Le simbologie di Venere Il contatto affettivo con il mondo esterno Esaltazione: Cancro A
Venere, e in parte a Giove, spetta anzitutto la ricerca del piacere.
Ma se il piacere regolato da Giove è soprattutto gastronomico-economico-rassicurante,
quello di Venere è incentrato in gran parte nella sfera affettiva,
territorio complesso e spesso minato. Che cos’è l’amore
e quante cose smuove nell’essere umano? Si sono sprecati fiumi
di inchiostro per tentare di circoscriverlo e forse è inutile
cercare una parola definitiva sull’argomento. Va fatta però
anzitutto un’inevitabile distinzione tra il modo di amare del
maschio della specie e quello della femmina. Venere, si sa, porta le
gonnelle e spesso si scambiano le sue manifestazioni per l’intero
essere della donna, semplificando e sbagliando. Venere è parte
della donna, in particolare quella che vorrebbe attirare a sé
l’amante-Marte. Ma c’è anche nella psiche dell’uomo,
perché risplende pure nei temi maschili, è ovvio. Secondo
una giusta definizione che circola negli ambienti astrologici, se la
Luna rappresenta nel tema di un uomo anzitutto la madre e poi la moglie
che si sceglierà, Venere descrive il tipo di amante vagheggiata,
che non necessariamente corrisponde alla moglie… Come, nel tema
di una donna, il Sole rappresenta prima il padre e poi il marito, mentre
Marte è l’amante ideale. Se Marte è un pianeta attivo-aggressivo,
Venere – pianeta suo naturale opposto – è passivo-ricettivo.
Attenzione però a non equivocare sulla presunta passività
di Venere e della femminilità in generale. Se osserviamo il comportamento
sessuale degli animali, nei quali la cultura con le sue sovrastrutture
non è presente e non falsa quindi gli istinti e i valori genetico-comportamentali
di fondo, se l’iniziativa sessuale spetta mediamente al maschio,
questi la prende solo nel momento in cui la femmina è fertile
e disponibile. Il gioco dell’eros e della seduzione inizia quindi
dal femminile, con buona pace dei maschi tronfi e creduloni. Spostandoci
dal piano animale a quello umano, per piacere e attrarre a sé
bisogna essere in linea di massima sani e promettere piacere all’altro,
come sa fare una bella Venere. Venere – non dimentichiamolo –
non è solo amore ma è anche l’atteggiamento nei
confronti della salute. Si sa inoltre che quando si hanno problemi fisici
seri la sfera affettiva passa necessariamente in secondo piano. Oltre
che sani e di buon umore, una grande chance la si ha se si è
belli o piacenti, e una Venere positiva, nel caso non fosse dotata da
Madre Natura di lineamenti perfetti, sopperirà con il fascino
e l’eleganza. Venere infatti tende all’armonia e dona il
senso del bello, soprattutto nel suo domicilio primario in Bilancia.
Oppure ancora promette piacere allo stato puro, basandosi in gran parte
sull’impero dei sensi, come fa in Toro. Oppure diffonde sentimento
e sentimentalismo, talora eccedendo con la mielosità, come fa
in Cancro. Non dimentichiamo che gli zuccheri sono regolati proprio
da Venere. E lo zucchero fornisce energia e benessere, e scusate se
è poco. Per dare il meglio di sé, Venere vorrebbe intorno
un’atmosfera serena, dove non ci siano tensioni. Non illudiamoci
che crei però dei santi, perché in amore tutti –
chi più chi meno – se si dà qualcosa si vuole altrettanto
in cambio, anzi spesso si vorrebbe più di quel che si dà.
Il piacere è un istinto egoistico, inutile raccontare balle,
ma l’egoismo è in gran parte quello che fa andare avanti
il mondo. Anche se spesso lo uccide. Ma questo non c’entra con
Venere e il discorso sarebbe troppo lungo. Vediamo piuttosto quali sfumature
assume il pianeta dell’amore nei 12 segni. Poiché inoltre
non si allontana mai più di due segni dal Sole, traccerò
per sommi capi le varie tipologie venusiane anche in rapporto al Sole
natale. VENERE IN ARIETE Nel primo segno, Venere si infiamma, perde la testa e
spesso sbatte la testa contro il muro, perché priva della razionalità
propria di Saturno esaltato nell’opposta Bilancia. È passionale,
entusiasta e ingenua, ignora le esperienze negative subite in passato
ed è pronta a riaccendersi appena un cerino si avvicina alla
miccia. Quando s’innamora non ragiona più di tanto sull’“oggetto”
che ha provocato il sentimento, perché si concentra piuttosto
su quello che l’amore suscita in lei. Ogni conquista è
vista perciò come motivo d’orgoglio e gratificazione dell’Io
che – in quel momento – si sente eterno e invincibile. Può
essere incostante, anche se sotto sotto è moralista, ma è
pronta a giustificare i propri errori mentre condanna senza appello
quelli degli altri. Fondamentalmente però è buona e dimentica
subito il passato. In amore tende a prendere l’iniziativa e ha
un rapporto un po’ sbruffone con la propria salute, che trascura
e maltratta perché convinta di avere risorse illimitate. Si accende
ancora di più se in campo sentimentale c’è una rivale,
convinta di poter vincere sempre la battaglia dell’amore. Non
conosce le sottigliezze e a volte se ne frega del buon gusto, anche
se un certo moralismo di fondo le impedisce di andare completamente
contro corrente.
VENERE IN TORO In
Toro, Venere è a casa sua e assorbe tutte le caratteristiche
e i pregi della Terra – suo elemento naturale – per trarne
godimento. Così anzitutto vuole star bene di salute e il primo
modo per mantenerla è nutrirsi di cibi sani. E vuole avere la
certezza del cibo – e dell’amore – per domani e dopodomani,
perché ciò che rifiuta per istinto sono l’incertezza,
il rischio e la precarietà. È possessiva oltre misura
– inutile nasconderlo – e se un qualche malaugurato caso
della vita la spinge ad avere più amori, per sopravvivere all’angoscia
della perdita dell’amato bene deve almeno immaginare che i suoi
ex amanti siano tutti uniti in un unico recinto, del quale solo lei
possiede la chiave, come mi ha confidato una nativa con questa posizione
planetaria. Ama il sesso in modo naturale e istintivo, come la bocca
che si apre per ingerire il cibo dal quale sa che trarrà piacere,
e per lei il piacere è sacro. Vuole stare bene e vuole che stiano
bene anche coloro che la circondano. Così prepara loro primi
piatti e creme zuccherate, incurante se gli altri abbiano fame oppure
no. È infatti un po’ sorda in amore e pensa che quello
che fa star bene lei faccia star bene tutti, anche se non è così.
È testarda ma non si infuria facilmente, e l’unica cosa
che può ferirla per davvero è un furto subito, soprattutto
se l’oggetto rubato è chi lei ama. In tal caso preferirà
allora restarsene poi da sola pur di non subire altre ferite, ma non
rinuncerà comunque alle gioie del sesso, perché per lei
il sesso è vita. Non è schizzinosa in fatto di estetica,
e quasi di certo preferisce una passeggiata nei campi con sosta finale
in osteria piuttosto che una visita guidata al museo oppure un giro
di shopping. Il contatto con la natura la rigenera e ciò che
più le preme è la salute, fisica e mentale.
Nel terzo segno, Venere ama in maniera adolescenziale,
con tutti i pregi e i difetti che ciò comporta. Ossia è
vivace, curiosa, esibizionista, ma anche incostante e un po’ tiepida
in fatto di sesso. Le grandi passioni non le appartengono, salvo casi
eccezionali, e se le manifesta forse usa le armi di Plutone, ossia recita
una parte. Ama esibire le sue conquiste in società, perché
è un po’ snob oppure la sorte fa sì che peschi i
suoi ammiratori proprio nei luoghi che le sono più congegnali,
quelli mondani. Del resto più che la cieca passione dei sensi
si infiamma soprattutto per chi la incuriosisce, la diverte o la stimola
intellettualmente. Per lei, in fondo, è più importante
avere un ammiratore che portarselo a letto. Guai a farla annoiare, perché
vi mollerebbe immediatamente, e guai ancora peggiori se le combinate
una sgarberia sociale, vi cancellerebbe seduta stante dalla sua agenda,
più ricca di indirizzi dell’elenco telefonico di una città
di media grandezza. È attenta alle forme e un po’ fragile
di salute, soprattutto per quel che riguarda bronchi e polmoni. Non
ha una grande sensibilità estetica ma, per il noto snobismo,
è di solito attenta alle mode. Difficilmente amerà per
l’eternità, perché ritiene questo lasso di tempo
di una noia terrificante, e lei aspira soprattutto a una cosa, divertirsi.
VENERE IN CANCRO In
Cancro, dove è esaltata, Venere non può in alcun modo
fare a meno dell’amore. I maligni affermano che non possa fare
a meno di essere amata, ma se riceve è comunque costretta a dare.
Sensuale, fertile e pigra, attira ed è attratta come carta moschicida
dai bambini, possibilmente in tenera età. Forse anche perché
le ricordano la sua età preferita, l’infanzia, e la situazione
prediletta, la famiglia. Per quanto lesa sia, una Venere di questo tipo
non potrà prescindere dagli affetti, dal rifugio nel ricordo,
da una lieve malinconia che quasi sempre va di pari passo con la voglia
di tenerezza. Non si creda però che sia sprovvista di armi, perché
sa difendere perfettamente la propria privacy, tenere alla larga gli
importuni e gli invadenti e chi potrebbe ferire. Quasi sempre adora
i dolci e, con gli anni, il suo aspetto tende ad ammorbidirsi. Come
ama circondarsi di (e agghindarsi con) trine e merletti, quasi a rendere
ancora più esplicita la sua visione del mondo. È emotiva
ma non fragile in fatto di salute, e il suo punto debole può
essere lo stomaco. La salute è però per lei un fattore
secondario perché tutto gira invece intorno agli affetti. La
Dea dell’Amore abita davvero nel quarto segno. VENERE IN LEONE Il Sole del Leone rende bollente questa Venere, che non
conosce mezze misure. L’amore è vissuto come un inevitabile
omaggio della vita a chi la possiede, e guai se per qualche malaugurato
caso ciò non avverrà. Il soggetto vivrà allora
questa situazione come una sconfitta cosmica, una vendetta degli Dei
invidiosi nei confronti della sua Magnifica Personalità. È
generosa, dà tanto ma pretende altrettanto e sopra ogni altra
cosa disprezza l’indifferenza. Brilla di luce propria e spesso
esagera, perché magari si agghinda come la Madonna di Pompei
portata in processione. Non ha cautele e non ammette rifiuti, o li vive
malissimo. Chi la avvicina sa che non potrà mai abbassare il
livello delle sue attenzioni, né permettersi meschinità
o peggio ancora tirchierie. È fedele e ingenua, perché
non capisce come il partner possa desiderare altre, sapendo di avere
già la meglio… In fatto di gusti e abbigliamento, ama
le cose sgargianti e colorate, che diano ancora più luce alla
sua personalità decisamente solare. Ignora la salute, che ritiene
al di sotto di sé e non parte di sé, e di solito ha un’ottima
resistenza, che però può crollare di botto per la incontenibile
tendenza agli eccessi.
VENERE IN VERGINE Una
mia allieva con questo tipo di Venere e uno spiccato senso dell’umorismo
ha definito il suo pianeta “preciso”. Ammettiamo che non
è tanto comune paragonare gli affetti alla precisione, ma è
ciò che accade se Venere è nel sesto segno che –
si sa – ha una certa difficoltà a manifestare sentimenti
e sentimentalismi, preferendo le cose pratiche anche in campo affettivo.
Non inonderà così di coccole, vezzeggiativi e bon bon
la persona amata, ma si farà sempre trovare pulita e in ordine,
e magari in certi casi manifesterà il suo amore facendo un po’
da colf. Spesso, poi, la Venere in Vergine ama al di sopra o al di sotto
del suo ceto sociale e, anche se affetta indifferenza, poi soffre per
questa disparità sociale. Sarà però estremamente
efficiente anche in campo sessuale, pronta ad appagare ogni desiderio
erotico del partner, trasformandosi in certi casi in una vera sex-machine.
Precisa com’è, terrà sotto estremo controllo la
salute pronta a intervenire con i rimedi del caso appena si dovesse
profilare un problema, e risolverlo se possibile, spesso affidandosi
a rimedi chimici e alla medicina tradizionale. Pur non avendo la sensibilità
estetica della vicina Bilancia, tenderà sempre a presentarsi
nel migliore dei modi, con una pulizia estrema ma anche attenta a non
eccedere in fatto di gusto.
VENERE IN BILANCIA In
Bilancia, sua sede di domicilio, la Venere è quella di Botticelli:
bellissima, raffinata, senza un ricciolo fuori posto e nessuna, ma nessuna,
ombra di sciatteria. Se ne sta lì a mostrare la sua perfezione
formale in attesa che qualche coraggioso osi chiederle la mano. Ma non
crediate che poi accetti tutti, anzi è proprio il contrario.
Rifugge infatti dalla volgarità, materiale ma soprattutto morale,
e nel rapporto di coppia ricerca l’armonia che solo una perfetta
complementarietà può offrire. Ha bisogno di un po’
di tempo per scaldarsi, anche eroticamente, e quasi di certo anche di
una fede all’anulare, se non reale almeno simbolica. Perché
la sua massima aspirazione è trovare l’anima gemella, che
prima o poi di solito incontra e che poi vorrebbe avere al fianco per
l’eternità, anche perché ci ha messo tanto prima
di fidarsi… Ma per quanto assai sensibile ai bisogni del partner
soppesa sempre sui piatti della Bilancia i pro e i contro, pronta a
perdonare ma anche a condannare senza possibilità di appello
se gliene hanno combinata qualcuna di troppo grossa. Ha un senso estetico
fortissimo e un altrettanto forte paura delle infezioni e dei bacilli.
VENERE IN SCORPIONE In esilio nell’ottavo segno, Venere qui non perde
affatto la capacità di amare ma rifiuta a priori gli agi, le
sicurezze, i piccoli piaceri quotidiani. Si concentra invece sul sesso,
per il quale va matta e che auspica complicato, passionale, tormentato,
che la conduca sull’orlo di quell’abisso che le piace tanto.
Ma, attenzione, raramente poi precipita davvero perché ama salvarsi
all’ultimo minuto. Per lei però l’amore non esiste
se non ha un retrogusto di dolore. Se ne frega della bellezza, propria
e altrui, ma emana un magnetismo sessuale che indirizza verso la preda
di turno, che non deve essere però una preda facile perché
altrimenti che gusto ci sarebbe… Adora le situazioni torbide
e in taluni casi non disdegna di frequentare ambienti malavitosi, oppure
finge di farlo per darsi un tono. Sa sempre perfettamente in quale vicolo
cieco va cacciandosi, perché poi proverà più piacere
a risalire la china, a fuggire dal vicolo per poi cercare un altro labirinto
affettivo, dove indosserà alternativamente i panni del gatto
e del topo. Difficilmente è la Venere di un solo amore nel corso
della vita, perché ciò che più respinge è
la noia. Per quel che riguarda la salute, raramente è ipocondriaca,
ma può trascurarsi all’eccesso per testare la resistenza
del suo corpo. Come pure di solito si disinteressa ad estetica ed estetismi,
lei seduce in altri modi.
VENERE IN SAGITTARIO La Venere in Sagittario non è passionale, è
piuttosto entusiasta della vita. E all’interno della vita (senza
che necessariamente occupino la prima posizione) c’è posto
anche per gli amori. Meglio usare il plurale perché – se
non tranne quando prevalga un certo moralismo del segno – difficilmente
sarà fedele. Anche se, in questo caso, conserverà quasi
sempre un vincolo affettivo stabile, al quale alternerà scappatelle
e avventurette. Priva del sostegno di Plutone esaltato negli opposti
Gemelli, non amerà le vicende erotiche passionali e tortuose,
anche perché spesso si innamorerà in maniera un po’
infantile inseguendo la chimera del momento, complice il Nettuno qui
domiciliato. E per lei amare sarà anche accudire il partner ma
anche il prossimo suo, l’umanità intera, la natura stessa
e tutto il mondo animale e vegetale. Non dimenticando nemmeno di spiegare
ai soggetti assistiti il senso della loro vita, anche se si tratta solo
di sue ipotesi e a loro non potrebbe importar di meno… Che farci?
È ingenua – anche se è convinta del contrario –
ma in fondo proprio questo è il suo fascino. Ha un approccio
ottimista nei confronti della salute e, nei rari casi in cui ne ha bisogno,
preferisce rimedi naturali a base di erbe. Ha un gusto sportivo che
può accendersi per l’abbigliamento etnico, anche se di
solito ha troppo da fare per occuparsi troppo della propria estetica.
Se
pure in caduta, Venere in Capricorno sa amare, benché senza disperdersi
minimamente nei sentimentalismi romanticheggianti cari alla sua esaltazione
in Cancro. Non si fa però illusioni, perché è saldamente
ancorata a terra, ma si batte per ciò in cui crede, sempre ammesso
che ci sia la possibilità anche remota di una vittoria. Se questa
è impossibile, allora preferisce dare alla storia un taglio netto.
È solida e costruttiva ma nient’affatto sottomessa, e capace
di accendersi di passione senza perdere al contempo la testa. È
prudente e non ama i salti nel buio. È anche leale e di solito
fedele e, se pur non abbonda di tenerezze verso l’amato, si preoccupa
però del suo benessere materiale. In fatto di estetica è
spartana e quasi mai si concede di agghindarsi secondo quanto le mode
suggeriscono. Preferisce uno stile sobrio, che va al di là del
tempo e delle novità. Nonostante il suo eccesso di concretezza
ha un “vizio” molto intellettuale e austero: adora i libri
e, anche se non li legge tutti, ne acquista in gran quantità.
È stoica anche in fatto di salute e di solito va avanti per la
sua strada con lo stesso ritmo e fermezza di un treno che scorre sul
proprio binario. L’accumulo di responsabilità – e
il trattenere troppo le emozioni – fa sì che spesso abbia
problemi alla schiena, nella maturità ma anche abbastanza precocemente.
Opposta al Sole bruciante del Leone, la Venere in Aquario
disdegna di solito il troppo dispendio energetico che una passione amorosa
assoluta comporta. Preferisce le amicizie sentimentali, dove non sia
coinvolto solo il corpo ma abbia un ruolo fondamentale anche il dialogo
intellettuale. Più che dai muscoli lucidi di sudore, quindi,
è attratta dalle idee del partner e a sua volta tende ad affascinare
e sedurre con lo scambio di idee, con la promessa di una fuga verso
mondi lontani (non importa quali) ma al tempo stesso fermamente decisa
a far rispettare la propria libertà di movimento. Tanto che è
attratta dalle forme di libero amore, nei casi estremi dall’amore
di gruppo dove puoi amare tutti e non amare nessuno, e se ti stanchi
puoi defilarti tanto ci sarà qualcuno che prenderà il
tuo posto. Mediamente è allergica alle unioni troppo soffocanti
e, anche nella piena fase dell’innamoramento, preferisce che il
partner la sera se ne torni a casa sua. A volte sembra svagata e poco
realistica, ma in realtà ha un solido contatto con la realtà,
seppur tutto suo. Raramente crede agli amori eterni, perché è
possibilista e quasi mai monogama. In fondo nemmeno lei sa quello che
vuole o, per meglio dire, sa che i desideri di oggi non necessariamente
rispondono a quelli di domani. Ha inoltre un vero amore per gli amici,
verso i quali spesso si riversano le attenzioni che gli altri undici
segni dedicano al partner. Ha una salute un po’ fragile che spesso
cura indirizzandosi verso le medicine alternative, a volte le più
stravaganti. Anche i gusti estetici sono strani, ma tutt’altro
che pacchiani. Adora le cose orientali probabilmente perché le
ricordano il suo amato yoga.
Esaltata
per trasparenza nell’ultimo segno, qui Venere è effettivamente
proiettata in un aldilà (e non è detto che sappia quale
sia) tanto è persa nel mondo dei suoi sogni. Vive infatti spesso
in una dimensione onirica dove il rimpianto del passato (di un amore
passato in questo caso) si congiunge alla fantasiosa speranza che quell’amore
ritorni, anche quando l’amato bene è passato a miglior
vita. E in tal caso si immagina di ricongiungersi a lui in paradiso
o in un luogo analogo, a seconda delle credenze religiose. Intendiamoci,
la maggior parte delle Veneri in Pesci non si auto-reclude in una luttuosa
nostalgia di ciò che non c’è più, perché
ama e si innamora tantissimo. Le basta un sospiro, una carezza fuggevole,
uno sguardo rubato su un tram per farle credere in un amore eterno.
Anche se poi, allo sguardo successivo di un’altra persona, incontrata
magari solo mezz’ora dopo la precedente, ci si innamora di nuovo
per l’eternità, fino alla prossima volta… Per il
noto masochismo del segno, questa Venere non ama se non soffre almeno
un po’, se non immagina fughe rocambolesche e salvataggi miracolosi
sull’orlo dell’abisso, se non ricorre al sentimento per
farsi distogliere dalla prosaica realtà terrena. Ama i sofferenti,
ed è infatti spesso presente nel tema natale di infermieri, e
potrà dare il meglio di sé se potrà curare chi
ama, sia per dolori fisici sia per quelli emotivi. È apprensiva
e gracile in fatto di salute, ma è meno fragile di quel che sembra
e spesso a furia di dolori e lamenti riesce a campare cent’anni.
In fatto di estetica ha gusti strani se non stravaganti che, nei casi
estremi, possono sconfinare nel kitsch. - L'amore allo specchio - http://www.larottadiulisse.it/studi/amspch.html
Massimo Michelini, 17/10/2008 |
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