Marte,
i tanti modi di essere uomo
Parte
seconda, il pianeta nelle case e in rapporto agli altri pianeti
di
Massimo Michelini
Come abbiamo visto infinite volte, se un pianeta in
un segno indica il come – ossia la quantità e la qualità
di una certa sua peculiarità – la sua presenza in una
casa segnala il dove. Se analizziamo quindi Marte nella sua simbologia
di come un uomo si sente tale e cerca di realizzare il suo essere
vir di un certo tipo, capiamo dove vorrà penetrare con la sua
carica attiva. Per fare un esempio prima di scendere nel dettaglio,
un Marte in quarta scalderà i muscoli soprattutto in casa,
e gli importeranno poco i riconoscimenti esterni, come farebbe invece
se fosse capitato in decima.
La carica attiva, come ogni tipo di forza, implica una modalità
di azione ma pure una di reazione. Se premi un campanello troppo piano
non azionerai il pulsante che aziona il suono, e nessuno ti sentirà.
Se al contrario non stacchi il dito, i poveretti all’interno
dell’abitazione saranno costretti a turarsi le orecchie prima
di farti entrare. Così un Marte troppo impulsivo fa sentire
la sua presenza in un ampio raggio di azione, mentre uno poco consapevole
del suo potenziale si fa schiacciare.
La qualità del suo agire è spesso dettata dal segno
che lo ospita, ma pure dagli aspetti che il pianeta riceve, come vedremo
poi.
Il suo essere in una casa fa capire invece dove vuole manifestarsi
cazzuto (in senso letterale) oppure moscio (sempre in senso letterale).
Non dimentichiamo però che Marte influenza in modo forte, a
volte totalizzante, la psiche maschile e una sua ipotetica mancanza
di incisività può scatenare manifestazioni incontrollabili
violente, con conseguenze devastanti. Può farlo però
allo stesso modo per un eccesso di sicurezza, schiacciando gli ipotetici
avversari. Marte è al tempo stesso un pianeta semplice e complesso.
Elementare nelle sue manifestazioni di forza, può creare reazioni
distorte e subdole, soprattutto se nel tema natale del singolo c'è
un Plutone distorto.
Plutone, l’altro pianeta della virilità, quello che conserva
in sé i semi della fecondazione. A Marte spetta l’azione
diretta, mentre Plutone è la fonte prima e profonda del desiderio
maschile e del suo relazionarsi col mondo nel tentativo di lasciare
una traccia, una presenza, sentendosi vivi ma con il desiderio inconscio
di lasciare un segno di sé con un proprio atto creativo o erotico.
Come tanti soldatini, altra simbologia di Marte innata e indispensabile
per il genere umano, piaccia o non piaccia. Non ci si può infatti
appellare solo all’intelligenza, alla sensibilità o a
che altro, la carica attiva e violenta di Marte appartiene alla vita.
E ogni uomo, compreso il più effeminato, dovrà tenerne
conto, perché quello è il suo modello interiore nel
rapportarsi col mondo.
Veniamo alla posizione del pianeta nelle
case.
Con Marte in prima un uomo - ma spesso pure una donna
– si identifica con l’urgenza di primeggiare, in senso
letterale. Se con la posizione in decima vuole dominare, assorbendo
i valori Capricorno, quando è nel primo settore Marte ha la
fissa di arrivare primo al traguardo, battere l’avversario,
affermare il suo Io. Questo accade anche alle persone più estranee
all’aggressività per educazione e indole. Appena si mettono
al volante, tanto per fare un esempio facile, devono sbaragliare la
concorrenza, penetrare il mondo, usare il randello per tenere al loro
posto gli altri, coloro che potrebbero insidiare il primato. Marte
in prima è cosignificante dell’Ariete e, nella logica
dello Zodiaco ossia della vita, ha una delle sue sedi “appropriate”
in questa porzione di cielo. Non resta che prendere atto che si tratta
di un comportamento non solo normale ma paradossalmente giusto. L’uomo
col Marte in prima non può quindi consentirsi di arrivare secondo,
nemmeno se gareggia ipoteticamente con Usain Bolt. O almeno troverà
altri settori della vita in cui poter alzare le braccia in segno di
vittoria, se proprio non ce la fa in pista. In caso contrario sono
dolori, e può avere manifestazioni violente, perché
la carica vitale non ha ricevuto i riconoscimenti auspicati.
Di tutt’altra pasta è il maschio con Marte in seconda,
poco incline a guerreggiare con gli altri maschi salvo indicazioni
diverse nel tema natale. Molto attento all’aspetto fisico e
a dare un’immagine rassicurante di sé, lega la sua virilità
al capitale, al possesso, al mantenimento di un tenore di vita che
gli consenta di godere dei beni materiali della vita. A volte lottando
per ottenerli, altre non disdegnando di avere sicurezza anche grazie
a un ruolo da principe consorte. Nonostante la tendenziale paciosità,
sa diventare una iena se qualcuno mina le sue certezze, o tenta di
impossessarsi delle sue cose o affetti. Per evitare che succeda, si
circonda preventivamente di recinti alti e solidissimi per evitare
che entrino estranei, come le mura che si stanno erigendo in tanti
luoghi del mondo, per tenere alla larga i migranti, potenzialmente
pericolosi per la mentalità taurina.
Il Marte in terza si sente invece virile
se è al centro dell’attenzione dei suoi conoscenti. Questa
necessità gli nasce di solito nell’adolescenza, magari
partendo dalla cerchia di fratelli, cugini o vicini di casa, con cui
inizia a creare giochi competitivi, come è normale che sia
in quell’età. Superato il periodo dell’acne giovanile
gli resta comunque la necessità di dare esibizione muscolare
di sé, anche se non pratica sport. Vuole ottenere spazio, e
visibilità, a volte giocando a calcetto fino a novant’anni
(tende infatti a dimenticare lo scorrere degli anni), altre –
se poco incline allo sport - dispensando battute mordaci pur di tenere
incollata l’audience tra chi frequenta. Non gli basta
però un'ipotetica potenza virile (e il pianeta qui non dà
indicazioni precise in questo senso) ma vuole essere ammirato anche
per la brillantezza della sua mente. Se poi lo Zodiaco, i geni e l’ambiente
circostante limitano questa possibilità, può sempre
rifarsi esercitandosi col gossip, e sistemando i potenziali concorrenti
con una lingua più acuminata di un pugnale appena uscito dall’arrotino.
Il Marte in quarta somiglia
per certi versi a quello in seconda, ma a sua differenza non è
eccessivamente interessato alla sicurezza materiale. Vuole invece
essere il centro delle attenzioni affettive della famiglia, nei casi
peggiori esercitando forza o violenza per ottenere quanto desidera.
Poiché spesso tutti tendiamo a ripetere quanto abbiamo vissuto
nell’infanzia, non è escluso che alle basi di questo
atteggiamento ci sia un nucleo familiare in cui la comunicazione passava
attraverso la sopraffazione, fisica o sentimentale. Non dimentichiamo
infatti che altrettanto efficaci delle botte sono i ricatti affettivi.
Sia come sia, un uomo con questo Marte quasi mai è aggressivo
fuori casa, ma a volte lo è tra le pareti domestiche. Altre
ancora non riesce a comunicare i suoi disagi emotivi, accumulando
tensioni che stenta a sfogare, riuscendoci magari solo a seguito di
particolari stati emozionali. Salvo diverse indicazioni del tema natale,
di rado viene considerato dal mondo esterno una persona violenta.
E spesso non lo è davvero. Spesso, non sempre.
L’uomo con Marte in quinta non ragiona,
vive. Intendiamoci, mica sto parlando di cerebrolesi, ma di detentori
di una vitalità impulsiva e non ragionata, capace di incanalarsi
in attività sessuale (ci si augura per loro soddisfacente),
nello sport, non sempre praticato con costanza e regolarità,
e una voglia di divertirsi esplosiva e a volte discontinua. Il divertimento
è così un’esplosione di energia, non ragionata,
salvo un Saturno molto forte nel tema natale, o altri elementi frenanti.
L’uomo con questo Marte quindi è, non aspira ad essere.
Non cerca poi il primato ma spesso possiede l’ingenua convinzione
di essere unico nel suo genere. Di natura non necessariamente competitiva,
afferma la voglia di primato e supremazia propria del pianeta con
manifestazioni esagerate, tipo quelle di un’acrobata al circo
che non vede l'ora di esibirsi. Considerandosi spesso unico e inimitabile,
può essere un pericolo in macchina, non tanto per spirito competitivo
quanto perché tende a ignorare il suo prossimo, visto tutt’al
più come pubblico plaudente.
Tendenza invece del tutto estranea all’uomo con Marte in sesta che,
anziché unico, aspira a non uscire dalla norma, quell’indistinta
categoria umana capace di rassicurarlo. Se pratica sport, evenienza
tutt’altro che esclusa perché non può fare a meno
di avere un corpo in forma1, sceglie quelli più
popolari e li esercita con regolarità, come certi impiegati
che timbrano il cartellino in ufficio. Ossia usa metodo e disciplina
anche nell’essere un certo tipo di uomo, e di solito tende a
essere controllato in molte delle proprie manifestazioni. Magari guardando
con diffidenza chi va contro l’ordine stabilito, quello seguito
e applicato dalla massa, la gente normale. In qualche caso, soprattutto
se ci sono opposizioni a pianeti nell’opposta dodicesima casa,
possiamo trovare pure soggetti stravaganti, a volte molto. Si tratta
però di eccezioni, e quasi sempre pure loro sono così
per antitesi alla normalità, non per una reale diversità.
L’ansia di primato propria di Marte non spinge inoltre a voler
emergere. O meglio, Marte è pur sempre Marte ma in questa sede
non dà la voglia di essere primi attori. Piuttosto dà
chi ricopre al meglio delle sue possibilità un certo ruolo,
come potrebbe essere l’esemplare più riuscito di maschio
medio sulla piazza. Non il meglio e basta.
A differenza dell’uomo col pianeta in prima casa, che di solito
è maschio e basta, chi lo ha in settima ha
necessità costante di avere conferme sulla propria virilità.
Deve sentirsi uomo in rapporto con l’altro in generale, e quasi
sempre con l’altra in particolare. Con tutto quello che Marte
porta con sé in qualsiasi settore zodiacale si trovi. Ossia
competitività, diffidenza, esplosioni improvvise, un uso spesso
non ragionato della forza. Certo non accade a tutti e non in maniera
costante, ma la lite è presente nel DNA del soggetto, spesso
agendola in prima persona ma pure subendola. In entrambi i casi si
mettono comunque in moto meccanismi quasi mai consapevoli grazie ai
quali prima o poi il rapporto con il prossimo o con la partner si
surriscalda. In casi in cui Marte sia in segni saturnini o abbia rapporto
con il pianeta cambiano solo le modalità di esplosione, che
non saranno inattese e incontrollate. Nella psiche del soggetto è
comunque presente una competitività e diffidenza che prima
o poi si manifesta nel rapporto con il prossimo, relazioni affettive
comprese. Salvo quando il soggetto si trovi a vivere in una situazione
collettiva di tipo militare o sportivo a cui ha aderito. Se è
infatti soldato o atleta, scegliendo di esserlo, accetta le regole
del contratto implicito in quella adesione, senza metterle troppo
in discussione. Molto raro comunque che il rapporto con il prossimo
sia del tutto sereno, o almeno in maniera costante. Un’attività
ginnica regolare può essere un mezzo efficace per irreggimentare
eventuali eccessi o storture marziane
Con Marte in ottava molti uomini hanno
in sé un lato oscuro che non vogliono affatto rivelare, e in
certi casi stentano loro stessi a capire. Potenzialmente virili e
spericolati, intendono lasciare una traccia nel mondo, senza però
voler apparire in modo appariscente. Poco esibizionisti salvo indicazioni
diverse del tema natale, operano nell’oscurità e nella
penombra per riuscirci, come durante un atto sessuale, in cui l’organo
maschile penetra in una caverna poco illuminata per depositare il
suo seme fecondante. Questo è quanto preme al Marte in ottava,
coscientemente oppure no. Arrivare alla grotta della vita per superare
la propria morte, con la creazione di un’altra vita, di un altro
progetto, con la voglia di ricominciare, comunque e sempre. Per arrivare
al suo scopo è pronto a sbaragliare la concorrenza qualunque
essa sia, ma quasi mai scende in campo aperto per una battaglia campale
all’ultimo sangue. Lo spirito combattivo è ben presente,
ma preferisce le armi della guerra fredda per affermarsi, ossia spionaggio
e altri mezzi contorti capaci però di far ottenere quanto si
vuole senza problemi. Poco esibizionista rispetto al suo essere virile,
questo tipo d’uomo ama mettersi alla prova, spesso senza una
rete protettiva pronta ad attutire il colpo in caso di cadute. L’ipotetica
rovina fa parte preventivamente del suo progetto di vita, che tenta
di superare in tutti i modi il pensiero della morte. Compreso lo sfidare
la sorta in un gioco pericoloso.
Anche l’uomo con Marte in nona
sfida il rischio, ma con un atteggiamento del tutto diverso. Lo fa
infatti per voglia di vivere, ottimismo e spirito di avventura, caratteristiche
del cosignificante Sagittario. Dentro di sé avverte infatti
l'urgenza della conquista, e spesso anche la brama di gareggiare per
abbondanza di energie, entusiasmo, voglia di allargarsi. In fondo
si considera un figlio di un’entità divina, o almeno
protetto dalla benevolenza degli Dei che, in cambio, vogliono che
esplori il mondo e diffonda il loro verbo, con le buone o con le cattive.
L’uomo con questo Marte – in realtà anche la donna
– è spesso molto certo delle proprie idee e si accalora
per difenderle, con spirito missionario. Da giovane di solito esercita
il surplus energetico in attività sportiva o spostandosi per
il globo terracqueo, da persona matura deve trovare altri sfoghi a
questa voglia di allargarsi nel mondo, e spesso per istinto gli scappa
di cercare di diffondere le sue idee, con baldanza quasi sportiva.
Il peggior danno che gli si può fare è tentare di fermarlo,
di non muoversi, di bloccargli la diffusione del pensiero. Anche se,
portato com’è a vedere sempre una soluzione per tutto,
quasi sempre pensa che si tratti solo di un intralcio momentaneo,
poi ripartirà a galoppare nella sua terra, nel suo pianeta,
nell’immenso e affascinante mondo delle idee.
Il Marte in decima esercita la carica virile nell’avere
il controllo sulla sua vita, spesso sin dalla più tenera età.
Non gli interessa vincere sugli altri, vuole dominarli. A volte con
un atteggiamento dispotico e dittatoriale, ma si tratta di eccezioni.
Preferisce piuttosto essere autosufficiente. Per farlo non deve chiedere,
o chiede il minimo indispensabile. Quel tanto che serve a non essere
in balia del destino, delle decisioni altrui, in un'attesa passiva
di eventi che sarebbero condizionati dalla volontà altrui.
La carica energetica e virile del pianeta non si manifesta così
di arrivare primo, ma nel cercare di rimanere in vetta. Con la sottile
paura che qualcuno possa trascinarti in basso, là dove non
ami stare. Per non precipitare cerca quindi di costruire sotto di
sé basi solide, a prova di sisma o di valanga, ma pronto al
tempo stesso a lanciare macigni contro chi tenta di scalzarlo arrampicandosi
verso la sua postazione elevata. Un po’ come accadeva nei castelli
medievali, costruiti in alto proprio per rendere più difficile
l’accesso. L’uomo di questo maschio non si può
quindi definire un mollaccione, non lo è quasi mai, e si sente
tale nel momento in cui arriva lassù dove volano le aquile,
e dove gli ometti da poco non osano salire. A volte si vanta dei suoi
successi, ma non per esibizionismo. Per complimentarsi piuttosto con
se stesso del lavoro fatto fino a lì, ben consapevole che dovrà
fare altrettanto anche in futuro, mica può permettersi di abbassare
la guardia, come certi pugili che alzano le braccia al cielo solo
nel momento in cui l’arbitro li dichiara definitivamente vincitori.
L’uomo con Marte in undicesima è
forse l’unico dello Zodiaco che potrebbe non prendersela se
qualcuno dovesse mettere in discussioni le sue doti virili. Non perché
gay o altro, quanto proprio perché spesso non gli interessano
prestazioni sessuali da record. Fautore del tutto è relativo,
stenta a descrivere la propria virilità, anche se capisce di
essere diverso da una donna a causa dell’apparato sessuale,
e forse anche della psicologia. Eppure ciò nonostante preferisce
riferirsi a una compagna come a un essere umano, e non particolarmente
come a una donna in senso stretto. Che potrà essere quella
con cui ti giaci biblicamente ma con cui puoi parlare pure di politica,
religione, grandi principi dell’esistenza. Come puoi farlo pure
con gli amici, non importa se al bar, in chat o altrove, l’importante
è comunicare. Con la speranza di un futuro migliore, con quel
pizzico di pessimismo tipico di chi ragiona. Ma non smette di credere
che, se non oggi domani, qualcosa cambierà. Sarebbe del parere
del “se non ora quando”, ma a volte non ha sufficienti
energie per armarsi e partire per la rivoluzione, e si accontenta
di preparare le basi ideologiche per il cambiamento. Spesso l’unica
cosa di cui è davvero certo è la difficoltà a
definirsi, forse per l'innato istinto a non restare ancorato a una
sola parte o idea nel corso della vita. O meglio, non è detto
che compirà svolte radicali col passare degli anni, può
restare sempre quello, con il pizzico di velleitarismo che lo contraddistingue,
ma per istinto e costituzione zodiacale deve lasciarsi aperta la porta
del mutamento. A volte risultando tanto ostinato nel non definirsi
da risultare quasi ottuso. La libertà di essere fatti a modo
proprio a volte si trasforma infatti in nevrosi piuttosto che in scelta.
Anche il Marte in dodicesima dà
all’uomo che lo possiede un lato di inafferrabilità.
Quasi mai però si tratta di una scelta ideologica, quanto piuttosto
di un’irrequietudine profonda che tocca anche la propria immagine
virile. Dotato di un’imprescindibile voglia di altro, spesso
costellata di ansie interiori per la paura di quello che verrà,
senza però una reale volontà di restare sempre uguali
a se stessi, fa sentire virili nel momento in cui si fanno cose strane,
si assistono i deboli e i derelitti, ci si caccia in territori confusi
e densi di insidie. A volte le spinte alla fuga sono sublimate e non
reali, altre questo uomo sperimenta davvero droghe, alcool e misticismo
estremo per allargare i propri confini, in casi limite spingendosi
fino al suicidio, meditato oppure involontario perché si è
spinto troppo oltre, in territori di non ritorno. Altre volte invece
un corpo malfermo e irregolare lo induce a evadere con la fantasia,
là dove non riesce a metter in pratica la possibilità
di fuggire altrove. Di solito è mite se non vittima, ma in
fase di turbamento emotivo può far danni per una violenza non
controllata, come quella delle inondazioni impossibili da contenere.
Se per altri versi del suo tema natale si ritrova ad essere una persona
normale nel senso buono del termine, può decidere di esercitare
il proprio ruolo virile per arginare le emergenze o per contenere
i fenomeni di devianza, o quelli che lui ritiene tali. Infermiere
di manicomio, guardia in carcere, volontario delle ronde padane per
contenere la criminalità. Insomma un Marte che costeggia territori
pericolosi o si ritiene uomo nel momento in cui cerca di impedire
al suo prossimo di fare una brutta fine, o di farla fare agli altri.
Passiamo agli aspetti con gli altri pianeti.
In rapporto positivo con il Sole Marte fa sì
che l’uomo si identifichi con la sua carica aggressiva. La forza
propulsiva del pianeta rosso è puntata come una pistola carica
verso l’esterno, per l’affermazione dell’Io, a volte
con un’identificazione molto forte se non totale con la propria
virilità. Io sono perché sono uomo, e pianto il mio
pugnale nel mondo, in senso metaforico ma non solo. Le buone maniere
stanno di casa altrove, pur se la buona educazione riesce a frenare
gli istinti troppo incontrollati e poco accettabili socialmente, anche
se l’andazzo politico generale negli ultimi tempi pare fare
apprezzare molto gli esempi di virilità esibita, anche quella
più becera. Intendiamoci, Marte in sé non è volgare,
ma è un’arma rivolta al mondo per affermare se stessi.
Per un uomo tutto poi gira intorno a quello, perché attraverso
quel Marte afferma la sua identità maschile, anche se si tratta
di un intellettuale sofisticato. Si tratta in questo caso di contenere
le manifestazioni eccessive, del resto presenti in altro modo in tutti
i pianeti. Per esempio, una Luna troppo stimolata può dare
una sensibilità eccessiva, capace di manifestarsi con pianti
spropositati rispetto a un determinato evento. Rapporti negativi tra
i due pianeti creano ovviamente dubbi molto forti rispetto alla propria
virilità, in casi estremi causando un senso di castrazione
reale. A volte le energie sono carenti, altre non si è sicuri
dei propri mezzi, perché non si riesce a reagire nel modo e
nei tempi giusti a eventuali attacchi esterni, che si subiscono o
si evitano per paura. Lasciando un senso di impotenza addosso a volte
difficile da gestire. Creando nei casi estremi reazioni violente o
inconsulte non sempre efficaci. Un aspetto non semplice per un uomo,
anche se non tutti lo vivono con la stessa negatività.
La forte differenza tra la natura della Luna e quella
di Marte fa sì che anche congiunzioni, trigoni e sestili tra
i due creino spesso dubbi o intermittenze rispetto al proprio modo
di essere e agire. La spinta propulsiva di Marte, diretta verso l’esterno,
si confonde se si annacqua con l’emotività circolare
della Luna. Fatto sta che questi uomini agiscono d’impulso non
seguendo però in modo chiaro la tendenza marziana ad emergere
e a diffidare, la sensibilità lunare complica tutta la vicenda.
Non spegnendo poi nessuna delle due tendenze, semmai facendole funzionare
in maniera strana. I risultati possono essere singolari, ma anche
il maschio più maschio di tanto in tanto fa sceneggiate mestruali,
facendo emergere un’emotività bislacca, che in qualche
caso va anche a toccare la sfera sessuale, con le sfumature e varianti
più singolari. A volte ci troviamo poi di fronte a un maschio
dall’emotività violenta, o che ha reazioni troppo accese
rispetto a sollecitazioni e stimoli banali. Non necessariamente un
maschio dubbioso di essere tale, ma con emozioni difficili da gestire.
Quadrati e opposizioni danno invece alla personalità un sottofondo
di misoginia. L’aggressività e la diffidenza si indirizzano
soprattutto verso il genere femminile, visto come una minaccia. Ciò
nonostante non se ne può fare a meno, e la conflittualità
almeno potenziale attizza il desiderio, anche se in negativo. Un altro
problema è vivere in maniera serena le emozioni, capaci di
spaventare. Sia come sia, l’energia di Marte non fluisce serena,
e l’immagine virile di sé in qualche modo si incrina,
anche se proprio per l’insicurezza interiore è probabile
che si accentui la tendenza a manifestazioni fortemente virili, espressione
però di non sola potenza ma di paura inconscia.
Se la carica virile di Marte si somma alla vivacità giovanile
di Mercurio, la combinazione positiva tra i due crea
un uomo brillante, spiritoso, amante della polemica, desideroso di
arrivare alla vittoria. Non solo con l'affermazione della supremazia
fisica ma vuole pure il riconoscimento della sua intelligenza e del
ruolo sociale. Insomma, si sente uomo se è apprezzato non solo
per i muscoli ma anche per le battute, come pure vuole essere noto
negli ambienti mondani. Quelli alla sua portata, sa dove può
emergere e dove invece è meglio non cercare di entrare per
ricevere un no dai buttafuori. Polemico e mondano, trova nella competizione
con i suoi simili un mezzo per sentirsi vivo, come gli adolescenti
che devono battersi con i coetanei per affermare un Io non ancora
del tutto sicuro di sé. Con aspetti negativi le tematiche restano
le stesse, ma c’è maggiore affanno nella corsa per ottenere
l’attenzione altrui. A volte dando un sottofondo di acidità
al carattere, indipendentemente dai risultati ottenuti nella vita.
In certi casi troviamo la volpe della favola che sminuisce la bontà
dell’uva che non riesce a raggiungere. In altri si tratta di
una critica preventiva, non tanto perché non riesce ad acchiappare
gli acini ma perché prima o poi potrebbero risultare fuori
dalla sua portata. Se gli aspetti positivi danno poi un maschio tendenzialmente
vivace e giovanile fino a tarda età, con rapporti negativi
si mira allo stesso risultato ma nelle orecchie si avverte il minaccioso
ticchettio dell’orologio biologico, e si finge di non sentirlo.
In realtà lo si avverte benissimo, ma si prova ad ignorarlo.
Come detto più volte, se è
in rapporto positivo con Venere Marte confonde le
simbologie del dare e del ricevere, del sedurre e del conquistare,
l’essere maschio con l’essere un po’ anche femmina.
Non creando necessariamente identità sessuali incerte, anche
se può capitare. Maschio piacione per antonomasia, questo Marte
si rimira allo specchio volentieri, senza troppi sensi di colpa per
un atteggiamento un po’ femminile. Vuole al tempo stesso prendere
ed essere preso ma, se non ci sono ostacoli di altro tipo, di solito
non vive male questa sua virilità narcisistica, ed è
ben noto che gli uomini possono essere molto più vanitosi di
un’aspirante al titolo di miss Italia. Se invece c’è
una tensione negativa il soggetto fatica ad essere piacevole e piacione
nelle manifestazioni di virilità, a volte perché non
si piace troppo. Spesso senza un motivo valido per questa dolorosa
mancanza di autocompiacimento, ma quasi mai le nevrosi o timori hanno
una ragione reale. Quali siano le cause, resta una difficoltà
ad integrare il maschile col femminile dentro di sé, e il soggetto
ha qualche problema nel dare e ricevere affetto, come nel tentare
di imporsi in modo convinto.
Congiunzioni, trigoni e sestili tra Giove e Marte
identificano la virilità con l’espandersi, l’allargarsi
attraverso il possesso, la parola o dando un’immagine di sé
rassicurante e felice. Tutti modi per emanare sicurezza. Un modo all’apparenza
non violento di imporsi sul mondo esterno perché non si usano
le mani o la prepotenza, ma si conquistano comunque spazi. Il chiacchierone
al limite del tronfio non ammazza nessuno, trova però nella
parola un potente strumento di affermazione. Non usa la spada, ma
il potere intorpidente e ammorbidente della lingua, in questo caso
diretta verso l’esterno proprio come un fallo in erezione. Esagero,
certo, ma gli uomini con questi aspetti trovano uno strumento per
imporsi proprio nel parlare, nel cercare di convincere, nel sottomettere
tramite l’enunciare proclami, fosse anche solo nel momento in
cui ordinano un caffè al bar. Faccio un esempio estremo, e
di rado si raggiunge certi livelli, ma l’intenzione più
o meno inconscia è quella. Quadrati e opposizioni uniscono
gli stessi territori di azione, ma è del tutto diversa la convinzione
in quel che si fa. Anzitutto non si ha davvero fiducia di poter convincere
gli altri con le proprie parole, o anche solo di ottenere costantemente
attenzione. Si vorrebbe però riuscirci e resta un sottofondo
di insoddisfazione. Rendendo spesso più umani e desiderosi
di rivincita, come quasi sempre accade con aspetti negativi tra qualsiasi
pianeta. Se poi gli aspetti positivi danno sicurezza e rendono rassicuranti,
quelli negativi fanno intuire anche al prossimo una tua base fragile,
e la difficoltà a mantenere un rapporto sereno con gli altri,
e ancora più spesso con la propria sicurezza. Essendoci però
altri aspetti ben più negativi, tutto sommato li si può
catalogare nell’area delle moderate insoddisfazioni. Il mondo
ne è pieno. E si vede.
Con l’apporto di Saturno, Marte non è
impulsivo ma si fa duro e spietato, solo però là dove
serve, se serve. Nell’uomo con questo tipo di rapporto planetario
la paranoia2 tipica di
Marte scompare, si riduce, o almeno viene controllata. La capacità
aggressiva che - inquadrata da un punto di vista diverso può
essere intesa come difesa attiva - è sempre all’erta
ma non ha i nervi a fior di pelle. Anzi con l’apporto di Saturno
ragiona se c’è la necessità di attaccare oppure
no e si ferma se un'aggressione non porterebbe a nulla. Spesso poi
chi ha questo tipo di Marte di rado è vittima degli attacchi
altrui, perché emana intorno a sé una forza capace di
tenere alla larga chi cerca rogna. Tranne i casi di inconsapevoli
suicidi di minus habens, chi attacca lo fa contro chi è alla
sua portata, spesso infierendo sui meno forti. Non è detto
che i rapporti positivi di Saturno e Marte creino emuli di Hulk, ma
la capacità di dosare le energie li rende di solito nemici
temibili, proprio perché ragionanti. Salvo altri aspetti planetari
collaterali negativi, i Marte saturnini sono consapevoli del loro
ruolo e carattere, e non gli dispiace affatto, pur facendoli un po’
mancare di leggerezza e capacità di gioco. Con aspetti negativi
si ha invece un uso illogico, talvolta sconsiderato, della carica
energetica presente in ognuno di noi. In alcuni casi per colpa di
Saturno si ha addosso un faticoso senso di castrazione spesso dovuto
a un’educazione rigida o a un cattivo rapporto con il padre.
In altri la carica attiva violenta viene impiegata senza discernimento,
distruggendo quindi a casaccio senza un fine preciso, in altre subendo
la violenza altrui perché non si innalzano i metaforici steccati
protettivi capaci di tenere alla larga la maggior parte dei nemici.
Consigliata quindi un’attività sportiva, magari praticando
arti marziali orientali, capaci di fornire gli strumenti per impiegare
meglio le proprie istanze distruttive, e tenere a freno quelle altrui.
L’uomo con aspetti positivi tra Marte e Urano
si identifica con il suo fare, sul piano lavorativo e su quello sessuale.
Ossia lui non è, fa. Non prepara strategie o piani di battaglia,
valuta sul momento la situazione e agisce, sia si tratti di fare qualcosa
sul piano professionale, sia di identificare i desideri di un'ipotetica
persona da conquistare per esaudirli. Molto concentrato sul presente,
può esagerare nell’attivismo, a volte col rischio di
incidenti diplomatici, altre reali. L’eccesso di fiducia nei
propri mezzi, e nella capacità di realizzarli, può fare
infatti sottovalutare i pericoli. Va detto che, se non si fa male
in maniera irreparabile, è molto abile nel recuperare le situazioni,
convinto com’è che ogni giorno sia possibile ricominciare
da capo. Del tutto concentrato sull’oggi, si vede ed è
più uomo della riparazione di un tubo rotto (metaforicamente
parlando), che della creazione di teorie filosofiche o metafisiche,
ma si piace così com’è, salvo aspetti collaterali
che lo inducano a fare altro. Aspetti negativi creano l’uomo
attivo ma inefficiente, perché distratto, imbranato, o perché
capita nel momento sbagliato al posto sbagliato, senza alcuna colpa
apparente. Può poi creare persone iperattive per ansia di compensazione,
oppure degli inerti tendenti al catatonico, per carenza di energia
o per di far danni. I danni vanno messi in conto, anche se esistono
persone che non avranno mai alcun incidente per tutta la vita. È
però consigliabile una buona dose di attenzione, soprattutto
nel corso di eventuali transiti che possano stimolare in negativo
entrambi i pianeti.
Come ripetuto fino allo sfinimento Nettuno e Marte
non hanno nulla in comune, pur non essendo valori antitetici. Quando
la loro influenza si somma gli effetti sono perciò strani,
in particolare per un valore in teoria così ben determinato
come la virilità. Sotto la spinta di Nettuno Marte è
infatti costretto a incanalarsi in direzioni anomale, nebulizzandosi
in infinite esperienze che poco avrebbero a che vedere con la spinta
fallica diretta sulla carta all’esterno. L’uomo di questo
tipo, anche se vive bene la sua nettunianità, deve perciò
convivere con una mascolinità diversa ed evasiva. Anche se
inconsciamente, deve quindi sottostare al giogo della sperimentazione,
della mutevolezza, della voglia di avventura. Nei casi più
innocui troviamo quindi personaggi simili agli esploratori del West
selvaggio, in altri tizi curiosi di assaporare tutte le possibili
esperienze capaci di allontanarti dalla realtà. L’apporto
di Marte chiede poi in qualche modo un coinvolgimento carnale nelle
esperienze suddette, tranne i casi in cui il soggetto sublima i suoi
desideri. In fondo Nettuno è pure fantasia, e potremo avere
anche chi sogna una vacanza in una fumeria d’oppio, ma poi non
lo mette mai in pratica, conducendo una vita normale. L'allergia ai
confini propria di Nettuno può poi far sì che un uomo
così non sappia definirsi, anche perché sa o auspica
che nel corso della vita cambierà infinite volte. Più
difficili da vivere possono essere gli aspetti negativi, creando spesso
un sottofondo nevrotico tutto da valutare caso per caso. La paranoia
tipica di Marte si scontra con i fantasmi di Nettuno e potremo avere
persone che non ce l’hanno con il collega di lavoro perché
potrebbe contendergli un posto di responsabilità, ma con le
proprie ansie poco chiare. Per cercare di uscire da questi circoli
viziosi possono esserci due sistemi, del tutto diversi tra di loro.
Fissarsi in un immobilismo noioso per paura che il cambiamento possa
minare un equilibrio difficile da mantenere, o tuffarsi in ogni esperienza
possibile ma con un atteggiamento nevrotico, non per voglia di sperimentare
altro. Insomma, l’ipotetica sigaretta sempre accesa o la bottiglia
perennemente in mano possono essere sintomi di un disagio di altro
tipo.
In teoria congiunzioni, trigoni e sestili di Plutone
e Marte danno il maschio ben fiero di essere tale, con le spinte caratteriali
e fisiologiche puntate nella direzione che Madre Natura ha previsto
per entrambi. Animato dagli ormoni giusti (salvo nefaste eccezioni
o aspetti collaterali pesanti) il soggetto sulla carta non ha dubbi
su cosa vuole e in quale direzione andare. Non è detto che
in automatico tutto poi vada per il verso giusto, varianti infinite
strutturano il comportamento umano, ma questa carica vitale attiva
deve in qualche modo trovare un suo sfogo. Si parli di sessualità,
di realizzazione esistenziale o di semplice istinto di vivere siamo
di fronte a un’energia eterodiretta e fecondante che deve trovare
suoi canali di sfogo, e lo fa quasi sempre per istinto e senza premeditazione.
Non c’è molto altro da dire. Le eventuali altre modalità
di espressione ruotano intorno a quello. Freud avrebbe detto che gli
istinti profondi dell’essere umano sono vita e morte, entrambi
riconducibili anche all’accoppiata Marte e Plutone. Quadrati
e opposizioni possono essere pesanti, inutile nasconderlo. Sul piano
fisico e soprattutto caratteriale. Essendoci però Plutone di
mezzo non è escluso che il soggetto non abbia chiara l’origine
del problema, occultata senza consapevolezza. L’interazione
con Marte fa poi sì che si scarichi sugli altri la colpa di
eventuali propri insuccessi, non importa in quale campo. Ossia sono
sempre gli intrusi, i nemici, le persone infide ad aver ostacolato
quello che invece ci si sarebbe meritato. Anche quando poi si ottengono
risultati importanti, non importa in quale settore della vita, resta
un sottofondo di irrealizzazione, e i responsabili sono sempre altri,
partendo dagli avi crudeli e bastardi per finire con i vicini di casa
maleducati e poco accoglienti. Forse pure veri e con una pessima influenza,
ma il soggetto non riesce a capire davvero il tarlo reale che lo affligge,
difficile da individuare come certi virus poco conosciuti.
Per concludere, se isolato Marte dà in un
uomo un bisogno di manifestare la propria carica virile che non ha
propri progetti e modi di esprimersi ben chiari. Spesso per questo
esagera la portata dei suoi atti, o è aggressivo in modo discontinuo.
Oppure al contrario non è affatto violento e subisce la violenza
altrui, o non misura l’eventuale portata delle sue azioni. Quasi
sempre resta però in sottofondo il campanello d’allarme
di Marte, pronto a risuonare se si avverte qualcuno come un nemico.
Questo è tutto per il momento. Il prossimo mese arriviamo infine
al punto nodale, dal punto di vista fisiologico ma soprattutto psicologico,
ossia il rapporto dell’uomo con il suo pene, pardon Marte. Sempre
secondo l’astrologia, s’intende!
N.d.A. : Alcune delle riflessioni riportate nell’articolo sono
ricavate da discussioni e indagini sull’argomento nel mio gruppo
Facebook Rotte e approdi3, da me creato
e gestito.
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1
La forma del corpo serve anche a garantire una regolarità fisica,
come funzionalità e pure per la normalità estetica.
Tutte caratteristiche anche del segno cosignificante, la Vergine.
2
La paranoia è una struttura fondante della psiche umana. A
volte però supera i livelli di attenzione, come spiegato qui:
https://it.wikipedia.org/wiki/Disturbo_paranoide_di_personalit%C3%A0
3
https://www.facebook.com/groups/198516613553915/
massimomichelini1@virgilio1.it
1/2/2017