LA ROTTA DI ULISSE

 


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Dizionario astrologico delle emozioni e dei sentimenti

Ottava puntata

Amore di figlia (e mammà)

di Massimo Michelini

Dell’affetto per i genitori verso i figli, e viceversa, un tempo non importava nulla a nessuno o quasi.
I figli si facevano perché andavano fatti, e Freud non era ancora giunto all’orizzonte a complicare tutto quanto con le sue elucubrazioni intellettuali, altrimenti dette seghe mentali, se viste secondo un’ottica terra terra. C’era inoltre a livello culturale, sociale e storico una rigida separazione tra i compiti del padre e quelli della madre, come pure vigeva una netta e dichiarata differenza tra l’educazione del maschio e quella della femmina. Tutto era a favore del maschio, a cui spettava il potere politico ed economico, mentre la femmina doveva scodellare figli, più numerosi possibile perché il tasso di mortalità infantile era talmente alto che, per stare sicuri di avere un erede, dovevi mettere al mondo tanti piccini sperando ne sopravvivesse almeno uno, ovviamente meglio se maschio.
Separati dalle concezioni correnti di allora l’educazione e i ruoli del maschio e della femmina, alla madre spettava insegnare e trasmettere a una figlia femmina il compito di accudire, di sacrificarsi, di far crescere dentro di sé e trasmettere gli insegnamenti che un tempo aveva ricevuto a sua volta. Alla figlia spiegava come cucinare, diceva che doveva obbedire al marito, doveva proteggere, nutrire e far crescere i figli, con tutte le inevitabili eccezioni del caso. La madre vedeva nella figlia una proiezione di sé, come direbbero gli psicanalisti, riversando su di lei eventuali sogni non realizzati o, al contrario, cercando di ostacolarla nella speranza che non la superasse. Del resto, accade lo stesso tra padre e figli maschi, dove c’è chi tenta di castrarli mentre altri auspicano che centrino gli obiettivi che loro non hanno raggiunto.
Su base biologica che non sempre corrisponde all’identità psichica della persona, alla donna spetta il compito di portare in sé le nuove creature, mentre al maschio è riservato il rapporto con l’esterno, in analogia con gli organi genitali di entrambi i sessi. Che, nel caso dell’uomo, sono rivolti fuori, nel caso della femmina sono interni. Ribadisco, non si scambi questa evidenza con obblighi di ruolo o, peggio ancora, di un destino di dominanza o sottomissione. Sto parlando di tendenze, sia chiaro.
Aggiungo inoltre che la specie umana è caratterizzata dal provare forti sentimenti, non importa se positivi o negativi. I sentimenti influiscono e determinano gran parte del nostro modo d’essere. Così se come diceva una retorica canzone degli Anni Cinquanta del secolo scorso “Son tutte belle le mamme del mondo”, bisogna poi appurare se una mamma è davvero avvenente e affettuosa e se la figlia la ritiene tale, se la riverisce o la idolatra o si mette in competizione.

In questo articolo di dicembre vediamo di capire allora attraverso l’aiuto dell’astrologia come può essere l’affetto di una figlia femmina verso la madre. Sentimento notoriamente complesso perché nel rapporto tra madre e figlia non si parla solo dell’amore ricevuto ma anche dell’identificazione rispetto al proprio essere donna, dovendo confrontarsi con un modello spesso normale e sereno, altre ancora irraggiungibile, altre devastante. Perché se nella maggior parte dei casi la madre è una persona comune nel senso migliore del termine, con pregi e difetti, in qualche caso i difetti o tare sono più opprimenti di un macigno, in altri il modello materno è insuperabile. È il caso delle figlie di donne famose perché piene di talento, belle, intelligenti o grandi manager, non importa in quale settore brillino.
Se sei donna quindi devi passare dal raffronto con quella figura, compresi i tragici casi in cui la madre è morta durante il parto e la figlia non ha quindi potuto conoscerla. In queste eventualità, per necessità di cose, si avrà l’idealizzazione della figura materna, inevitabile perché non la si è potuta conoscere.
Per capire questo tipo di rapporto tra figlia e madre vanno analizzati soprattutto la Luna, simbolo della madre ma anche della propria femminilità, cercando di capire come si esplica dal segno, dalla casa e dal rapporto con gli altri pianeti, e Mercurio, inteso come il proprio essere figli. Non dimenticando poi che una donna potrà a sua volta diventare madre e ripetere il modello ricevuto, oppure cercarne uno suo proprio.
Senza fare retorica, penso che forse solo una figlia possa davvero descrivere in profondità il rapporto con la propria madre. Ciò nonostante, quasi sempre resta un sottofondo di non detto, di incompreso o di indicibile, proprio come la Luna che, come regina delle emozioni, non si lascia mai descrivere e afferrare del tutto. Regina della notte e dei liquidi, che si insinuano ovunque permeando il nostro modo di essere, a volte non facendolo percepire nella sua interezza proprio per l’inafferrabilità e mutabilità del sentimento.

Come donna, ogni figlia diventata adulta ha il modello interiore della propria genitrice che spesso tenta di ricalcare e che comunque le dà il suo imprinting femminile.

Perché nel suo tema natale la Luna è sua madre ma anche lei stessa. Così, per dirla in due parole, una Luna in Ariete dà un modo d’essere emotivamente impulsivo e la tendenza ad assumere il comando, pur rispettando più o meno coscientemente il ruolo del maschio nella società e in famiglia.
In Toro dà un modo d’essere semplice e rassicurante, in cui la sicurezza materiale ha un ruolo fondamentale e si ha il bisogno di tenere alla larga tutto quello che potrebbe creare inquietudine.
In Gemelli non si riesce a non essere cerebrali e mondani, rifuggendo l’idea di invecchiare e di non essere al passo con le novità dei tempi.
In Cancro si ha nostalgia perpetua della protezione dell’infanzia, sia che si sia davvero ricevuta sia che invece la madre fosse distratta e pensasse solo ai suoi comodi.
In Leone quasi sempre alla base c’è una madre ingombrante, che risplende di tanta luce che oscura quella della figlia, che cerca in ogni modo di eguagliarla ma non sempre ci riuscirà.
In Vergine troviamo una madre attenta alle questioni pratiche, forse piena di complessi o sensi d’inferiorità. Insegna soprattutto a non volare troppo alto, magari stentando a manifestare le proprie emozioni o sentimenti.

In Bilancia abbiamo una madre giudicante e attenta alla forma che insegna le buone maniere e il rispetto delle convenzioni sociali. Una sorta di giudice interiore, a volte vissuta come una guida, altre come chi soppesa ogni tuo gesto per dirti se stai facendo bene oppure no.

Con una Luna in Scorpione troviamo una madre complicata e oscura, che il soggetto se ne renda conto oppure no. Portatrice di un’emotività potente che non si manifesta del tutto, quasi sempre agli altri ma spesso anche a chi la possiede, presenta un modello femminile dove la tranquillità è una meta non contemplata.
Se invece è in Sagittario incontriamo spesso una madre ottimista, ingenua, a volte avventurosa, che viene da lontano oppure ha la tendenza a spiegarti il senso della vita, quando deve farlo e anche quando sarebbe il caso di starsene zitta. Per sua fortuna tende a vedere sempre tutto risolvibile.

In Capricorno troviamo spesso una madre dura, pratica, molto concentrata sul lavoro o sulla realizzazione del proprio successo, di rado capace di concedere carezze e tenerezze, ma portata ad emancipare la figlia appena possibile.
Tendenza comune alla Luna in Aquario, che non avrebbe una gran propensione a diventare madre ma, se i casi della vita la spingono ad esserlo, si pone verso la figlia come un’amica, magari più esperta perché è nata prima. Non è capace di contemplare una prolungata attenzione verso la prole, le sembrano più interessanti i corsi di yoga. La Luna in Pesci, infine, crea quel singolare fenomeno grazie al quale la figlia si preoccupa per la madre, in qualche modo invertendo l’ordine naturale delle cose in cui è l’adulto a occuparsi del bambino, e non viceversa. Iperemotiva ed eccessivamente sensibile, preferisce il mondo delle fantasie e dei sentimenti a quello reale.

Con un DNA astrologico di questo tipo, di certo semplificato in questa breve esposizione perché ho dovuto trascurare il pianeta nelle case e i rapporti con gli altri pianeti, una donna tende a ripetere quello che ha vissuto, che le è stato trasmesso, che ha assorbito. Ovviamente non dimenticando mai che la madre ha un tema natale diverso dal suo. Ciascuna ragazza però – e gli uomini agiscono in maniera speculare col padre – porta avanti l’immagine della madre che ha dentro. A volte amata, altre solo un peso, una zavorra, una condanna insopportabile.
Per individuare come e perché la vivrà in un certo modo bisogna analizzare l’intero tema natale, concentrandosi anche su Mercurio, che indica il proprio modo di essere figlia. O meglio, dalla sua analisi non è escluso nemmeno il rapporto con il padre, perché Mercurio riguarda la relazione con entrambi i genitori.
Quindi, anche grazie alla Luna e a Mercurio, una donna “reincarna”, astrologicamente, il modo d’essere della madre, compresi i risvolti sentimentali del loro rapporto.
Passiamo agli esempi, le storie di vita vissuta aiutano sempre a capire. Iniziando con un personaggio di cronaca di cui si è parlato tanto e male, anche in virtù del rapporto simbiotico con la madre, la celeberrima e criticatissima Wanna Marchi.
Stefania Nobile
è Scorpione ascendente Aquario, con Giove in Toro, pianeta dei soldi, opposto a Sole e Nettuno, che di certo l’ha resa assetata di denaro, come lei stessa ha dichiarato in tutta onestà. Nel suo tema poi, un Marte in Vergine solo leso in settima casa la rende particolarmente aggressiva e suscettibile, mentre Giove in trigono a Plutone e Urano anch’essi in settima l’ha aiutata nell’attività di marketing televisivo, ma tutti sappiamo come è finita la vicenda. Al di là del caso di cronaca che ha suscitato un immenso clamore mediatico, anche grazie alla notorietà sua e della madre, mi interessa il rapporto con la famosa Wanna. Il tema testimonia che davvero non ci sono screzi, anzi. La Luna è congiunta a Eris in Ariete e seconda casa, in trigono a Mercurio in decima. A testimoniare una madre impulsiva ma anche generosa, con cui riesce a intendersi alla perfezione, che tenta di emulare ma che tutto sommato non la oscura, e le dà la sicurezza che la seconda casa esige. Come entrambe hanno dichiarato, vivono ancora insieme per la gran parte dell’anno e quando sono vicine dormono ancora nella stessa stanza, non per problemi economici ma per la necessità di rassicurazione reciproca. Senza scendere nel dettaglio di quanto hanno combinato alle spalle di sciagurati boccaloni, va detto che, se pur bello, forse il loro rapporto è “troppo”, almeno se visto dall’esterno.

Di tutt’altro tipo fu invece il rapporto di Isabella Rossellini con la madre, una delle attrici più famose del suo tempo, rimasta a buon titolo nella storia del cinema, Ingrid Bergman. Aggiungo che la Rossellini ha una gemella nata a pochi minuti di distanza, Isotta, che ha avuto una vita del tutto differente pur raggiungendo un buon successo nel suo lavoro, l’insegnamento universitario. La gemella più celebre, è noto, ha avuto una discreta carriera come attrice e ha avuto anche un grande notorietà come modella e testimonial di una delle più grandi ditte di cosmesi al mondo. Inoltre, ha realizzato documentari e molto altro, oltre ad avere sposato due dei più grandi registi contemporanei, Martin Scorsese e David Lynch. Quindi, la figura di sua madre non le è stata di intralcio, anzi le ha fornito in gran parte la cosiddetta base sicura. Nel suo tema natale la Luna è in Toro, congiunta a Giove in quinta casa, sestile a Mercurio e Urano tra settima e ottava casa, ma anche quadrata a Plutone. A quanto dice l’astrologia, il rapporto tra la Rossellini e la Bergman è stato in gran parte positivo, con un sottofondo però di insoddisfazione (il quadrato a Plutone) che forse spinge la Rossellini a non fermarsi mai con iniziative creative anche oltre i settant’anni. Del resto, pure la madre non smise mai di cimentarsi in sfide importanti.
Se i casi che ho ora citato vanno ascritti in gran parte alla categoria di sentimenti positivi, i prossimi due sono tutto il contrario.

Partiamo da un’anima inquieta e dolente, per sua stessa ammissione, Rosalinda Celentano. Va detto, per lei e per chiunque altro che, al di là di oggettive colpe, dovremmo cercare comunque di uscire dalle paludi di rapporti familiari complessi. Figlia di una donna bellissima, Claudia Mori, e di uno tra gli uomini più famosi d’Italia, Adriano Celentano, Rosalinda racconta di essere stata scoperta da adolescente dalla madre mentre baciava una ragazza. La Mori avrebbe avuto una reazione furibonda, di rifiuto. Da allora i rapporti con la famiglia furono molto difficili, anche se pare che in seguito la tensione si sia placata. Resta il fatto che la Celentano ha avuto un pesante passato da alcolista e con comportamenti autodistruttivi per sua stessa ammissione. Ora, dopo un tumore, pare che abbia trovato la serenità o almeno tenti di farlo. Nel suo tema la Luna è in un segno maschile, l’Ariete, mentre il Sole è in Cancro, segno femminile, congiunto a Marte e Venere, a indicare una confusione di fondo risponde all’identità anche sessuale. Una madre virile e un padre debole e umorale, verrebbe da dire. Aggiungiamo che Mercurio è in settima casa e quadra la Luna, a indicare la difficoltà di comunicazione con la figura materna. Anima inquieta e fragile, le auguro di riuscire a trovare pace anche rispetto ai ricordi del passato, se la sua forte componente Cancro glielo concede.
Se Rosalinda Celentano è stata forse schiacciata dal rapporto con la madre, la dj e conduttrice radiofonica Ema Stokholma ha avuto una genitrice forse anche peggiore, ma già da giovanissima ha avuto il coraggio di recidere i rapporti e di trovare una sua identità. Ma le ferite di quel rapporto doloroso le sono rimaste dentro, tanto che ha scritto un libro per liberarsi dal peso del passato. Figlia di una relazione non duratura tra un italiano e una donna bretone, entrambi figli dei fiori come si diceva allora, ben presto insieme al fratello subì la violenza della madre che, di tanto in tanto, selvaggiamente, li pestava per il loro bene, un paio di volte sfiorando la morte. A quindici anni fuggì di casa e si trasferì dal padre in Italia, dove rimase solo pochi mesi prima di andare a vivere da sola o con amici, come solo una Sagittario con Luna in Aquario avrebbe potuto fare. Nel suo tema la Luna in Aquario è in trigono a Marte e quadrata a Saturno, a testimoniare una madre fredda, irrazionale e violenta. Mercurio, il pianeta che indica anche il proprio essere figli, è quadrato a Marte, a ribadire che l’adolescente e il suo ruolo di figlia è stato tutt’altro che indolore. Ma le lesioni della Luna e di Mercurio l’hanno aiutata a uscire dalla palude di un rapporto con una madre impossibile. Non per nulla, in virtù di una Luna in Aquario, ha scelto di non essere madre, forse per non perpetrare gli stessi errori della genitrice.

Perché a volte bisogna spezzare la catena, mentre in altri casi tutto fila liscio come l’olio, che solo di tanto in tanto si increspa. In ogni relazione, anche la più positiva, non tutto può essere sempre idilliaco.

La vita e i rapporti con le persone care, specie quelli che ci hanno messo al mondo, sono complessi e nulla ha mai la sfumatura di un solo colore. L’importante è uscire dalle paludi se ci siamo finiti dentro. E gli astri possono indicare dove si nasconde l’insidia, se vogliamo trovarla.


Ci vediamo il mese prossimo, con l’anno nuovo, e sarà il turno dell’amore di un figlio maschio per la madre.

 

 

N.d.A. : Alcune delle riflessioni esposte nell’articolo sono ricavate da discussioni e indagini sull’argomento nel mio gruppo Rotte e approdi - Gruppo di astrologia dialettica morpurghiana1, da me creato e gestito.

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dicembre 2023


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