Marte
- Muscoli, sport e altre amenità
di
Massimo Michelini
Una
delle simbologie più note di Marte è quella di attività
sportiva, una specie di preambolo e preparazione all’attività
bellica, attribuita al pianeta già dall’antichità.
Checché lo spirito olimpico affermi che “l’importante
è partecipare”, nella natura dell’agonismo è
insita invece la speranza e la tendenza a cercare di vincere, ad arrivare
primo nel campo prescelto. Tu faccia jogging, calcetto, ginnastica
ritmica, dentro di te non speri di arrivare ultimo, ma punti al primo
posto. Che cederai per ovvi motivi a chi è più forte
di te (altra simbologia marziana), magari ottenendo una vittoria vicaria
facendo il tifo per il vincitore seriale, a cui delegherai con ragionevole
realismo le tue inconsistenti possibilità di successo.
Puoi poi prendere di certo la sconfitta con umorismo e ridere sui
tuoi muscoli inesistenti o inefficienti, ma non sei esserne davvero
convinto. Si fa di necessità virtù per vivere meglio
il mancato trionfo, perché ogni giorno sei costretto a inevitabili
compromessi con gli altri.
Un primato nel campo dell’azione fisica può essere raggiunto
oltretutto solo in giovane età, un record nei cento metri o
una vittoria in una partita di calcio non puoi ottenerla a cinquant’anni.
In maniera analoga, la possibilità di riuscire a congiungerti
con vigore e possanza con una donna diminuisce col passare degli anni,
salvo l’impiego di aiuti chimici.
Chi pensa a motivazioni d’altro tipo oltre all’innata
voglia di primeggiare sbaglia senza possibilità di appello.
È insito nell’animo umano, soprattutto in quello del
maschio della specie, il bisogno di dominare per riuscire poi a tramandare
i propri geni, attraverso la penetrazione e l’inseminazione
di una o più creature di sesso femminile. Se non pensi a questa
necessità biologica non puoi capire infinite altre manifestazioni
del comportamento umano, altrimenti giudicabili come folli o insensate.
Un senso c’è invece sempre, anche se le manifestazioni
sono sproporzionate rispetto alle modalità di certe azioni.
Molte non direttamente legate né allo sport né alla
guerra. La tendenza di ogni essere vivente è appunto ottenere
il primato nella propria attività, una forma innegabile di
affermazione dell’Io.
Per definizione, il primato spetta a uno soltanto, salvo i casi di
ex aequo sempre più rari anche per l’impiego di cronometri
sofisticatissimi, foto-finish, eccetera.
Tendenza al primato comune a entrambi i sessi, anche se più
spiccata e manifesta nel maschio. Nella femmina si esprime in maniera
meno esplicita, ma Marte appare anche nei temi natali delle donne,
è ovvio, e pure a loro induce analoghe modalità di esprimersi.
Tanto che ci sono sempre più donne sportive, o che dedicano
tanto tempo alla cura del loro corpo, e dei loro muscoli. Senza arrivare
agli eccessi dei campioni e delle campionesse di body building, è
innegabile che una moderata attività sportiva faccia bene al
corpo e alla mente.
Da cosa nasce però cosa e si può poi arrivare anche
a una vera e continuativa disciplina sportiva, iniziata in giovane
età ai tempi della scuola se si tratta di professionisti. I
più sono però dilettanti, capaci comunque di riversare
nella partitella a calcetto o nella corsa della domenica una gran
dose di agonismo. Anche in maniera indiretta, rivivendo le imprese
di altri, come si vede troppo spesso sulle gradinate degli stadi,
o anche tra i genitori di bambini o ragazzini capaci di fare a botte
tra di loro non accettando il risultato di una partita amatoriale.
Marte è Marte, e alla fin fine risulta meno pericoloso se ti
metti in competizione in prima persona, piuttosto che delegare le
tue aspirazioni falliche ad altri. La forza e la carica energetica
che in un campo sportivo è regolata da un arbitro, sugli spalti
dà spesso le sue manifestazioni peggiori.
Per tutti, spettatori e attori nel mondo agonistico, Marte indica
comunque l’attitudine a praticare sport, oltre al tipo di muscolatura
e alla reattività, impiegata a volte solo per promuovere con
insulti e botte fuori dall’impianto sportivo la propria squadra.
Avere un muscolo pesante piuttosto che uno leggero indirizza inevitabilmente
verso un certo tipo di attività piuttosto che un altro.
Il lanciatore di martello e l’ostacolista hanno muscoli e Marti
diversi. Per ovvie questioni genetiche poi, il muscolo di un pigmeo
o di un russo non potrà essere troppo simile, pur avendo magari
un Marte dello stesso tipo. Sarà però simile nell’uso
che se ne farà, anche in campo competitivo.
Un’avvertenza prima di addentrarci nelle varie tipologie. Lo
sportivo agonista ha quasi sempre un Marte problematico, tutt’altro
che trionfale. Se non lo avesse, quasi di certo sfogherebbe le sue
doti in camera da letto. Non è detto che un Marte leso sia
carente sul piano sessuale, anche se può esserlo, ma avrà
una necessità inappagata e inappagabile di mettersi continuamente
alla prova, come ha ribadito Franca Mazzei in una sua già citata
relazione 1
.
Il
muscolo del Marte in Ariete è pronto allo
scatto, alla competizione, al reagire per arrivare primo e mettere
al posto suo l’avversario, sia che questo sappia di esserlo
sia si tratti solo della proiezione paranoica del soggetto. Non è
adatto alle competizioni in solitaria, si concentra molto meglio se
ha qualcuno da sfidare. Una volta vinta la sfida, il muscolo si rilassa,
in attesa di un altro rivale. Detesta comunque non arrivare primo,
come accade a Federica Pellegrini (http://www.astro.com/astro-databank/Pellegrini,_Federica).
In Toro, il muscolo si appesantisce, accumula grasso
in angoli improbabili del corpo e, se proprio deve fare attività
fisica, si cimenta in quelle di resistenza e regolarità. Preferisce
infatti sfogare la sua aggressività con le parole o nel “divorare”
affettivamente le persone amate. Oppure, se sportivo di professione,
esercita la sua attività in un ambito delimitato come il ring
del pugilato e sfianca l’avversario anche insultandolo in continuazione,
come faceva il compianto Muhammad Ali (http://www.astro.com/astro-databank/Ali,_Muhammad).
Il muscolo del Marte in Gemelli di solito guizza,
è veloce e scattante. È di solito pure competitivo,
per voglia di esibirsi e potersi poi vantare della prestazione raggiunta.
Spesso funziona molto bene durante l’adolescenza e l’età
giovanile, poi ha bisogno di essere mantenuto in allenamento per restare
in piena efficienza. Altrimenti la voglia di agonismo si sposta in
altri settori della vita, non necessariamente sportivi, magari esercitandosi
nel demolire il rivale del momento con battutacce sarcastiche e taglienti.
Campione di sport giovanile in un settore gemellare, il tennis, fu
Andre Agassi.
(http://www.astro.com/astro-databank/Agassi,_Andre)
Se pure in teoria in Cancro Marte
è in una posizione infelice, all’atto pratico troviamo
spessissimo eccellenti atleti, nel calcio ma non solo. Di solito non
sono campioni di dispendio energetico, ma sono molto bravi nello spiazzare
l’avversario, impiegando l’emotività e l’intuito
lunare. Possono poi arrivare alla violenza, se un rivale di campo
insulta la mamma o qualcuno di famiglia, come accadde a Zidane che
stese Materazzi con una testata allo stomaco, parte anatomica propria
del Cancro. (http://www.astro.com/astro-databank/Zidane,_Zinedine)
Il Leone non è competitivo perché si
considera superiore al suo prossimo, e nemmeno Marte nel segno ha
voglia di perdere energie confrontandosi con creature inferiori. Se
però l’insieme del tema natale lo inclina all’agonismo,
impossibile che prenda in considerazione di essere il secondo nella
sua categoria, impiegando a tal scopo un’energia e una volontà
davvero notevoli, come la campionessa di tennis Serena Williams, una
spalla sopra tutte le altre avversarie. (http://www.astro.com/astro-databank/Williams,_Serena)
Il muscolo del Marte in Vergine è rifinito,
come mi disse un’amante del genere. Se nasce mingherlino può
però rafforzarsi per mezzo di un allenamento costante e regolare,
fino a risultare perfetto nella forma e funzionale in caso di competizione,
come una macchina da guerra. Se nasce già efficiente e tonico,
cerca di conservarsi tale allenandosi con regolarità. Probabile
che tra gli amanti della palestra siano tanti i Marte di questo tipo.
Se si impegna nell’agonismo, programma con metodo quasi scientifico
i risultati da ottenere, come accadde al campionissimo Carl Lewis.
(http://www.astro.com/astro-databank/Lewis,_Carl)
Pur essendo in esilio, Marte in Bilancia
è tutt’altro che immune dalla passione per l’attività
sportiva. Preferisce però di solito quella in gruppo o in coppia,
impiegando a tale scopo gli input del segno che gli impongono di tenere
conto delle esigenze dell’altro. In questo caso l’unione
fa la forza e, se si trova il partner giusto, si possono ottenere
grandi risultati. Come accadde ad esempio ad Antonio Rossi, pluri
campione olimpico di canoa, ma in coppia. (http://www.astro.com/astro-databank/Rossi,_Antonio)
Al di là dei meriti sportivi, il bell’Antonio riusciva
a trasmettere un’immagine di bellezza virile. Il segno dona
la bellezza, Marte il testosterone.
Di tutt’altro stampo è Marte in Scorpione,
competitivo fin che si vuole ma senza darlo troppo a vedere, e amante
piuttosto delle sfide impossibili, in cui desidera sì vincere,
ma dopo aver superato ostacoli quasi impossibili. Non gliene frega
quindi nulla dello sport in sé e per sé, ma gli piace
quello dove si mette in gioco ogni istante, magari rischiando la vita
come nella formula Uno. Caso esemplare Michael Schumacher, capace
di vincere nelle situazioni più improbabili, andando poi a
inciampare in un sasso fatale. (http://www.astro.com/astro-databank/Schumacher,_Michael)
Al pianeta in Sagittario non importa invece nulla
della sfida al pericolo, forse perché ha in sé un ottimismo
talmente grande da pensare che tutto gli andrà sempre bene.
È un Marte dalle tante energie, e ama inoltre viaggiare. Grazie
a questo, se arriva a livelli professionistici, apprezza ancor di
più le trasferte lontano, se possibile all’estero. Se
non lo fa di mestiere, amerà comunque spostarsi per i tornei
alla sua portata, si spera il più lontano possibile. Esempio
tipico è l’imponente nuotatore Ian Thorpe. (http://www.astro.com/astro-databank/Thorpe,_Ian)
In Capricorno Marte preferisce le
lunghe distanze in caso di corsa o, se si tratta di altre discipline,
uno sport in cui possa usare la forza in maniera ragionata, come ad
esempio il sollevamento pesi o il lancio del disco. Ha una muscolatura
pesante, massiccia, spesso con natiche sode e una schiena robusta,
capaci di trasmettere intorno a sé un’immagine di potenza.
Pratica sport in cui può eccellere, come accade ad Usain Bolt
che, nonostante sia un velocista, non ha mai trovato autentici rivali
sul suo cammino. (http://www.astro.com/astro-databank/Bolt,_Usain)
Di rado Marte in Aquario ha un surplus energetico
da sfogare in un’attività sportiva qualsiasi. Se lo fa
è perché si diverte o perché riesce a farne una
professione. Spesso ottimizzando gli sforzi e gli allenamenti per
ottenere la maggior resa con il minor dispendio di fatica. Non vede
poi gli altri atleti come rivali che ti insidino il primato, ma come
concorrenti da fregare, senza far loro troppo male o senza far vedere
all’arbitro eventuali trucchetti o scorrettezze. Sportivo a
volte per caso, si fa notare per la diversità o la stravaganza,
come nel caso dell’unico e irripetibile Valentino Rossi, secco
come un chiodo ma funzionale per lo sport che pratica. (http://www.astro.com/astro-databank/Rossi,_Valentino)
Il pianeta in Pesci infine è tutto genio e
sregolatezza. Insofferente ad allenamenti costanti e ripetitivi, riesce
però a mettere in pratica miracoli sportivi, a volte stupendosi
lui per primo del risultato ottenuto. Dal muscolo a volte sfuggente
come quello di una creatura del mare, può essere ottimo nello
spiazzare gli avversari per una mentalità del tutto atipica,
difficile da decifrare. A volte confida però troppo nei miracoli
e non sa arginare la forza bruta dei competitori. Può essere
indicato poi per gli sport in cui si usano i piedi o sia necessaria
una dose di incoscienza. Come nella Formula Uno, dove dette grande
prova di sé Nicki Lauda. (http://www.astro.com/astro-databank/Lauda,_Niki)
Veniamo ora alla posizione del pianeta nelle case,
come sempre più indicative di dell’ambito in cui viene
esercitata una certa attività più che delle sue caratteristiche
di base.
In prima Marte dà la tendenza, voglia e necessità
di competere con il prossimo. A volte con modalità sportive,
altre lottando senza l’impiego di bicipiti e deltoidi, ma con
una grande dose di forza interiore. Più che una tipologia muscolare
si ha quindi una reattività molto accesa, pronta a scattare
per la voglia di affermarsi al minimo cenno di provocazione e senza
bisogno di un apporto esterno. Se ci si dedica allo sport lo si fa
in primo luogo per soddisfare le esigenze dell’Io, magari scaricando
e regolando un surplus energetico. Quasi mai riuscendo però
ad estirpare del tutto diffidenza e voglia di farsi valere sugli altri.
Come si potrebbe? È un’esigenza fondamentale dell’Io,
una paranoia paradossalmente dai valori positivi per reggere la personalità
di tutti noi.
In seconda Marte fa palestra per mostrare un pettorale
possente o una chiappa tonica, e farli fotografare. Apparato muscolare
usato soprattutto per istinto difensivo, e quindi potrebbe dare una
predilezione per le arti marziali orientali o per tutte le discipline
che in qualche modo risultano di protezione e non di solo attacco.
In alternativa può dare la vocazione per fare la guardia giurata,
in difesa delle proprietà proprie e altrui.
Marte in terza può dare un’adolescenza
sportiva, o fratelli impegnati in qualche disciplina agonistica. Lo
sport praticato è spesso legato al movimento, e sono quindi
favorite le gare di velocità, grazie a una muscolatura agile
e reattiva. La voglia di giocare propria della casa favorisce l’agonismo,
come pure un pizzico di protagonismo sempre utile nell’affrontare
una competizione di qualsiasi tipo. Il rischio può essere una
certa incostanza per troppi interessi capaci di distrarre il soggetto.
Come il Marte in seconda, quello in quarta
non è particolarmente portato all’attività sportiva,
come pure non suggerisce una muscolatura particolare. Anzi la rende
un po’ fiacca per una tendenziale pigrizia, il contrario di
quanto vuole appunto il muscolo per dare il suo meglio. A volte può
dare chi è entrato in ambiente sportivo perché qualcuno
di famiglia già praticava una disciplina e si sono seguite
le sue impronte. In linea di massima il muscolo è però
pronto soprattutto a difendersi. L’attaccare risulta faticoso.
Marte in quinta di solito non ha disciplina sufficiente
per dedicarsi con costanza a un’attività sportiva. Ha
spesso energia in eccesso ma non gli interessa troppo competere con
il mondo e i suoi abitanti. Vuole soprattutto esprimere la sua carica
vitale in cui il prossimo non è contemplato o lo è in
minima parte. Appare quindi adatto per le imprese estreme o uniche,
come una traversata in skateboard del deserto, meno per le discipline
di gruppo, salvo un forte supporto di Saturno o dei segni saturnini.
La muscolatura può essere potente e a volte massiccia, salvo
che le indicazioni genetiche vadano in altra direzione.
Marte in sesta è invece regolare e metodico,
tanto da favorire anzitutto l’attività in palestra, spesso
adeguandosi ai ritmi di una macchina che scandisce tempi o suggerisce
il carico di lavoro. Allo stesso modo è molto apprezzata l’attività
di gruppo, in cui un istruttore coordina numerose persone che dovrebbero
compiere movimenti e sforzi simili. Il risultato di tanta costante
fatica è la “rifinitura” del muscolo, ossia il
portarlo alla sua massima efficienza e forma migliore. Se dalla palestra
si passa poi allo sport, lo si pratica con costanza e rigore, a volte
arrivando a farne un vero e proprio lavoro, spesso con uno spiccato
senso di appartenenza al gruppo di cui si fa parte.
In settima, Marte può favorire l’agonismo,
perché si avverte l’altro da sé come una potenziale
minaccia. Il concentrarsi però troppo sulla rivalità
può favorire i riflessi – ma non è detto riesca
a farlo sempre – mentre non aiuta troppo nello sviluppare le
proprie potenzialità. Il supporto di un nemico, vero o immaginario,
attiva infatti la voglia o necessità di competere, ma non dà
lo sportivo puro, quello che ogni mattina esce in strada - qualsiasi
tempo faccia - e si fa qualche chilometro di corsa. Per la cosignificanza
con la Bilancia, il muscolo può essere armonioso, a volte leggero
altre più solido, salvo come sempre i casi in cui la genetica
spinga in altre direzioni.
Marte in ottava non esibisce il muscolo. Se mai lo
occulta, tenendolo pronto per l’attacco. Non ama però
l’agonismo esibito e plateale, preferisce le sfide sotterranee,
le competizioni in cui non si usa solo la forza bruta ma è
necessaria pure l’intelligenza, l’astuzia, il coraggio.
Quindi una partita a calcetto gli sembra uno sforzo inutile e noioso,
mentre gli sport estremi lo divertono molto di più. Oppure
è in grado di compiere imprese all’apparenza impossibili,
come accadde al primatista del mondo nei 200 metri stile libero ma
outsider Pietro Mennea. (http://www.astro.com/astro-databank/Mennea,_Pietro)
Non ci sono poi particolari caratteristiche per la muscolatura, anche
se spesso è minuta o agile, e quasi sempre viene usata con
grande velocità se necessario.
Il Marte in nona è una delle posizioni planetarie
in cui si pratica sport naturalmente, anche per il gusto di muoversi
e di conquistare o allargarsi nel mondo circostante. Ama correre,
non solo per arrivare primo quanto piuttosto per correre lontano.
In atletica leggera preferisce quindi il mezzofondo alle distanze
brevi. Non ci sono in realtà preclusioni per il tipo di attività
sportiva prescelta, l’importante è agire. Spesso con
un sano spirito olimpico, perché se è vero che ogni
sportivo vorrebbe eccellere nella sua disciplina, per il Marte in
nona ha più valore non partecipare ma godere dell’attività
sportiva. Spesso spostandosi in zone lontane dalla propria residenza,
a volte anche per seguire la squadra del cuore non importa di quale
sport, magari con trasferte all’estero. La muscolatura è
spesso pesante e può dare un’alta statura.
In decima Marte non si accontenta
di partecipare, vuole vincere, altrimenti si dedica ad altro. La lucidità
di solito non gli manca e si prepara con rigore al risultato a cui
mira, facendo in modo di dominare gli avversari e di non essere costretto
a inseguirli con affanno. Non gradisce inoltre le attività
agonistiche in cui sia necessaria la leggerezza, fisica e di movimento.
Per fare un esempio, se fa corsa preferisce le lunghe distanze, o
se si dedica alle distanze brevi, prima fa in modo di avere un fisico
da culturista, come accade ad esempio a chi corre i cento metri in
tempi recenti. È adatto quindi al sollevamento pesi, sia in
senso materiale sia sul piano della metafora.
In teoria Marte in undicesima non è particolarmente
attirato dagli sport, eppure può avvalersi dell’apporto
di Saturno e Urano signori del cosignificante Aquario. Così,
pur non amando gli sforzi inutili, può indirizzare le energie
a un’attività fisica regolare e costante, magari impiegata
per superare insicurezze interiori, come accadde ad esempio al gigante
fragile Ian Thorpe, ai massimi livelli del suo sport, ma spesso insicuro
anche perché in un primo momento non capace di accettare la
sua omosessualità. La muscolatura può essere varia,
e si può praticar lo sport per cui il fisico è più
portato.
Al Marte in dodicesima in teoria dello sport e dei
muscoli non importa nulla ma proprio nulla. In qualche raro caso usano
però l’agonismo per sconfiggere certe paure interiori
(di non importa quale tipo) e lo scontro con un rivale può
servire a sminuire e ridimensionare i conflitti con se stessi. Oppure,
ci può essere la tendenza a cimentarsi per raggiungere i limiti
estremi del proprio corpo o del mondo, magari con una navigazione
in solitario. I muscoli non hanno di solito una conformazione precisa,
ma possono essere adattabili o mutevoli nel corso della vita, giusto
per rispondere con efficienza alle tante traversie disseminate sul
cammino dell’esistenza.
Gli aspetti di Marte con gli altri pianeti possono
amplificare o ridurre molto le sue potenzialità. Rispetto agli
aspetti positivi o negativi, non è detto che accentuino o spengano
in automatico l’aggressività che può incanalarsi
nell’agonismo. Possono dare piuttosto la voglia di arrivare
al primato per eccesso di sicurezza o di insicurezza. Paradossalmente
il risultato non cambia.
Rapporti
armonici di Marte col Sole danno di certo una personalità
aggressiva, e ben lieta di competere e rivaleggiare con il prossimo.
In certi casi arrivando all’agonismo vero e proprio, inevitabile
tappa per dare fondo alla voglia di dare lustro all’Io e sconfiggere
gli altri, anche in un banale e non professionistico torneo di calcetto.
Non conferisce forme particolari alla muscolatura quanto piuttosto
la tendenza a reagire anche con uno scatto dei deltoidi, bicipiti,
tricipiti e non so che altro. Qualche volta usandoli per competere
contro i rivali sportivi, altre solo per dire il fatto suo al panettiere,
al benzinaio o al malcapitato che ti capita a tiro. Aspetti negativi
non favoriscono né la muscolatura né l’attività
sportiva ma è pure possibile che, per compensare l’evidente
carenza dei valori dei due pianeti, soprattutto se intervengono sostegni
planetari di altro tipo, ci si dedichi con accanimento compensatorio
allo sport. A furia di esercizi, anche un fisico non particolarmente
portato all’attività ginnica acquista un aspetto più
tonico, a volte pure troppo, come certi culturisti che si pompano
per far tacere un tarlo interiore.
In aspetto positivo con la Luna Marte non dà
particolari indicazioni rispetto alla muscolatura. In teoria non è
favorita una struttura fisica pesante, ma la Luna potrebbe dare la
tendenza a gonfiarsi tramite esercizio o sostanze ad hoc, senza però
incidere stabilmente sulla struttura muscolare. Ossia, se ti eserciti
e ti pompi hai un fisicone, se stai seduto sul divano ti rammollisci,
forse un po’ più che con le altre combinazioni planetarie.
Nell’agonismo c’è poi una forte componente emotiva,
e si funziona al meglio quando riesci a contenere la mutevolezza umorale,
o riesci a incanalarla in un sano agonismo. Con aspetti negativi non
hai una muscolatura tipica, tranne quella concessa dalle caratteristiche
genetiche. Quanto alla competitività, possono esserci atteggiamenti
un po’ isterici e poco razionali per la difficoltà a
riconoscere le reali caratteristiche del potenziale concorrente, spesso
vedendolo più forte di quel che è, e impiegando perciò
un’energia superiore a quella necessaria.
Congiunzioni, sestili e trigoni con Mercurio creano
un fisico agile e competitivo. A volte si pratica sport sin dall’adolescenza,
oppure possono essere i fratelli a bazzicare con costanza palestre,
velodromi o ring di boxe. La modalità di agonismo è
agile e scattante, ci si può infiammare in un attimo, fare
una corsetta di cento metri per poi dedicarsi ad altro. Può
esserci infatti una volontà intermittente nell’allenarsi
a causa di troppe distrazioni, ma quando si gareggia le prestazioni
sono assicurate, almeno per la prontezza di riflessi. Quadrati e opposizioni
danno invece soprattutto reazioni incostanti e in teoria non favoriscono
grandi prestazioni sportive. Se pure i riflessi non risultano naturali,
l’implicita diffidenza nei rapporti umani può però
aiutare a stare sempre sul chi vive, non facendosi quindi fregare
da un avversario al traguardo perché non ti sei accorto della
sua rimonta. Va pure detto però che stare troppo sul chi vive
non è il massimo per lo sfruttamento delle proprie potenzialità
energetiche e combattive.
Rapporti positivi con Venere danno
in teoria una bella muscolatura o un certo apprezzamento dei muscoli
propri e altrui. Sommandosi e confondendosi infatti un simbolo del
maschile e uno del femminile il soggetto ha un po’ di confusione
interiore rispetto ai propri ruoli, psicologici o sessuali. O almeno
l’atteggiamento appare ambiguo per l’osservatore esterno
abituato a distinguere tra Marte e Venere. Spesso l’influsso
di quest’ultima immette nell’attività fisica una
certa dose di pigrizia, e all’istante si ridimensiona perciò
la voglia e la possibilità di raggiungere risultati agonistici
strepitosi. Marte ha infatti bisogno di essere pungolato e disciplinato
per dare il suo meglio, ma le eccezioni sono sempre possibili. Rapporti
negativi possono invece spingere all’attività sportiva
magari perché non piace il proprio fisico. Una certa incontentabilità
in questo campo potrà esserci sempre, ma può rappresentare
la molla capace di spingere il soggetto a migliorarsi sempre di più,
magari facendolo trasformare in culturista, sollevatore di pesi o
qualcosa di simile. Anche lo sport può essere praticato e perseguito
con maniacalità per risolvere il fatto che per altri versi
non ci si piace troppo.
Come per gli aspetti armonici con Venere, anche quelli con Giove
non inducono Marte a gareggiare in tutti i campi e settori, in primis
l’ambito sportivo. Il pianeta rosso si afferma infatti soprattutto
con la parola, e non ha bisogno di menar sberle o pugni per convincere
il suo prossimo. Allo stesso modo la muscolatura si fa morbida, anche
perché spesso si è buone forchette, e si gusta un boccone
alla volta, concedendosi una digestione lenta, quella capace di far
accumulare chili. Gli aspetti disarmonici creano invece quelle tensioni
di fondo, spesso inconsapevoli anche al soggetto, capaci di instillare
la voglia di competizione. Come esortava Steve Jobs, “Stay hungry.
Stay foolish.” La lesione tra Giove e Marte rende affamati,
condizione molto utile per chi si mette in competizione con altri
sportivi, e vuole salire sul podio. Quanto alla muscolatura, può
essere esile come pure poco definita.
Il contrario di quello che accade con congiunzioni, sestili e trigoni
tra Marte e Saturno, tipici di deltoidi, pettorali,
glutei e altro ancora saldi e possenti, in qualche caso quasi rocciosi.
Una struttura fisica di questo tipo indirizza ad attività sportive
dove sia necessaria una grande forza o resistenza, in cui si impiega
più l’intelligenza che lo spreco energetico. La maratona
è più indicata dei cento metri, il sollevamento pesi
più della ginnastica artistica. Quadrati e opposizioni danno
soprattutto un cattivo o incostante uso della forza, potenza fisica
indispensabile per ogni prestazione o attività sportiva che
si rispetti. Come spesso accade, la lesione del pianeta può
dare però la fissa di superare i propri limiti, magari gestendoli
con scarsa razionalità, ma non consentendo nemmeno di fermarsi
perché si è raggiunto quanto si vuole.
Rapporti positivi tra Marte e Urano
danno di solito l’efficienza anche corporea, dove ogni muscolo
è al posto suo pronto a svolgere il compito che gli compete.
Non è detto che si abbia un corpo da statua greca, ma anche
se gli adduttori o gli addominali hanno una forma imperfetta, ricevono
dal cervello l’ordine giusto e lo trasmettono bene alla parte
del corpo interessata. Non è detto che i risultati sportivi
siano eccellenti, ma in qualche caso sì, come per la macchina
da sport Carl Lewis. Rapporti negativi si traducono spesso in una
discontinuità nell’attività sportiva. A volte
si sente un’eccessiva voglia di fare e ci si iscrive a tre palestre
in contemporanea, altre si passano mesi e mesi senza esercitarsi.
A volte capitano poi reali incidenti fisici capaci di costringerti
a un’immobilità forzata per risistemare un arto rotto
o per curare una tendinite. In altri casi, pur non essendoci momenti
di interruzione dell’attività, occorre molto più
sforzo e allenamento per ottenere un risultato continuativo e accettabile.
Rapporti armoniosi tra Marte e Nettuno possono dare
muscoli sguscianti e allungati, adatti a sport marini o che si esercitano
in ambienti atipici. La competitività è scarsa, e si
accende soprattutto se si pensa che l’avversario abbia una fede
diversa dalla propria, anche se si trattasse solo di quella calcistica.
Allora si parte per la guerra di religione, e una gara sportiva può
essere un ottimo surrogato di una battaglia reale. In fondo anche
i giochi di ruolo hanno la funzione di placare la sete di sangue di
parte dell’umanità. Rapporti disarmonici creano invece
spesso il timore di ricevere attacchi, o un sottofondo di paranoia
capace di far vivere il prossimo come una minaccia. Se si riesce a
praticare una qualche forma di sport spesso si scaricano queste fissazioni,
con gran benessere della salute mentale, oltre a quella fisica, implicita
in ogni attività. Peccato che spesso si stenti a sfogarsi in
questo modo.
Aspetti positivi con Plutone danno una grande energia,
sfogata però più spesso in altre attività, si
tratti di sesso o affermazione dell’Io. In questo ambito può
rientrarci pure lo sport, ma non diventa di solito sostitutivo per
una virilità dubbiosa (per gli uomini) o un mezzo per sostituire
gli uomini sessualmente inetti che a volte si incontrano (per le donne).
Se comunque si pratica una qualche forma di attività agonistica,
la si fa con la convinzione o possibilità di farcela, non con
la voglia di cimentarsi a tutti i costi per mettersi alla prova. Discorso
opposto vale ovviamente per gli aspetti negativi. In questo caso o
non si è sicuri dei propri mezzi o sono effettivamente carenti.
Raro che si tratti di veri perdenti, ma di insoddisfatti di quanto
ottengono sì. Anche in questo caso a volte ci si rifugia nel
culturismo per trovare rassicurazioni sulle proprie debolezze. O nello
sport, praticato o seguito dagli spalti, ma con un sottofondo di perpetua
polemica perché per sentirsi in pace con se stessi e con l’attività
sportiva bisognerebbe spostare uno dei due pianeti. Basta invece assistere
a una qualsiasi partita di calcio per capire che un sacco di persone
possiede questi aspetti, o altri analoghi.
Se Marte è infine isolato, il rapporto con
lo sport e l’agonismo in generale è intermittente. Se
transiti particolari stimolano il pianeta ci si dedica magari con
impegno ma, a transito passato, l’attività fisica torna
in soffitta. Salvo momenti in cui si avverte l’esigenza di primeggiare
sugli altri, o ci si ricorda di avere un corpo che necessita di allenamento
e si cerca di recuperare il tempo perduto, per tornare poi alla modalità
consueta.
N.d.A. : Alcune delle riflessioni riportate nell’articolo sono
ricavate da discussioni e indagini sull’argomento nel mio gruppo
Facebook Rotte e approdi 2,
da me creato e gestito.
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MANUALE
COMPLETO DI ASTROLOGIA - VOLUME QUARTO
I PIANETI - I RAPPORTI TRA I PIANETI
L'INTERPRETAZIONE DEL TEMA NATALE
Disponibile in libreria e negli store on line
E quattro! In perfetto orario rispetto alla tabella di marcia, ecco il quarto volume del Manuale completo di astrologia.
Con questo volume del Manuale completo di astrologia siamo arrivati al quarto capitolo, dedicato ai pianeti, ai rapporti tra pianeti e all’interpretazione del tema natale. Un libro ricco di concetti, informazioni e storie di persone, celebri o comuni, in grado di fornire al lettore ogni chiave per “decodificare” i simboli planetari e comprendere al meglio la nostra vita. Non bisogna essere geni o veggenti per farlo, ma va capito davvero il linguaggio degli astri. Un’ulteriore, fondamentale tappa nel percorso della conoscenza astrologica, partendo da quanto già teorizzarono gli antichi, passando attraverso la rielaborazione critica e geniale operata nel secolo scorso da Lisa Morpurgo, infarcita infine dalle più recenti scoperte della psicologia e delle neuroscienze, da tanta ironia e dalla voglia di non dimenticare mai il buon senso, indispensabile per interpretare la vita delle persone grazie ai massimi sistemi astrologici.
Lo si trova in tutti gli store on line o nelle principali librerie. Da non perdere e da leggere, se possibile, insieme ai volumi precedenti per avere un panorama completo dell'astrologia.
Qui il link per acquistare il libro direttamente su Amazon.
https://www.amazon.it/s?i=stripbooks&rh=p_27%3AMassimo+Michelini&ref=dp_byline_sr_book_1
Per informazioni:
maxmicmax3@gmail.com o edizionigagliano@gmail.com
1
http://www.astrologiainlinea.it/astro_magazine/articoli/astromagazine_dett_articolo.asp?ID=1113
2
https://www.facebook.com/groups/198516613553915/
massimomichelini1@virgilio1.it
1/08/2016