LA ROTTA DI ULISSE

 


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Plutone e la forza vitale

Parte seconda: il pianeta nelle case e in rapporto con gli altri pianeti

di Massimo Michelini

Se, come abbiamo visto il mese precedente (https://www.larottadiulisse.it/simboli-pianeti/plutone_forzv1.html), la posizione di Plutone nei segni indica il modo in cui intere generazioni impiegano la forza vitale - come pure segnala le differenze energetiche e creative rispetto a chi le ha precedute o a chi verrà dopo di loro - con Plutone nelle case vediamo in quale ambito si impiega principalmente la vitalità stessa e come tende a manifestare il suo tipo di creatività. Come pure se quella misteriosa forza che ci fa esistere e desiderare si rinvigorirà, si smorzerà o si deformerà se entra in rapporto con altri pianeti.
Se paragoniamo Plutone a un vulcano che sta per esplodere, dove potrebbe incanalarsi la sua lava, simbolicamente parlando? E quale composizione chimica avrà? Oppure, il seme che abbiamo dentro, pronto potenzialmente a fecondare, saprà superare molti ostacoli, sarà vivo anche quando pensavamo di non avere altre chances, si rivelerà come una fonte di vita che finora ignoravamo di possedere? Saprà assumere identità che non immaginavamo? Sarà uno, nessuno e centomila? Il Plutone che abbiamo dentro indica quindi le nostre potenzialità (del resto lo spermatozoo è una vita in nuce, ossia non è ancora un essere vivente con una autonomia sua) rispetto alla possibilità di creare qualcosa, alla realizzazione della nostra vita, alla messa in scena di un personaggio in cui al momento ci identifichiamo, di un prodotto ideato e immaginato da noi. Ci dà poi indicazioni forti e chiare sulle inattese capacità di resistenza che potremo manifestare in occasioni speciali, come potrebbe capitare di fronte a pericoli estremi, per sapere se riusciremo a tirare fuori grinta e attributi per andare oltre. Le palle che metaforicamente usiamo o dopo aver sperimentato in prima persona il rischio di fallire oppure se si ha la necessità di ripartire da capo, attingendo alla propria creatività e coraggio per andare in direzioni inedite e non necessariamente preventivate nemmeno da noi.

Iniziamo quindi dalla posizione del pianeta nelle case, per individuare dove la vitalità dà il suo meglio o quali ostacoli può subire.

Plutone in prima è al posto suo, perché il pianeta è in domicilio in Ariete, cosignificante della prima casa. C’è quindi un forte bisogno di manifestarsi, di esibirsi, di sentirsi vivi attraverso un atto che corrobori l’Io e le sue potenzialità. Difficilmente si vuole quindi passare in secondo piano e si cerca mediamente di essere originali per dare spazio a se stessi e per sentirsi vivi. La vitalità passa attraverso la manifestazione del proprio Io, attingendo a energie che nemmeno il soggetto stesso sa di avere. Essendo possessore di un Plutone di questo tipo, mi accorgo che nei momenti in cui tutti hanno abbandonato ogni speranza, spesso perché sono davvero a corto di risorse fisiche o intellettuali, scopro di avere ancora energie fisiche o mentali, insospettabili perfino a me stesso. Se il pianeta solo positivo dà ovviamente il suo meglio, anche se corre il rischio di esagerare per eccesso di protagonismo, nemmeno con forti negatività si attenua la riserva energetica, pur non facendo essere mai del tutto soddisfatti di sé. Mediamente si è però vivi per tutto il corso dell’esistenza. Il vegetare sta di casa altrove.
In seconda, Plutone non è nella sede giusta ma non per questo manca di forza vitale. Preferisce piuttosto indirizzare le risorse nel mantenimento del possesso, perché di solito ama appropriarsi di quello di materiale che aveva intorno al momento della nascita o della giovinezza. In qualche caso riuscendoci, in altri no. A volte il soggetto usa la forza nascosta per superare il clan, o il suo denaro e, se pure ha una situazione economica stabile, dà il suo meglio durante eventuali momenti di crisi finanziaria, magari passando dall’indigenza alla ricchezza o viceversa, oppure oscillando nel corso della vita tra questi due estremi.


In terza, il pianeta attinge le energie mentali dalla voglia di comunicare e di esibirsi, possibilmente in un ambiente congeniale in cui si riconosce. Come tutte le persone portate all’istrionismo può però andare incontro a grandi successi come pure a flop clamorosi, in particolare se il pianeta presenta lesioni. Sia eserciti per professione l’arte dell’istrione oppure lo faccia solo in ambito ristretto, amichevole, il soggetto attinge dal pubblico le sue risorse, perché ha la necessità imprescindibile di ricevere consensi e conferme rispetto a quanto esprime1 al mondo.
Plutone in quarta di solito non può prescindere da un ambiente familiare complesso che, per quanto contorto possa essere, rappresenta anche un terreno per coltivare e sperimentare la propria forza. Paradossalmente il soggetto può trarre forza vitale dalle situazioni emotive complicate, come quelle che a volte proliferano e sono difficili da controllare nelle famiglie disfunzionali. Ossia, per dare il meglio di sé in situazioni complesse, il soggetto deve affondare nella palude dei tormenti esistenziali, spesso nati nella prima parte della vita.


 In quinta Plutone è in una posizione in teoria neutra, ma per forza di cose deve fare i conti con una simbologia debordante, ossia la sessualità. Sia la si pratichi tanto sia soltanto un pensiero di sottofondo, più o meno conscio, resta una forza o un pensiero da cui attingere la voglia per andare avanti. Sia che si fornichi come mandrilli infoiati sia che la carica energetica di Plutone resti inespressa sul pianto carnale, si ritiene istintivamente che il sesso – o il suo pensiero - sia il motore del mondo. Se mai non fosse davvero la forza propulsiva dell’intero Pianeta, lo è di certo di chi ha il signore delle Tenebre in questa posizione.
In sesta Plutone è in parte costretto a limitarsi, in certi casi sentendosi mortificato. La potenzialità creativa o distruttiva del pianeta ha infatti bisogno di venire controllata, incanalata, ricondotta in canoni noti e rassicuranti. Qui, come per la cascata delle Marmore, Plutone apre i rubinetti in tempi stabiliti, quelli capaci di far accettare con serenità una forza vitale che, se lasciata incontrollata, potrebbe invece spaventarlo. Al tempo stesso l’energia primordiale del pianeta può avere la spinta propellente del carburante per un motore, che deve però essere impiegata solo nei tempi e nei modi giusti. In casi estremi la potenza plutoniana può creare ingorghi esistenziali, come in un carburatore non pulito la benzina o il metano può causare brutti scherzi, metaforicamente parlando.

Plutone in settima per certi versi somiglia a quello in prima ma ha molto più bisogno di rassicurazioni da parte del prossimo. Ossia cerca di esibirsi e di creare qualcosa come un modo per affermare se stesso, ma necessita dell’applauso, della conferma, del giudizio positivo da parte di un partner o, più genericamente, degli altri. La forza vitale quindi necessita di essere alimentata dall’esterno, in certi casi estremi di forte lesioni ha bisogno come il conte Dracula di nutrirsi del sangue di giovani vergini. Proprio per questo il soggetto che lo possiede presenta una certa dose di fragilità, perché stenta a fare da solo.
Plutone in ottava è al posto suo, perché la casa è cosignificante dello Scorpione dove il pianeta è in domicilio. Dona di solito notevoli risorse, che si manifestano soprattutto nei momenti di pericolo o difficoltà. Anche in periodi di tranquillità il soggetto possiede però un ricco tesoro sotterraneo da utilizzare in caso di emergenza, che ne sia consapevole oppure no. Se necessario riesce quindi ad attingere da quel patrimonio di energia vitale che, come spesso accade, ci si accorge di avere soprattutto quando si rischia di toccare il fondo. In realtà c’è sempre stata, ma lo capisci solo se sfiori l’abisso o un pericolo.


Come in tutte le posizioni in cui si trova in una casa in cui non è a suo agio, in nona Plutone non attinge l’energia da sue forze interiori ma in qualche modo è costretto a trovarla fuori di sé. Spesso infervorandosi per idee, ideologie o credenze mistiche, o diffondendo un pensiero quasi sempre non proprio, ma creduto tale come se fosse parola di un Dio di cui ti sei autonominato portavoce, anche quando non c’è alcuna valenza religiosa. La forza interiore viene ricavata quindi da suggestioni alte o altissime, e, in caso di dure lesioni, può essere carente perché tali credenze non sono sufficienti a rendere davvero resilienti o portatori di inattese risorse.
Plutone in decima basa la sua energia interiore sulla volontà di arrivare, di essere autosufficiente, di emergere, a volte indipendentemente dalla qualità del proprio operato. Si è ambiziosi e la forza la si attinge soprattutto dalla necessità di arrivare in alto. Il pericolo in questi casi è che il destino non ti ripaghi delle attese riposte in un futuro di successo, e la voglia di arrivare si ritorca contro il soggetto come un boomerang. A volte sul piano materiale per avere osato troppo, più spesso su quello psicologico minando equilibrio e serenità. Va usato quindi con intelligenza, senza farsi prendere da obiettivi al di fuori della propria portata.


In undicesima Plutone è in una buona posizione, anche grazie all’esaltazione per trasparenza. Le risorse sono soprattutto mentali e si sanno sfruttare al meglio, grazie a una forte curiosità umana capace di dare tanto agli altri sapendo però di poter ricevere altrettanto in caso di necessità, ma non solo. È noto infatti che, in gran parte del mondo, molte strade ti sono aperte grazie al conoscere le persone giuste nel posto giusto. Il Plutone in undicesima è spesso bravo nel tessere una rete umana capace di dargli qualcosa se ne avesse bisogno. O di spianarti la strada, se ti interessa. Pur non possedendo risorse fisiche illimitate, spesso anzi il contrario, sa sfruttare quelle intellettuali per restare un personaggio sovente fuori dal coro.
Plutone in dodicesima è in una posizione neutrale, capace di sommare l’inafferrabilità della casa a un pianeta tendenzialmente esplosivo. Addizionando i due valori non si ottengono risultati pericolosi, semmai si hanno risorse singolari che emergono soprattutto in casi di emergenza o in situazioni del tutto atipiche. Potrebbe essere la posizione planetaria di chi ha la forza d’animo, unita a quella fisica, per sopravvivere su una zattera durante un naufragio, senza restare nemmeno troppo segnato dall’esperienza. Le forze vitali tendono però ad avere un comportamento anarchico, al di fuori di ogni schema logico. Magari facendo svenire per una fila in panetteria (in questo periodo di covid 19 purtroppo frequenti) ma non temendo di infettarsi durante un’epidemia di Ebola. Riuscendo anzi a restare immuni e capaci pure di curare gli altri.


Veniamo ora agli aspetti tra pianeti, in grado di creare differenze sostanziali rispetto a quanto le posizioni dei singoli pianeti farebbero ipotizzare, oppure a rafforzare le simbologie stesse.

Aspetti positivi tra Plutone e il Sole rafforzano le simbologie di entrambi, facendo emergere il lato egocentrico di Plutone, che si mette in qualche modo al servizio del Sole per glorificarlo. Ossia, grazie a Plutone, il Sole si sente sicuro e protagonista e come tale vuole ricevere un adeguato riconoscimento dal mondo circostante. Impiega perciò le risorse vitali soprattutto per spintonare e imporsi sul palcoscenico sociale, cercando e spesso ottenendo un riconoscimento adeguato al suo Ego. Intendiamoci, non è detto che si tratti in automatico di egocentrici eccessivi, anche se in qualche caso è così. Il considerarsi tanto ovviamente non fa sì che in automatico si sia persone di valore. Aiuta però a presentarsi al mondo come vincenti. Aspetti negativi rendono ovviamente più sofferto e meno risolto l’Io del soggetto, che di rado si sente soddisfatto di quello che è, anche se quasi mai lo ammette. Paradossalmente, l’inappagamento di fondo non mina la forza vitale, anche se può accadere. Anzi, si insiste e si insiste di nuovo per provare a essere soddisfatti, ma non si arriva mai dove si vuole o, se ce la si fa, si sposta subito più in alto l’asticella dell’obiettivo prefissato. Impiegando spesso un mare di energia, che non si esaurisce perché la mente non consente di quietarsi e vivere in pace.
Rapporti positivi tra Luna e Plutone concedono a una donna una buona fiducia nelle proprie risorse, interiori e non solo, mentre a un uomo danno la tendenza ad essere attratto da compagne forti e a volte intriganti. Entrambi i sessi danno il meglio di sé nelle situazioni emotivamente complicate, nelle quali riescono a impiegare a proprio vantaggio le percezioni avvertite in precedenza, a volte con un fiuto medianico, o almeno intrisa di grande scaltrezza. Rapporti conflittuali tra i due astri creano una difficoltà a far interagire in sintonia le emozioni e le forze profonde dell’Io, creando contorsioni emotive, tentativi di rimozione delle esperienze negative e altre amenità. La forza vitale non viene a perdersi, ma si tende a impiegarla in modi contorti e improduttivi. Così accade che le donne con questi aspetti possano avere rapporti tossici con la femminilità e con le altre donne. Gli uomini finiscono invece con l’imbarcarsi in relazioni tormentate, in cui a volte vengono fregati dalle partner, da cui avrebbero voluto attingere energie ma che, al contrario, li dissanguano emotivamente ed energicamente.


Trigoni, sestili e congiunzioni tra Plutone e Mercurio rendono di solito scaltri, o almeno molto attenti al circostante e pronti a usare a proprio vantaggio le informazioni percepite. Queste caratteristiche non rientrano in quella che viene comunemente intesa come forza vitale, ma possono fornire a chi li possiede ottimi strumenti di sopravvivenza. Possono inoltre dare una adolescenza fertile e proficua in cui si manifesta una vitalità molto forte, con l’illusione dell’invulnerabilità. Si possono inoltre attingere molte risorse dal rapporto con figli o fratelli che possono costituire uno stimolo potente per andare avanti. Quadrati e opposizioni possono far sì che il contatto con il circostante costituisca un punto debole, facendo disperdere energie, anche se di solito a venir colpito è più l’umore che la carica vitale. Allo stesso modo rapporti non sempre semplici con eventuali figli o fratelli possono far sprecare carica vitale per affrontare problemi relazionali, o problemi per i quali si fatica a trovare una soluzione semplice e razionale.
Gli aspetti armonici con Venere non danno in teoria una particolare forza vitale. Essendo però entrambi componenti indispensabili dell’eros, possono far sì che il desiderio sessuale, che sia soddisfatto oppure no, sia una componente fondamentale della carica energetica. Ossia l’idea del piacere e di piacere non solo attizza ma spinge il soggetto ad attingere dalle risorse più profonde per sentirsi vivo e per rinascere in caso di difficoltà e non solo. L’istinto di vita e quello di morte, come li avrebbe chiamati Freud, collaborano a spingere oltre il soggetto. Per quanto riguarda la vita sessuale e affettiva del soggetto rapporti disarmonici possono dare l’effetto della sabbia tra i denti mentre mangi un piatto di spaghetti alle vongole. Ossia lasciano in bocca un senso di strano o non completamente appagante, anzi stridente. Il non fluire delle energie in modo del tutto armonioso può risucchiare le energie del soggetto o, al contrario, dargli continui stimoli per provarci ancora e ancora, come certe pile che hanno bisogno di stare in movimento per ricaricarsi.
Marte in rapporto positivo con Plutone indirizza la carica vitale del soggetto, soprattutto se è uomo, nel campo della sessualità, che al tempo stesso fa consumare forze e le rigenera, in quell’eterno girotondo che è la vita. Entrambi i sessi con questa combinazione planetaria possiedono poi una notevole dose di energia, da usare in campo sportivo o camera da letto, salvo aspetti collaterali capaci di indirizzare in altro modo la vita del soggetto. Se i due pianeti sono in rapporto negativo, forze così importanti per la vitalità del soggetto lo costringono a sprecare energie per placare fantasmi interiori, o perché davvero non può fare in altro modo. A volte questa combinazione può essere particolarmente pesante per un uomo, se non sul piano fisico di certo su quello psicologico, che l’insoddisfazione sia consapevole oppure no. Come tutte le frustrazioni è capace infatti di assorbire energia come se fosse un buco nero.


Congiunzioni, sestili e trigoni tra Giove e Plutone danno di solito una notevole fiducia nelle proprie risorse, forze vitali comprese. Il rapporto positivo tende inoltre a far usare le energie senza esagerare, dosandole per ottenere gli scopi desiderati, magari circondandosi di persone che si sobbarchino alcune fatiche per te, lasciandoti il ruolo di portavoce di istanze di un certo tipo. Spesso con l’impiego di una certa furbizia mascherata da bonomia. Quadrati e opposizioni, come sempre accade per gli aspetti negativi di Plutone, incidono soprattutto sulla soddisfazione di quanto si è o si fa, mentre Giove leso mina la fiducia in se stessi e in quello che si può ottenere. La discordanza tra i due batte quindi in maniera sostanziale sulla serenità e, se in automatico un sentimento di questo tipo non toglie energie, a lungo andare può logorarti, salvo i casi in cui si riesca a trovare una soluzione ai propri tarli interiori, magari recitando. Resta l’evidenza che, per ottenere serenità, devi fingerti diverso da quello che sei.
Gli aspetti armonici tra Saturno e Plutone danno una gestione ragionata delle proprie risorse vitali. Saturno prevede infatti un approccio logico e non dispersivo all’impiego della forza interiore o reale di Plutone che, grazie a una grande sicurezza nei propri mezzi, sa fino a quando può premere sull’acceleratore e fin dove può spingersi. In qualche modo però la positività del rapporto frena una certa “animalità” di Plutone, mentre a guadagnarci può essere Saturno, che in parte si riscalda senza perdere per sua fortuna il controllo sugli eventi. Aspetti disarmonici danno anzitutto una gestione incostante e spesso irrazionale della forza vitale, che si crede di non avere o si gestisce male, magari sprecando troppo senza finalizzare gli sforzi per ottenere risultati adeguati. Paradossalmente però la difficoltà a interagire per uno scopo comune fa sì che la forza potenziale di Plutone possa comunque accrescersi, come certi bambini nati prematuri mostrano una volontà di sopravvivere fuori dal comune. Al tempo stesso Saturno può generare atteggiamenti di auto-colpevolizzazione, improduttivi soprattutto per il soggetto. Essendo portatore di un quadrato tra Plutone e Saturno so di quello che parlo.


Rapporti positivi tra Urano e Plutone per certi versi somigliano a quelli tra Saturno e Plutone, ma sono più indirizzati all’ottenimento di risultati pratici. Quindi la forza vitale di Plutone viene impiegata se necessaria, in ambito lavorativo ma non solo, con una sorta di meccanicità efficiente e programmata. Si perde però in parte l’“animalità” di Plutone, quella visceralità incontrollata che può rappresentare la sua autentica forza. Ciò nonostante può essere una posizione molto efficiente, se paragoniamo la sua carica vitale a una macchina alimentata da un carburante testato e ripulito dalle impurità e non all’energia sotterranea di un vulcano pronto a esplodere. Rapporti negativi rendono discontinuo e poco produttivo l’impiego della forza vitale, che non è detto che manchi, ma non è canalizzato in maniera produttiva. Spesso però al momento del bisogno si riescono comunque a trovare le risorse per affrontare eventuali difficoltà. Anzi, come spesso accade con elementi di tensione, la mancanza di totale sicurezza fa in un certo senso incaponire nel non volerla dar vinta al destino.
Il sestile tra Nettuno e Plutone e Plutone, presente per un tempo infinito nel secolo scorso, ha dato all’energia vitale di Plutone fluidità e capacità di adattamento, consentendo ai tanti che la avevano di cavalcare con scioltezza le più varie situazioni, superandole.


Infine, come scritto più volte nel ventesimo secolo è stato difficile avere Plutone isolato perché per più di cinquant’anni ha formato un sestile con Nettuno. Nei rari casi in cui lo è, e può essere soprattutto per persone molto giovani, si può avere il solito effetto che capita per i pianeti isolati, ossia la sua forza vitale viene utilizzata in maniera discontinua. Così, potrebbe risultare silente a lungo, fino a quando eventi particolari la risvegliano, salvo altri aspetti del tema natale che portino a risultati analoghi.


Terminato lo studio sull’influsso di Plutone e la forza vitale, il prossimo mese mi occuperò del suo ruolo nella creatività, sempre partendo dalla posizione nei segni.


N.d.A. : Alcune delle riflessioni riportate nell’articolo sono ricavate da discussioni e indagini sull’argomento nel mio gruppo Facebook Rotte e approdi - Gruppo di astrologia dialettica morpurghiana2, da me creato e gestito.

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1 Esprimere etimologicamente significa “premere fuori” come accade anatomicamente ai maggiori campioni di potenzialità, i testicoli, dai quali può uscire il seme fecondante. Può, non necessariamente lo fa.
2 https://www.facebook.com/groups/198516613553915/

 

massimomichelini1@virgilio1.it

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