Leone
23 luglio - 23 agosto circa
esaltazione di Y
domicilio del Sole
caduta di Nettuno
esilio di Saturno
esilio di Urano
esaltazione per trasparenza di X B
domicilio base della Luna B
caduta per trasparenza di Plutone B
Con il quinto segno del cerchio zodiacale torniamo ad un modo di vivere attivo-energetico. Perché mai? Analizziamo come sempre i pianeti che lo strutturano.
Anzitutto il Sole, qui domiciliato, fa sì che il Leone tenda spesso e volentieri a identificarsi con l’astro al centro del nostro sistema planetario e ad agire come se lui stesso fosse un corpo luminoso di primaria grandezza attorno al quale gli altri devono ruotare con il dovuto atteggiamento di rispetto.
Abbiamo già descritto le caratteristiche del Sole parlando dell’Ariete ma nel Leone esso presenta differenze notevoli. Per chi non lo ricordasse o avesse saltato a piè pari il capitolo sull’Ariete, rammento che in quel segno il pianeta è esaltato, ossia esprime al massimo le sue possibilità. In Ariete il Sole è però affiancato da due pianeti sessuali, Marte e Plutone. Ora, come si sa, le delizie carnali rappresentano uno dei massimi piaceri della vita, ma per la loro natura hanno in sé qualcosa di precario. L’amore e il sesso, è noto, sono fuggevoli e soggetti a difficoltà e inconvenienti di tutti i tipi, soprattutto per chi, come gli Arieti, tende a vivere ogni conquista come una stelletta da appuntare sul bavero della giubba da capitano o da generale.
Nel Leone invece, accanto al Sole, troviamo l’esaltazione di Y, il secondo pianeta transplutoniano, che non incide affatto sulla sessualità. Y infatti governa il tempo lento e, grazie alle sue influenze, i nativi del segno si ritengono in un certo senso eterni e immutabili. Niente e nessuno può però davvero uscire indenne dal passare degli anni e dal mutare delle circostanza esterne. Per tale motivo, i guai grossi spesso si presentano al Leone quando deve affrontare nuove realtà a cui non è preparato.
Ma torniamo al Sole. Grazie ai suoi influssi, il nativo si considera sempre un Re, anche se le traversie della vita o elementi astrologici difficili, l’hanno relegato in una posizione sociale di scarso rilievo. Se infatti l’esistenza lo ha tartassato o confinato all’ultimo gradino della scala sociale, vivrà comunque la sua situazione come una sventura cosmica accanitasi contro una Personalità Eccezionale per pura invidia del destino e del creatore stesso. Quanto a vedere la realtà sociale e personale con occhio realistico, è per lui più difficile che scalare l’Everest o conquistare un impero.
Tra le Sue immense virtù, sia detto per inciso, manca infatti il senso della misura per un bizzarro scherzo del destino. Anche per i Leoni più intelligenti e progressisti il sogno più o meno recondito è sempre la monarchia, in cui ovviamente non esiste altro sovrano che il Leone stesso.
A causa della ferma convinzione che il Suo Io non abbia limiti, il Leone ha di solito un carattere un po’ eccessivo ed esibizionista. La mancanza di una visione lucida dei propri confini può donargli un autentico coraggio, ma a volte anche una megalomania sfrenata. Si vedano a tale proposito i casi esemplari dei Leoni Benito Mussolini e Napoleone Bonaparte, che imposero il culto del proprio Io il primo a una nazione, il secondo a un intero continente. In entrambi era sì presente la volontà di potere e di arricchimento, ma era comunque marginale rispetto al desiderio di uniformare il mondo alla propria Meravigliosa Personalità.
Capita così talvolta che, se il successo non arride a uno del segno, il nativo si rifugi in fantasie di grandezza in cui crede ciecamente. Il guaio è che tenta di farle credere anche agli altri. È il caso dei tanti matti che pensano di essere Napoleone. Il vero Bonaparte era Leone, ma forse appartengono al segno anche innumerevoli squilibrati che avrebbero voluto essere sovrani senza possedere le qualità per diventarlo.
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BILL CLINTON
(19-8-1946, ore 8.51, Hope Arkansas),
potentissimo eppure eterno bambinone |
MADONNA
(16-8-1958, ore 7.05, Baycity Michigan),
immarcescibile regina delle scene
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Per il bruciante influsso del torrido
Sole di luglio-agosto, i nativi vivono quindi in un mondo un po’
chiuso se non sono riusciti a diventare re nel proprio campo o se non
sono nati con una posizione dinastica di rilievo.
Sotto l’impegnativissima influenza del pianeta al centro del nostro
sistema planetario, i Leoni sono i più orgogliosi dello Zodiaco
ma proprio non se ne rendono conto. L’onore, l’incapacità
di scendere a patti poco onorevoli e di accettare di buon grado una
sconfitta di qualsiasi tipo sono nati con loro. Guai a consigliarli
di venire a più miti consigli per vivere più decentemente.
Non vi ascolteranno mai.
Come abbiamo visto il Leone, personaggio a volte sopra le righe, irradia
però un autentico calore e una generosità innegabile.
I maligni dicono che i nativi compiono gesti generosi sotto la spinta
inconscia di apparire i migliori in ogni campo. Chissà se è
così. Ad ogni conto resta il fatto che la generosità c'è,
a differenza di tanti altri segni. Siate inoltre certi che le loro azioni
difficilmente nascondono intenzioni sotterranee, perché i Leoni
amano far tutto alla luce del Sole, loro astro-guida.
Il Sole è datore di vita nel nostro sistema planetario e la quinta
casa, cosignificante del Leone, indica anche la capacità di generare
nuove vite. Intendiamoci, il Leone fa figli come tutti gli altri segni
dello Zodiaco. La differenza sta però nella mentalità
leonina, affine a quella dell’Ariete, che vede nella prole un
prolungamento del proprio Io. Senza addentrarmi in ragionamenti complessi,
affermo solo che il Leone = vita = vitalità pensa che per sconfiggere
la morte, governata astrologicamente dallo Scorpione e dalla casa ottava,
il sistema migliore sia fare figli. Se vogliamo estendere il ragionamento,
un figlio è una parte di noi che continuerà in un certo
senso la nostra esistenza quando noi non ci saremo più.
Per l’influenza di Y il Leone inoltre, come la contigua Vergine,
vorrebbe prolungare la vita all'infinito e spera che si arrivi a un’esistenza
media di 120 anni. Dimenticando così che l’uomo, come le
mozzarelle e tutti i latticini, ha una scadenza ben precisa oltre la
quale tutto si deteriora inesorabilmente. Si potrà forse arrivare
ad esistenze così longeve ma, a mio avviso, si tratterebbe di
un processo di mummificazione in vita. Meglio forse allora creare nuove
vite senza soffocare il pianeta con la sovrappopolazione. Tali nuove
vite prenderanno il posto della nostra quando noi non ci saremo più.
Oltre a generare figli, il Leone provvede anche ad educarli, almeno
nella prima parte della vita, quella più decisiva nella formazione
della personalità. Assai poco inclini agli sperimentalismi didattici,
sotto sotto i nativi vogliono che i bambini ricalchino il loro modo
d’essere ed usano l’educazione per plasmarli. Privi di cattiveria,
immettono comunque nell’insegnamento una vena di amore autentico.
Nella sua formidabile carica energetica, il Leone è un grande
amante della vita notturna e di ogni sorta di divertimenti, sempre però
laddove riesca a brillare e ad esibire la sua vitalità, magari
non esitando ad offrire a tale scopo cene faraoniche ed ingresso al
night-club all’intero gruppo di amici. Come ho già ricordato
per l'Ariete, il Sole tende a far ritenere ai nativi di godere di energie
spropositate e illimitate.
Con un caratterino così, è abbastanza ovvio che i Leoni
tendano ad ignorare il passare degli anni. Y, il secondo transplutoniano
esaltato nel segno, fa infatti loro credere che si possa fermare o far
finta che non esista il tempo. Questo proprio non è possibile,
ma il Leone non se ne cura affatto e vive e agisce come se le sue forze
e il suo calore potessero durare in eterno con la stessa intensità.
L’esaltazione di Y inoltre fa sì che questo segno ipercalorico
e iperattivo spesso e volentieri sia un po’ lento nei piccoli
movimenti quotidiani. Il credere di essere signori del Tempo fa infatti
credere ai nativi che non ci sia affatto bisogno di affrettarsi per
tutta una serie di cose che si potrebbero liquidare in un attimo. Il
Leone però recupererà in velocità non appena subodorerà
una buona occasione per mettersi in mostra in qualche modo oppure per
divertirsi.
Potete
immaginare quanto stressante sia sostenere un tipo di vita simile. Per
questo motivo il Leone è il segno che più soffre di disturbi
cardiaci, causati in primo luogo dal sovraffaticamento del cuore. Non
dimentichiamo che l’organo che pompa sangue in tutto il corpo,
periferia estrema compresa, è governato dal segno. Allo stesso
modo i nativi amano irradiare calore ed energia su tutti quanti possano
essere nel loro raggio d’azione, assolutamente incuranti se tale
sforzo abbia anche un riscontro utilitaristico.
Ancora un chiaro segnale della posizione centrale e importantissima
assunta dal Leone all'interno dello Zodiaco.
Nel segno è in caduta Nettuno, esaltato nell'opposto Aquario.
Come ho già accennato, ciò determina nei nativi un deciso
immobilismo. Perché mai, si chiede il Leone tipico, dovrei cambiare
visto che ho già raggiunto la perfezione, anzi sono sempre stato
perfetto? Scherzi a parte, la caduta del pianeta inclina a uno scarso
senso dell’avventura intesa come scoperta di nuovi mondi o diversi
modi di affrontare la vita e a poca duttilità, compensata ovviamente
dalla già detta vitalità.
L’esilio di Saturno accentua la tendenza allo spreco di energie,
poiché implica un rifiuto istintivo dell'atteggiamento freddo,
duro, distaccato ma logico proposto dal pianeta. Capita così
ancora una volta che il Leone non ascolti qualsiasi proposta razionale
che possa intaccare il suo orgoglio o la sua carica vitale. Si veda
a tale proposito l’atteggiamento adottato anni fa dal Leone Sergio
Cusani al processo Enimont. Pareva quasi dicesse: «Come osano
quei signori dell’accusa mettere in dubbio la mia onorabilità?»
Una indole scarsamente incline alla trattativa diplomatica ha causato
a Cusani l’inasprimento della pena e a molti altri Leoni guai
grossi.
A ribadire la propensione a una limitata malleabilità alle mutevoli
circostanze è l’esilio di Urano, che rende i nativi del
tutto sprovvisti di opportunismo. Ciò però non incide
affatto sulle capacità lavorative, perché l’assenza
della praticità di Urano è compensata dalla grande energia
fornita dal Sole. Insomma, di fronte a un lavoretto da nulla, che un
Aquario eseguirebbe con il minore sforzo possibile, magari rifilandolo
ad altri, il Leone impiegherà una carica capace di traforare
il Monte Bianco da parte a parte. Ma alla fine, siatene certi, il lavoro
sarà sontuoso.
Alcuni dei più grossi pregi del segno gli derivano dall'esaltazione
di X in trasparenza. Il primo pianeta transplutoniano dona infatti assai
più del Sole quella autentica bontà che compensa gli eccessi
descritti. Anche se vi avrà costretto ad assumere nei suoi confronti
l’atteggiamento deferente che egli richiede, nel momento in cui
aveste bisogno del suo aiuto siate pur certi che sarà immancabilmente
al vostro fianco.
A meno che non gli chiediate di mettersi in fila all’ufficio postale
o in banca. La pazienza infatti non è il suo forte.
L’esaltazione di X dona inoltre spesso ai nativi una chioma fluente
e rigogliosa, quella criniera leonina che ha suggerito ai primi astrologi
il nome del segno.
In un singolare accostamento tra caratteristiche fisiche e caratteriali,
la mancanza di capelli è a volte accostata alla mancanza di forza.
Si veda a tale proposito il mito biblico di Sansone, a cui una fitta
capigliatura garantiva una vigorìa eccezionale. Anche se di primo
acchito il nesso tra forza e capelli ci parrebbe nullo, dobbiamo accogliere
il suggerimento mitico-zodiacale e affermare che un legame c’è.
Sorge però un dubbio, alimentato da un certo tipo di dicerìa
popolare: è vero che i calvi sono più virili degli altri
uomini? La logica e lo Zodiaco ci direbbero di no, ma molti la pensano
diversamente. E allora? Non ci sarà sotto un’astuta autopromozione?
Viene spontaneo l’esempio di un già citato personaggio
del segno, che ergeva come un trofeo la crapa pelada, il Duce
degli Italiani. Nel suo caso il cranio calvo e lucido come una palla
da biliardo assumeva deliberatamente valenze falliche. La leggenda che
si era costruita addosso con un’abile opera di marketing verteva
anche sulle grandi doti di italian stallion. La testa, esibita
con generosità, richiamava in modo sfacciato una parte del corpo
meno esibibile che riassume in sé molte caratteristiche maschili.
Lasciamo però agli studiosi futuri un arduo quesito: esiste un
nesso tra assenza di capigliatura e virilità? Per il momento
passiamo ad altro.
Il domicilio per trasparenza della Luna B aiuta i Leoni maschi a convivere
pacificamente con la parte femminile dell'umanità, a differenza
dell'Ariete che a volte considera la donna come una nemica.
Nella scelta della partner, però, i nativi cercheranno quasi
sempre una donna che, per censo, bellezza o altri elementi, possa aumentare
il loro prestigio.
In qualità di astro legato alla prima parte della vita, la Luna
dona ai Leoni un certo infantilismo e una buona dose di ingenuità,
anche nelle personalità più mature. Come molti bambini
che non hanno ancora scoperto le malefatte del mondo e i sordidi intrighi
tessuti da alcuni perfidi adulti, i nativi spesso non capiscono proprio
le azioni malevole compiute dietro le quinte, dettate astrologicamente
da Plutone.
Come ho già detto, i Leoni infatti non amano le manovre sotterranee
e la caduta per trasparenza di Plutone amplifica tale tendenza, magnificando
però come compensazione la lealtà del segno.
E in un mondo in cui coltellate alla schiena, voltafaccia quotidiani
e tortuose trame si sprecano, un atteggiamento così onesto e
lineare va indubbiamente apprezzato. Per cui sentitevi tiranneggiati
e arrabbiatevi pure se un Leone pretende omaggi continui al Suo Valore
Infinito, ma siate pur certi che potete in tutta tranquillità
voltargli le spalle.
Non vi troverete mai uno stiletto conficcato tra le costole.
Per la descrizione degli altri pianeti nel segno si può leggere:
Segni/leone/pianetileone.html
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