Le simbologie di Saturno L’inserimento razionale nella
vita
SATURNO IN ARIETE In Ariete Saturno non dà il suo meglio: è in caduta e non potrebbe fare di più. Le ragioni degli altri – rappresentate dall’opposta Bilancia – diventano qui solo se non esclusivamente le ragioni dell’Io. Perdono quindi la dimensione pluralistica e diventano fortemente soggettive. Per chi è nato con il pianeta in questo segno, c’è difficoltà ad affrontare un ragionamento astratto, perché il Sole dell’Ariete lo rifiuta, anzi è diffidente nei confronti di quanto non conosce, come pure si occulta con omertà se incontra qualcosa che potrebbe nuocere alla logica e all’onore dell’Io. Ci sono anche vistose eccezioni e Albert Einstein era una di queste: non si può però negare che la sua fosse una logica singolare, sua e soltanto sua, anche se poi ha fatto scuola. In questa sede Saturno ha il terrore di invecchiare, forse perché rifiuta di programmare quello che può portare a una vecchiaia serena. Non gli dispiace invece affatto comandare e spesso chi è nato con questa posizione planetaria entra in magistratura o esercita l’avvocatura per ottenere tramite la legge un potere personale. A livello di posizioni sociali meno eminenti c’è comunque una volontà di guidare gli altri, almeno nella propria piccola cerchia. È capace di rinunce se a decidere è l’Io, le rifiuta invece se a imporle sono gli altri. Scarsamente malleabile, è pronto a impuntarsi per questioni di principio che riguardino il suo onore. Che poi abbia ragione è tutto da verificare.
SATURNO IN GEMELLI
L’esilio in Cancro, in particolare per le donne,
dà spesso la tendenza alla fragilità ossea. Se passiamo
dal piano fisiologico a quello caratteriale ritroviamo la stessa difficoltà
a essere duri, con se stessi e con gli altri. Dura e severa può
essere invece la famiglia, l’unico luogo dove eventualmente chi
è nato con questa posizione planetaria vorrà esercitare
il potere. A meno che non sia particolarmente patriottico e voglia raggiungere
una posizione dominante nella città natale o nella nazione d’origine.
Oppure vorrà ottenere il potere in un ambiente femminile. Ottima
invece può essere la logica perché trova l’apporto
della Luna. Logica che non si baserà solo sugli schemi a volte
troppo astratti di Saturno ma si arricchirà grazie ai risvolti
emotivi lunari. Fondamentalmente estraneo all’idea di giustizia,
è incapace di rinunciare ai propri comodi e agli affetti, oppure
soffre enormemente se le circostanze della vita gliele negano o lo privano
della sicurezza familiare. Vive bene l’idea della vecchiaia, immaginandosi
all’interno della propria casa, circondato, servito e coccolato
dai propri cari. E guai se non capita questo… SATURNO IN LEONE Io ho ragione, Io sono il meglio e per questo voglio
raggiungere il potere. Anzi mi spetta. Punto. Guai cercare di fare scendere
a compromessi un Saturno in Leone e di fargli capire le sfumature dei
problemi, anche se il Sole natale capita in segni proiettati di solito
verso gli altri come Bilancia o Aquario. In questa posizione, Saturno
si fissa e non cambia idea, mai. A sentire chi ne è in possesso,
sono gli altri a non capire le loro ragioni, spesso chiudendosi in una
sorta di sordità congenita. La prima idea di solito è
quella giusta e deve essere portata avanti all’infinito. A costo
di ritrovarsi poi da soli convinti di non essere stati capiti, né
meritati dal mondo. Per ovviare a questo problema il sistema migliore
è raggiungere posizioni di potere e tenersele ben strette, costi
quel che costi. Si vedano a tal proposito gli esempi in campo politico
di Giulio Andreotti, Massimo D’Alema, Clemente Mastella, l’accoppiata
Bill & Hillary Clinton. Se il soggetto non riesce a ottenere il
potere è certo, geneticamente certo, che sia colpa del prossimo
che non capisce il suo immenso valore. Gli esempi citati fanno però
capire che, mediamente, chi ha questa posizione planetaria riesce a
conservare a lungo la propria posizione di eminenza, spesso con una
faccia di tolla che il Leone non avrebbe, ma Saturno sì. Guarda
caso, un nativo celebre ha coniato il famoso detto che «il potere
logora chi non ce l’ha». Ama rinunciare a ben poco e proprio
per questo eventuali privazioni sono vissute malissimo. Spesso già
maturi in giovane età, non rifiutano la vecchiaia, ma in qualche
modo l’immobilismo del segno sembra mummificarli naturalmente,
senza bisogno di farsi eviscerare o di dosi massicce di botulino. Può
diventare duro se non spietato se si sente mancare di rispetto, dato
che ha un concetto molto singolare di giustizia, ossia si sente superiore
al giudizio comune. Se mai è a lui che spetta giudicare gli altri,
e che gli altri non si azzardino a fare lo stesso con lui… SATURNO IN VERGINE Nel
sesto segno, spesso Saturno tende a vedere piccolo. Ottimo per chi si
occupa di regolamenti condominiali e di burocrazia in genere, è
poco portato invece per le astrazioni e i voli pindarici. Ed è
giusto così: ha infatti in sé una dose troppo grande di
concretezza per disperdersi in cose inutili. Il suo realismo è
però il suo punto di forza come il suo punto di debolezza. Se
infatti con le sue capacità logiche è in grado di cogliere
subito il dettaglio sbagliato in una questione, poi magari si incaglia
sullo stesso dettaglio considerandolo più importante del quadro
d’insieme. E magari facendone quasi una questione di principio
esistenziale, quando magari uno scambio franco di opinioni basterebbe
a risolvere il problema. Non aspira al potere, o semmai lo vorrebbe
distribuire come marmellata sul panino, equamente in ogni punto. È
il Saturno di chi dichiara che il potere spetta a chi lavora e paga
le tasse, suddiviso in base a una precisa regolamentazione delle singole
funzioni, poteri e compiti del singolo. Ossia, tutto il contrario di
quello che comunemente si intende per potere. È capace di rinunciare
a molto, perché spesso si accontenta naturalmente di poco. Intende
la giustizia in senso burocratico-amministrativo, e si indigna forse
meno per un omicidio che per un’infrazione al codice del lavoro.
Guarda realisticamente alla vecchiaia e spesso la affronta con una serie
di check-up preventivi che, se non riescono a evitare gli acciacchi
fisici, escludono però qualsiasi sorpresa. SATURNO IN BILANCIA
È una posizione elusiva e complicata, perché
il segno che lo ospita tende a occultare e mascherare le simbologie
del pianeta. Mi spiego: se il Saturno in Leone dice «il potere
è mio perché mi spetta di diritto» quello in Scorpione
lo ottiene o cerca di ottenerlo in forma occulta, senza sbandierare
più di tanto quel che desidera e a volte manipolando i risultati
per arrivare dove vuole. Se il pianeta in Toro ha una logica lineare
e realistica, quello in Scorpione non si fida mai di quello che vede
ma è certo che dietro a ogni fenomeno o comportamento ci sia
sempre o quasi sempre una motivazione diversa da quella dichiarata a
parole. Acutissimo ma a volte troppo contorto, può restare vittima
di questa sua diffidenza pseudo-psicanalitica: se è vero infatti
che non esiste soltanto ciò che si vede, è pur vero che
anche la facciata ha un suo senso e una sua funzione. Non gli interessa
la durata nel tempo, perché preferisce le sfide e le rinascite
dalle proprie ceneri. Come pure ama distruggere e seminare, fasi alterne
tipiche dello Scorpione. Le rinunce a cui può sottoporsi possono
essere sessuali o economiche, ma con la sotterranea convinzione di poter
risorgere. Può essere spietato anche per un pizzico di crudeltà
congenita, indipendentemente dal segno natale, e può giustificare
chi commette atti criminali, perché in cuor suo è attirato
da tutto quanto è torbido. Vive la vecchiaia come una sfida e,
se non ha paura del declino fisico, ha il terrore di perdere la lucidità
mentale e in cuor suo spera di potere essere attivo sessualmente fino
a tardissima età. Oppure di morire prima. Nel nono segno Saturno si ammorbidisce perché assorbe l’influsso bonario di Giove e X, anche se non è esclusa la possibilità di fanatismo ideologico a causa di Nettuno. La logica è di tipo filosofico, con tutto quello che ciò comporta. Ossia il partire da una teoria per incastrarci dentro poi tutti i dati del reale, può essere un’ottima scelta se la teoria è esatta, mentre se non lo è si prendono abbagli colossali. Ma non li si riconosce per carenza di capacità critica. E magari si impongono i propri dettami ideologici agli altri, perché chi ha questa posizione planetaria (Lenin, Che Guevara, Gandhi) cerca di raggiungere posizioni di potere, e le ottiene, convinto di fare il bene degli altri, partendo appunto da basi teoriche. La tendenza bonaria del segno impedisce però a chi ha questa posizione planetaria di essere davvero spietato. Se lo è, lo fa con l’atteggiamento della mamma premurosa che purga il proprio piccino convinta di farlo crescere grazie al proprio operato forte e sano. Non ama molto rinunciare alle cose, ma può farlo in vista di un beneficio futuro, o di un cosiddetto fioretto: se non mangio dolci per un mese, Dio o chi per lui deve garantirmi la guarigione dell’amata nonnina o la vittoria del mio partito alle elezioni. E se il fioretto non porta i frutti sperati, l’unico a stupirsi è chi lo ha fatto, in virtù di una certa dose di ingenuità. Ha un forte senso dell’ingiustizia sociale, ma stenta ad essere duro anche contro chi è autenticamente crudele, perché tende a trovargli sempre una giustificazione. Non teme la vecchiaia, anche perché di solito è vivace e vitale, e apprezza molto la saggezza che essa può portare.
È una delle posizioni del pianeta meno pesanti da vivere, anzi concede spesso a chi la possiede una felice capacità di adattamento nei rapporti umani. Anche i segni più egocentrici ed egopatici come Ariete e Leone, infatti, si costringono istintivamente a smussare gli spigoli che troppo spesso incrinano i rapporti umani. Intendiamoci, anche in questa sede il pianeta sa essere duro e spietato se gli serve, ma lo fa con cognizione di causa e per eliminare un problema. Grande diplomatico per natura, può ottenere una posizione di potere perché sa mettere d’accordo i punti di vista più disparati, impiegando quello che gli riesce meglio, la scienza del compromesso. Le sue capacità logiche non sono pertanto rigide, anzi sono mutevoli e adattabili alle circostanze, grazie alla presenza nel segno di Urano e Nettuno, e spesso scaltre e sottilmente manipolatorie, per la presenza di Plutone in trasparenza. È idealista, ma a modo suo, e se soffre per le ingiustizie del mondo – e spesso lo fa – non è detto che conservi sempre lo stesso punto di vista su una questione, anzi. Può anche avere accessi di fanatismo, se è troppo intriso da Nettuno, e avere momenti in cui eserciterebbe la giustizia come ai tempi della rivoluzione francese. Insomma, taglierebbe la testa a questo o a quello. Poi però si riprende, e ritorna alla realtà. Non ha paura della vecchiaia, perché la considera uno dei tanti passaggi della vita, anche se in questa età può essere portato ad avere problemi di circolazione o al cuore.
Saturno e la razionalità – Parte seconda,
il pianeta nelle case e in rapporto con gli altri pianeti Saturno, rinuncia e privazione – Parte seconda,
il pianeta nelle case e in rapporto con gli altri pianeti Saturno, potere e durezza – Parte seconda, il pianeta
nelle case e in rapporto con gli altri pianeti Saturno, maturità e vecchiaia– Parte seconda,
il pianeta nelle case e in rapporto con gli altri pianeti
Massimo Michelini, 2/06/2008 |
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