in secondo piano stabilità e monogamia per esplorare altre situazioni sentimentali, spesso confuse e intricate. Si potrà sviluppare un grande amore per la solitudine, oppure, nel caso il tema natale non lo consenta, ci si sentirà isolati se non abbandonati. A volte l’affetto sarà indirizzato verso la sofferenza (e qui Perpetua potrebbe trovarsi a nozze) con un autentico interesse verso chi sta male, sia sul piano fisico sia su quello emotivo. Non escludendo la possibilità di innamorarsi poi di un malato o di una persona dalla mente disturbata. A volte si avranno problemi di salute, nei casi estremi arrivando magari all’ospedalizzazione. In ogni caso capiterà di sentire strette tante cose, sia il fidanzato o marito, sia la normalità, sia il quieto tran tran del quotidiano. Magari con la voglia di fuggire altrove, anche se la breve permanenza del pianeta nella casa di rado implica davvero un rifugiarsi in modo definitivo in altri luoghi, fisici o mentali. Ma una salutare pausa dalla norma, quella sì, si può prendere…

Esaurito un possibile ciclo di Venere, analizzato ovviamente in senso generale senza tener conto dei segni che andrà a toccare nelle varie case (modificando perciò in maniera anche sostanziosa la descrizione data fin qui, per così dire generica), passiamo ai rapporti che andrà formando con gli altri pianeti.

RAPPORTI VENERE-VENERE
Come detto nei capitoli precedenti, il rapporto di un pianeta in transito con la posizione radix non produce quasi mai fatti concreti, salvo ci sia in contemporanea il passaggio di altri pianeti. Crea piuttosto un clima affine o disarmonico rispetto alla visione del soggetto rispetto a un particolare settore dell’esistenza. Per Venere si parlerà di amore, salute, benessere e piacevolezze varie. Non è automatico però che un transito positivo faccia stare bene e uno negativo il contrario, perché nel caso di una Venere disastrata (o di qualsiasi altro pianeta) potrebbe essere piuttosto il transito negativo a creare occasioni differenti, mentre quello positivo potrebbe confermare a mo’ di paradosso un atteggiamento di sfiducia nei confronti degli affetti. Solo l’insieme del tema natale potrà dire però come il soggetto vivrà certe situazioni, o sentimenti. Così, quando Venere ripasserà su stessa si vorrà piacere, amare e stare bene come il tema natale propone, a volte incaponendosi in atteggiamenti capaci di produrre l’effetto opposto a quello desiderato. Siamo tutti però potenziali ripetitori di errori, e qualcuno ci spieghi, ma lo faccia davvero, quando davvero ci sbagliamo. Più spesso si tenderà invece a riconfermare il proprio modo d’essere, e il bene e il male forse è solo un punto di vista dell’osservatore. Chi vive invece farà quel che può. Facciamo l’esempio di una brillante e accentratrice Venere in Leone. Nel momento in cui la dea dell’amore ripasserà nel quinto segno il soggetto tenderà a voler essere al centro dell’attenzione, spesso quasi come se emanasse raggi di luce intorno a sé, senza rendersene conto. In alcuni casi ci riuscirà senza fatica anche grazie all’autentico calore umano emanato, in altri ci proverà ma si sentirà frustrato per non essere stato amato a sufficienza. Quando, passando in Bilancia, Venere formerà un sestile a se stessa, l’egocentrismo si smusserà per far posto alle esigenze dell’altro, anche se potrebbe pure balenare l’idea di convolare a giuste nozze, in ambiente elegante e raffinato. Nel momento in cui entra in Scorpione, la nostra Venere deve scontrarsi con contorcimenti mentali e manovre segrete a lei ignote. A volte ci soffrirà, oppure potrà sentirsi superiore a queste complicazioni inutili. Con il transito in Sagittario avrà invece voglia di avventura, alla quale potrebbe affidarsi con un pizzico di ingenuità, oltre che per l’amore del prossimo, e non importa chi sia questo prossimo. Quando Venere staziona nell’opposto Aquario si intiepidisce, butta la questione affettiva sul piano intellettuale e tende a presentarsi come amica. La Venere leonessa prova ad adattarsi, scalpita perché non ha pazienza, ma nel frattempo il pianeta è già andato oltre e non le importa più. Per chi ha problemi cardiaci potrebbe però esserci un momento di affaticamento. La pressione invece sale con il transito in Ariete, cresce l’energia come pure il calore, e la necessità di ricevere gratificazioni adeguate. Passando in Toro forse aumenta la sensualità, ma il secondo segno è possessivo e vorrebbe tutta per sé la magnificenza leonina, che invece è decisamente allergica alle gabbie, sia pure dorate. Infine, con Venere in Gemelli balza alle stelle il narcisismo e la voglia di apparire, soprattutto se si hanno le occasioni mondane giuste per farlo. Questa è la cornice in cui inquadrare un possibile amore, ma per passare poi davvero in camera da letto ci vuole pure altro…

RAPPORTI VENERE-SOLE
Il transito positivo di Venere in rapporto al Sole indica di solito una qualche giornata in cui si può essere di buonumore. Svegliandosi la mattina con il piede giusto, si va davanti allo specchio e si trova una creatura piacevole, e destinata a piacere al mondo. Le complicazioni vengono dimenticate nell’armadio, mentre l’ormone emana sottili segnali che gli altri sapranno cogliere. E se non lo fanno chissenefrega, si sta bene con se stessi. Non capiteranno grandi cose, inutile illudersi, forse anche perché si è troppo concentrati a gustarsi il piacere del momento, e non si fanno progetti a lunga distanza. Quindi si fa shopping, si dispensano sorrisi, non si disdegna di fare la civetta o il playboy. Tanto dopo un paio di giorni tutto è passato, ma almeno ci sarà stata un’oasi di serenità, visto che la vita è già complicata di suo. Oltre a essere concentrate sulla propria avvenenza, a volte le donne potranno essere attirate da uomini belli, o incontrarli. A transito avvenuto non è detto che non si incontrino più fustacchioni, magari solo non li si nota perché si ha la mente impegnata in altro. Il transito negativo di Venere rispetto al Sole è davvero blando, al limite dell’inconsistenza. Si potrà avere infatti qualche ora di malessere, fisico o emotivo, magari derivante da discussioni o incomprensioni con il partner. Chi ha vissuto oltre i sedici anni e ha avuto almeno una storia, anche di breve durata, sa però che anche nel rapporto migliore le discussioni possono capitare. Va detto che quando sono causate da questo tipo di transiti si risolveranno davvero in una bolla di sapone, o anche meno…

RAPPORTI VENERE-LUNA
Quando Venere si congiunge o manda un trigono alla Luna, una donna vive al meglio la sua femminilità, sempre che sia in grado di farlo. Si sentirà così sensibile, ricettiva, desiderosa di tenerezza ma forse meno fragile di quanto potrebbe apparire dall’esterno. Saprà infatti gestire il proprio lato lunare, riuscendo così a nutrirsi di emozioni senza però affogarci dentro, perché Venere di norma è edonista e rifiuta la sofferenza. Potrà quindi indicare una giornata o due in cui si sta bene in casa, ci si cura del proprio corpo e del look, magari si sa essere più seduttive del consueto, senza commettere quegli errori capaci di ritorcersi come un boomerang contro chi li compie. Ossia si mirerà nella giusta direzione, evitando quanto potrebbe interferire con la serenità. Un uomo potrà essere più vicino al mondo femminile, forse perché riuscirà a cuccare oppure perché non si metterà in posizione antagonistica con l’altra metà del cielo. Magari avendo accesso alle chiavi del paradiso, di QUEL paradiso, sempre che Marte o altri pianeti guerrafondai non interferiscano con le capacità seduttive. Altre volte si immedesimerà talmente tanto con il femminile da passare qualche ora in cui avverte dubbi sulla propria identità, perplessità destinate però a dileguarsi a transito concluso. Con un transito negativo invece una donna non si sentirà a posto con se stessa, magari rimembrerà una figura materna poco affettiva e molto critica, incentivando forse così certi suoi lati masochistici. Per un uomo, incontro con donne scarsamente amorose, che magari proprio per questo attizzano il bisogno di conquista. Necessità che di solito si dimentica in fretta, data la rapidità del passaggio planetario.

RAPPORTI VENERE-MERCURIO
Quando si formano rapporti di questo tipo, di solito i contatti sociali si ammorbidiscono, diventano armoniosi e si sceglie di relazionarsi solo con persone piacevoli. Magari si potrà però esagerare un poco nell’esternare il nostro slancio affettuoso verso quanti incontriamo, ricoprendoli di “caro, tesoro, amico mio…” anche quando si tratta di semi-estranei di cui ci importa poco o nulla. Certo, i complimenti sono meglio degli insulti, ma il pericolo (di breve durata) è di esagerare con la melassa. Potrebbero anche esserci periodi in cui si parla degli amori degli altri, con uno spirito gossiparo mica da poco, oppure potrebbe incrementarsi il gusto del flirt, unito al piacere della battuta di spirito. Così si sedurrà anche con l’ironia e la simpatia, mettendo in secondo piano il lato carnale della faccenda. Indipendentemente dal proprio spirito, sono favoriti i contatti umani e gli spostamenti, come pure i rapporti con figli e fratelli. Con transiti negativi potrebbe esserci qualche ora di disagio o difficoltà nelle relazioni, si avrebbe voglia di starsene per i fatti propri ma si è invece costretti a rapportarsi con persone antipatiche. Il gusto del contatto umano a volte si traduce in disgusto, ma come certe indigestioni o colpi di freddo, tutto si risolve nell’arco di qualche ora, e il volgere di un nuovo giorno di solito avrà spedito nel dimenticatoio l’insofferenza verso i contatti umani.

RAPPORTI VENERE-MARTE
Marte a contatto con Venere tende a ingentilirsi (per quanto gli è concesso farlo) e si femminilizza, mentre a Venere spuntano i baffetti, talvolta ispidi. Così con transiti positivi di rado, per l’apporto mascolinizzante di Marte alla femminilità venusiana, andranno in giro stupratori a compiere i loro orrendi misfatti, ma si vorrà comunque quagliare, prendendo l’iniziativa. Quindi, anziché pretendere gratificazioni sulla propria virilità Marte chiederà all’oggetto del suo desiderio se lui è il più bello del reame, e guai a non accontentarlo. Soprattutto perché, ottenuto il complimento, magari vorrebbe qualcosina in più. Venere però è gentile di suo e se l’altra o l’altro non ne vuole sapere si cambia scena. Scherzi a parte, con questo tipo di transiti il desiderio si attizza, ma in maniera in qualche modo unisex o ermafrodita: il maschile si confonde con il femminile e viceversa. Ossia un uomo si lascerà sedurre, mentre una donna prenderà volentieri l’iniziativa. Visto poi che, per quanti “più” crea, lo Zodiaco mette al mondo altrettanti “meno”, ognuno troverà pane per i suoi denti, sempre che sia dotato di sufficienti abilità seduttive. Ovvero, non tutti potranno dare libero sfogo ai sensi (magari fosse possibile), ma gli ormoni funzioneranno al meglio: per scoprire se sia o no certo il passaggio dalle intenzioni ai fatti andrà però sondato il tema natale. Durante il breve transito è possibile inoltre che si faccia maggior attenzione all’aspetto, anzi alla tonicità del muscolo. Piuttosto che un fisico palestrato se ne preferirà uno flessibile e armonioso. Con passaggi planetari negativi, ci sarà meno possibilità di approccio, oppure una diffidenza verso l’altro sesso in grado comunque di accrescere il desiderio, difficile però da appagare. L’amore non è bello se non è litigarello, si sa, e quando Venere si scontra con Marte, e viceversa, la discussione è assicurata…

RAPPORTI VENERE-GIOVE
Quando Venere forma un trigono con Giove oppure gli passa sopra, aumenta in maniera esponenziale l’edonismo, sia pure solo nell’arco di quella manciata d’ore in cui durerà il transito. Qualcuno sarà tentato di non alzarsi dal letto, dopo avere in precedenza avvicinato al materasso una scorta di viveri prelibati, come pure si terrà ben stretto al fianco il fidanzato o la fidanzata, libero/a da altri impegni e disponibile a cimentarsi in una maratona del piacere. Tutto dovrà essere a portata di vista, assecondando così il bisogno di certezze e possesso caratteristico di entrambi i pianeti. La vita vorrà essere assimilata a un ritorno all’Eden, il dolore viene chiuso fuori dalla porta con un po’ di egoismo, inutile negarlo. Visto però che l’esistenza umana, si sa, nella grande maggioranza dei casi è una strada in salita e accidentata, se di tanto in tanto ci si prende una pausa piacevole, perché no? I sensi si affinano, si è ben disposti verso tutto e tutti, si possiede una sorta di talismano per tenere alla larga i dispiaceri. Attenzione però, molto dipende anche dal carattere del soggetto. Ossia, se fin dalla nascita si è malcontenti, invidiosi e nevroticamente voraci, è possibile che un transito di questo tipo accentui le caratteristiche peggiori. Mentre se si è venuti al mondo con un carattere pacifico e gaudente, si vivrà una congiunzione di Venere a Giove come una bella vacanza nel paese del buon gusto, sia pure di breve durata. Un rapporto in negativo tra i due pianeti invece lascerà un pizzico di amaro in bocca, un senso di privazione di qualcosa, un non completo appagamento. Si può rimandare però una gita in pasticceria (qualsiasi tipo di pasticceria) a due giorni dopo, quanto il malumore sarà definitivamente passato.

RAPPORTI VENERE-SATURNO
Uniti nella Bilancia, i due pianeti possono farsi bene a vicenda, e lo faranno ancora meglio quando sarà Saturno a porsi in posizione favorevole a Venere. Viceversa, la gentile ed edonista dea dell’amore ammorbidisce il rigido Saturno, portandolo a valutare con benevolenza (specialità venusiana) i possibili candidati affettivi, o semplicemente l’ipotesi di innamorarsi, anche se bisognerà capire bene a chi concedere le proprie grazie. Ossia, ci si può dimostrare un pelino più disponibili e soprattutto non si accettano cani e porci, ma questo vale soprattutto per chi ha di solito difficoltà a selezionare. La rigidità saturnina quindi si ammorbidisce, acquista il desiderio di godere delle cose belle, scegliendole. Ottimo transito dunque per fare acquisti, anche se la ricerca del bello potrebbe essere complessa, perché non ci si accontenterà con facilità e si potrebbe finire con l’impersonare la nemesi di un commerciante che avrebbe cercato solo di vendere i suoi prodotti, e si trova invece davanti il cliente più puntiglioso. Anche per la sfera affettiva si mandano messaggi del tipo: “Sì, cerco marito (o moglie), inviate curriculum e sarete eventualmente contattati. Eventualmente… Nel frattempo mettete almeno i vestiti della festa per la fotografia da accludere”. Scherzo, ma nemmeno troppo: ossia, si vuole qualcosa ma quel qualcosa deve rispondere ai canoni etici ed estetici del soggetto. Con transiti negativi, quanto appena scritto si intensifica e si distorce, perché si cerca ma non si sa quel che vuole, e soprattutto non si è padroni delle proprie capacità di giudizio. Preferibile quindi attendere un paio di giorni prima di fare scelte importanti…

RAPPORTI VENERE-URANO
Venere in transito positivo rispetto a Urano facilita il lavoro e tutto quanto ha a che fare con la manualità. Ci si potrà quindi dedicare al bricolage, al cucito e al rammendo, ma anche alla tornitura e alla meccanica di precisione, e con gran gusto nel farlo. Adattissimi in questo periodo i lavori in cucina e di sartoria, ma anche i ritocchi e i restauri personali, quelli che di norma sono opera del chirurgo estetico. Inoltre non si farà perché si deve, ma perché piace. Sempre che il tema natale lo consenta. Se invece si è strutturati in altro modo, ci saranno comunque un paio di giorni in cui si faranno meglio le cose, e con meno fatica. Un’altra possibilità è che, essendo ben disposti, mentre si lavora si incroci qualcuno che piace, e si sappia cogliere al volo l’occasione, magari rifugiandosi per una mezzoretta nello sgabuzzino giusto per conoscersi meglio. Questo però accadrà solo per i più svegli, forse troppo svegli, mentre quelli dai tempi di reazione più tranquilli potranno comunque imbastire le basi di un flirt, piacevole quanto indolore. Ottimo momento inoltre per acchiappare le migliori occasioni capaci di rendere la vita più piacevole, acquistando cuscini morbidissimi per il divano oppure i migliori prodotti gastronomici, o beccando al volo il partner sessuale più adatto alle nostre esigenze. Con transiti negativi si fa fatica a fare, a volte si fa male, quasi sempre con poco piacere. Se poi si incontra qualcuno che piace, anziché indirizzarsi verso la camera da letto ci si sbaglia e si finisce in coda all’ufficio delle imposte, tanto utile per la nazione quanto poco erotico. Quindi, meglio non aspettarsi troppo in questo senso durante un quadrato o un’opposizione…

RAPPORTI VENERE-NETTUNO
Uniti grazie agli Zodiaci B nei segni dei Pesci (dove Venere è esaltata per trasparenza) e della Bilancia (dove è Nettuno a essere esaltato per trasparenza) danno il loro apporto alla sfera affettiva e a quella artistica. Perciò, quando Venere passerà in trigono o in congiunzione con Nettuno (oppure formerà un più blando sestile), la necessità di trasformare la realtà, suggerita da quest’ultimo, vorrà incanalarsi una forma, e non restare un pensiero astratto. Venere potrebbe quindi far venir voglia di mettersi a dipingere, di cantare o scrivere una canzone, di passare dall’estetista per rifarsi il look in modo fantasioso. Oppure trovare un nuovo amore, non importa se reale o immaginario, al di fuori degli schemi consueti, talvolta sconfinante nei regni delle fiabe, o dei sogni ad occhi aperti. La realtà infatti passa in secondo piano, o viene considerata solo la struttura portante e inscalfibile da quanto più aggrada, ossia l’immaginazione. Così, se il suo rapporto con Nettuno diventa armonioso, Venere potrà sognare di diventare principessa, o di incontrare una principessa, e il grigiore del vivere quotidiano passerà decisamente in second’ordine. A volte il sogno potrà essere suscitato dallo sguardo fugace o dal sorriso di un passante, e non si avvertirà nemmeno troppo la necessità di fermare quel tale per conoscerlo meglio, la scintilla del sogno avrà già alimentato il falò. Destinato a spegnersi presto, in realtà, perché se i sogni muoiono all’alba non si possono mantenere in eterno, anzi vanno cambiati come le mutande, ossia una volta al giorno. Con transiti negativi si potrebbe rischiare di beccarsi qualche piccola infezione, tipo un raffreddore volante, tanto fastidioso quanto effimero. Così pure i sogni d’amore potranno essere permeati dall’incubo dello scetticismo nei confronti della favola bella. Mica si può amare ogni singolo momento della giornata, ogni tanto bisogna pure chiudere in cassaforte il proprio cuore!

RAPPORTI VENERE-PLUTONE
Se Plutone di suo ama il nascosto, le tenebre, le complicazioni, nel momento in cui si affaccia per incontrarlo, Venere acquisterà sapori differenti dal consueto, spesso orientati sul versante erotico affettivo. Ossia, se Plutone è legato alla sfera sessuale, lo è anche Venere, e la loro accoppiata, sempre che il tema natale lo consenta, non conosce l’astinenza o la sublimazione. Anzi, se proprio manca la materia prima, per motivi che non stiamo qui ad indagare, si vorrà dare vita per compensazione a qualcosa di nuovo, spesso in ambito artistico. Non si tratterà però di una fantasia consolatoria, ma di un oggetto, una recita, una qualche creazione che ha un suo valore reale, non solo immaginario. Più spesso, anzi, la natura vorrà il suo sfogo e si cercherà chi sia complice in questo piacevole gioco. A volte occultando le proprie reali intenzioni, oppure indirizzando l’afrore dei propri ormoni verso la vittima designata. Dante afferma : “amor ch’a nullo amato amar perdona”, ma se scendiamo dall’amore angelicato a quello terra terra, sessualizzato o ipersessualizzato, un messaggio ormonale esplicito potrà esser accolto volentieri dal destinatario… D’accordo, non è detto si arrivi automaticamente a diventare tanti piccoli Moane Pozzi o Rocco Siffredi, ma la castità sta di casa altrove. Del resto l’amore (e il sesso) è il motore del mondo e ogni volta che nel nostro tema natale Venere passa in rapporto con Plutone scatta un messaggio in automatico: “Visto che devi morire, prima dacci dentro e, se possibile, divertiti”… Un pensiero simile balena pure quando il transito tra i due forma un aspetto negativo e spesso, se saranno identiche le intenzioni, si avranno però risultati differenti. Mancherà ossia un vero appagamento, cosa che del resto ricorre prima o poi nella vita di tutti. Ovvero, certe cose si faranno perché l’istinto c’è, ma l’estasi è di là da venire…




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Auguriamoci quindi che la perdurante crisi economica del mondo occidentale riesca almeno a mandare l’anoressia nel dimenticatoio per un lunghissimo periodo.
2 Amore e ‘l cor gentil sono una cosa, Dante Alighieri, La vita nova.

massimomichelini1@virgilio1.it

1/09/2013


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