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Plutone e la forza vitale Parte seconda: il pianeta nelle case e in rapporto con gli altri pianeti di Massimo Michelini Se,
come abbiamo visto il mese precedente (https://www.larottadiulisse.it/simboli-pianeti/plutone_forzv1.html),
la posizione di Plutone nei segni indica il modo in cui intere generazioni
impiegano la forza vitale - come pure segnala le differenze energetiche
e creative rispetto a chi le ha precedute o a chi verrà dopo
di loro - con Plutone nelle case vediamo in quale ambito si impiega
principalmente la vitalità stessa e come tende a manifestare
il suo tipo di creatività. Come pure se quella misteriosa forza
che ci fa esistere e desiderare si rinvigorirà, si smorzerà
o si deformerà se entra in rapporto con altri pianeti. Plutone
in prima è al posto suo, perché il
pianeta è in domicilio in Ariete, cosignificante della prima
casa. C’è quindi un forte bisogno di manifestarsi, di
esibirsi, di sentirsi vivi attraverso un atto che corrobori l’Io
e le sue potenzialità. Difficilmente si vuole quindi passare
in secondo piano e si cerca mediamente di essere originali per dare
spazio a se stessi e per sentirsi vivi. La vitalità passa attraverso
la manifestazione del proprio Io, attingendo a energie che nemmeno
il soggetto stesso sa di avere. Essendo possessore di un Plutone di
questo tipo, mi accorgo che nei momenti in cui tutti hanno abbandonato
ogni speranza, spesso perché sono davvero a corto di risorse
fisiche o intellettuali, scopro di avere ancora energie fisiche o
mentali, insospettabili perfino a me stesso. Se il pianeta solo positivo
dà ovviamente il suo meglio, anche se corre il rischio di esagerare
per eccesso di protagonismo, nemmeno con forti negatività si
attenua la riserva energetica, pur non facendo essere mai del tutto
soddisfatti di sé. Mediamente si è però vivi
per tutto il corso dell’esistenza. Il vegetare sta di casa altrove. In terza, il pianeta attinge le energie
mentali dalla voglia di comunicare e di esibirsi, possibilmente in
un ambiente congeniale in cui si riconosce. Come tutte le persone
portate all’istrionismo può però andare incontro
a grandi successi come pure a flop clamorosi, in particolare se il
pianeta presenta lesioni. Sia eserciti per professione l’arte
dell’istrione oppure lo faccia solo in ambito ristretto, amichevole,
il soggetto attinge dal pubblico le sue risorse, perché ha
la necessità imprescindibile di ricevere consensi e conferme
rispetto a quanto esprime1 al mondo. In quinta Plutone è in
una posizione in teoria neutra, ma per forza di cose deve fare i conti
con una simbologia debordante, ossia la sessualità. Sia la
si pratichi tanto sia soltanto un pensiero di sottofondo, più
o meno conscio, resta una forza o un pensiero da cui attingere la
voglia per andare avanti. Sia che si fornichi come mandrilli infoiati
sia che la carica energetica di Plutone resti inespressa sul pianto
carnale, si ritiene istintivamente che il sesso – o il suo pensiero
- sia il motore del mondo. Se mai non fosse davvero la forza propulsiva
dell’intero Pianeta, lo è di certo di chi ha il signore
delle Tenebre in questa posizione. Come in tutte le posizioni in cui si trova in una casa
in cui non è a suo agio, in nona Plutone non
attinge l’energia da sue forze interiori ma in qualche modo
è costretto a trovarla fuori di sé. Spesso infervorandosi
per idee, ideologie o credenze mistiche, o diffondendo un pensiero
quasi sempre non proprio, ma creduto tale come se fosse parola di
un Dio di cui ti sei autonominato portavoce, anche quando non c’è
alcuna valenza religiosa. La forza interiore viene ricavata quindi
da suggestioni alte o altissime, e, in caso di dure lesioni, può
essere carente perché tali credenze non sono sufficienti a
rendere davvero resilienti o portatori di inattese risorse. In undicesima Plutone è in
una buona posizione, anche grazie all’esaltazione per trasparenza.
Le risorse sono soprattutto mentali e si sanno sfruttare al meglio,
grazie a una forte curiosità umana capace di dare tanto agli
altri sapendo però di poter ricevere altrettanto in caso di
necessità, ma non solo. È noto infatti che, in gran
parte del mondo, molte strade ti sono aperte grazie al conoscere le
persone giuste nel posto giusto. Il Plutone in undicesima è
spesso bravo nel tessere una rete umana capace di dargli qualcosa
se ne avesse bisogno. O di spianarti la strada, se ti interessa. Pur
non possedendo risorse fisiche illimitate, spesso anzi il contrario,
sa sfruttare quelle intellettuali per restare un personaggio sovente
fuori dal coro. Veniamo ora agli aspetti tra pianeti, in grado di creare differenze sostanziali rispetto a quanto le posizioni dei singoli pianeti farebbero ipotizzare, oppure a rafforzare le simbologie stesse. Aspetti positivi tra Plutone e il Sole
rafforzano le simbologie di entrambi, facendo emergere il lato egocentrico
di Plutone, che si mette in qualche modo al servizio del Sole per
glorificarlo. Ossia, grazie a Plutone, il Sole si sente sicuro e protagonista
e come tale vuole ricevere un adeguato riconoscimento dal mondo circostante.
Impiega perciò le risorse vitali soprattutto per spintonare
e imporsi sul palcoscenico sociale, cercando e spesso ottenendo un
riconoscimento adeguato al suo Ego. Intendiamoci, non è detto
che si tratti in automatico di egocentrici eccessivi, anche se in
qualche caso è così. Il considerarsi tanto ovviamente
non fa sì che in automatico si sia persone di valore. Aiuta
però a presentarsi al mondo come vincenti. Aspetti negativi
rendono ovviamente più sofferto e meno risolto l’Io del
soggetto, che di rado si sente soddisfatto di quello che è,
anche se quasi mai lo ammette. Paradossalmente, l’inappagamento
di fondo non mina la forza vitale, anche se può accadere. Anzi,
si insiste e si insiste di nuovo per provare a essere soddisfatti,
ma non si arriva mai dove si vuole o, se ce la si fa, si sposta subito
più in alto l’asticella dell’obiettivo prefissato.
Impiegando spesso un mare di energia, che non si esaurisce perché
la mente non consente di quietarsi e vivere in pace. Trigoni, sestili e congiunzioni tra Plutone e Mercurio
rendono di solito scaltri, o almeno molto attenti al circostante e
pronti a usare a proprio vantaggio le informazioni percepite. Queste
caratteristiche non rientrano in quella che viene comunemente intesa
come forza vitale, ma possono fornire a chi li possiede ottimi strumenti
di sopravvivenza. Possono inoltre dare una adolescenza fertile e proficua
in cui si manifesta una vitalità molto forte, con l’illusione
dell’invulnerabilità. Si possono inoltre attingere molte
risorse dal rapporto con figli o fratelli che possono costituire uno
stimolo potente per andare avanti. Quadrati e opposizioni possono
far sì che il contatto con il circostante costituisca un punto
debole, facendo disperdere energie, anche se di solito a venir colpito
è più l’umore che la carica vitale. Allo stesso
modo rapporti non sempre semplici con eventuali figli o fratelli possono
far sprecare carica vitale per affrontare problemi relazionali, o
problemi per i quali si fatica a trovare una soluzione semplice e
razionale. Congiunzioni,
sestili e trigoni tra Giove e Plutone danno di solito
una notevole fiducia nelle proprie risorse, forze vitali comprese.
Il rapporto positivo tende inoltre a far usare le energie senza esagerare,
dosandole per ottenere gli scopi desiderati, magari circondandosi
di persone che si sobbarchino alcune fatiche per te, lasciandoti il
ruolo di portavoce di istanze di un certo tipo. Spesso con l’impiego
di una certa furbizia mascherata da bonomia. Quadrati e opposizioni,
come sempre accade per gli aspetti negativi di Plutone, incidono soprattutto
sulla soddisfazione di quanto si è o si fa, mentre Giove leso
mina la fiducia in se stessi e in quello che si può ottenere.
La discordanza tra i due batte quindi in maniera sostanziale sulla
serenità e, se in automatico un sentimento di questo tipo non
toglie energie, a lungo andare può logorarti, salvo i casi
in cui si riesca a trovare una soluzione ai propri tarli interiori,
magari recitando. Resta l’evidenza che, per ottenere serenità,
devi fingerti diverso da quello che sei. Rapporti positivi tra Urano e Plutone
per certi versi somigliano a quelli tra Saturno e Plutone, ma sono
più indirizzati all’ottenimento di risultati pratici.
Quindi la forza vitale di Plutone viene impiegata se necessaria, in
ambito lavorativo ma non solo, con una sorta di meccanicità
efficiente e programmata. Si perde però in parte l’“animalità”
di Plutone, quella visceralità incontrollata che può
rappresentare la sua autentica forza. Ciò nonostante può
essere una posizione molto efficiente, se paragoniamo la sua carica
vitale a una macchina alimentata da un carburante testato e ripulito
dalle impurità e non all’energia sotterranea di un vulcano
pronto a esplodere. Rapporti negativi rendono discontinuo e poco produttivo
l’impiego della forza vitale, che non è detto che manchi,
ma non è canalizzato in maniera produttiva. Spesso però
al momento del bisogno si riescono comunque a trovare le risorse per
affrontare eventuali difficoltà. Anzi, come spesso accade con
elementi di tensione, la mancanza di totale sicurezza fa in un certo
senso incaponire nel non volerla dar vinta al destino. Infine, come scritto più volte nel ventesimo secolo è stato difficile avere Plutone isolato perché per più di cinquant’anni ha formato un sestile con Nettuno. Nei rari casi in cui lo è, e può essere soprattutto per persone molto giovani, si può avere il solito effetto che capita per i pianeti isolati, ossia la sua forza vitale viene utilizzata in maniera discontinua. Così, potrebbe risultare silente a lungo, fino a quando eventi particolari la risvegliano, salvo altri aspetti del tema natale che portino a risultati analoghi.
____________________________________________________________________________________________ MANUALE
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Esprimere etimologicamente significa “premere fuori” come
accade anatomicamente ai maggiori campioni di potenzialità,
i testicoli, dai quali può uscire il seme fecondante. Può,
non necessariamente lo fa.
massimomichelini1@virgilio1.it MAGGIO 2020
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